Insomma, il mistero ad ogni costo?
Da che esistino le tombe (nella Valle dei Re o da qualunque altra parte, ivi comprese, ad esempio, quelle etrusche) sono esistiti i "tombaroli", siano essi ufficiali (ed allora si chiamano archeologi e lo fanno per studio), siano essi clandestini (ed allora sono semplicemente ladri o, nella migliore delle ipotesi, archeologi con la "a" molto minuscola).
E' un dato di fatto che la tomba di Tut (come del resto la gran parte delle tombe della Valle) sono state visitate nell'antichità da entrambi i tipi di tombaroli.
Se si vuol continuare a pensare ad un'operazione pianificata ufficialmente per motivi imperscrutabili, allora perchè non farlo alla luce del sole? Era d'uso, peraltro, prelevare oggetti da una tomba per deporli in un'altra, allora perchè Horemhab (se di lui si è trattato) non ha aperto tranquillamente la tomba e non ha scelto gli oggetti che potevano "dar fastidio"? Nessuno lo avrebbe criticato per questo: non ha forse bellamente ed ufficialmente usurpato la Stele della Restaurazione?
Io continuo a credere ai "semplici" ladri e, per quanto riguarda le punte di freccia asportata, posso anche pensare che, al buio, con la scarsa luce di una torcia (e quindi anche nella fretta perchè l'aria diventava irrespirabile), i ladri possano aver scambiato il luccichio di punte di freccia di bronzo per oro e se ne siano appropriate per poi controllare successivamente (spezzate era più facile infilarle in una bisacia). Peraltro, questo confermerebbe che i ladri si sono impossessati di oggetti piccoli (ma preziosi come balsamari e piccoli monili) perchè solo quelli potevano passare per gli stretti cunicoli che avevano scavato!