Rappresentata come donna con la testa di gatta o come gatta, Bastet era adorata come dèa della gioia, dell'ebbrezza e protettrice della maternità. Suo emblema è il sistro, strumento musicale connesso con l'allegria, e talvolta è raffigurata con dei gattini che evidenziano la sua fertilità.
Onorata in particolare dai sovrani della XXII dinastia, Bastet è una dea benevola, collegata alla terribile divinità a testa di leonessa Sekhmet. Il legame tra le due dèe è così stretto che spesso negli amuleti viene raffigurata con la testa di leonessa e l'identificazione è resa possibile solo dalla presenza di un'iscrizione che ne riporta il nome. Realizzata seduta in trono o stante, nelle mani può stringere il sistro, lo scettro di papiro o l'occhio
udjat e talvolta al capo può essere collocato un urèo e, in rarissimi casi, anche il disco solare.
Gli amuleti di Bastet sono diffusi in particolare dal terzo Periodo Intermedio. Alcuni esemplari, con la possibilità però che siano interpretati come Sekhmet, sono già presenti nel Nuovo Regno