Ritorno un po’ indietro, per soffermarmi su questa frase di Hotep:
...e prosegue:
"...Lei (credo il riferimento sia a sua maestà, altrimenti abbiamo preso tutti una cantonata e non si tratta di un Re/Principe, ma di una Regina/Principessa)rientrò nella Gran Dimora essendo restata quattro ore fino all'alba….
Una
attenta lettrice mi ha fatto notare…
Siamo sicuri che sia il re ad andare alla casa del generale? Quel "lei" che vogliamo intendere per sua maestà mi sta un po' troppo stretto. Non credo che gli Egizi davano del lei. Se si trattasse davvero di una donna, una principessa o una regina ?
Ho letto il passaggio-traduzione, p.131, del documento di Academia. Il termine "elle" (francese) usato, credo si riferisca chiaramente a "sua maestà" in quanto tale (e al femminile), NON a "lei" come "persona femminile". Almeno così interpreto io.
Invece nel passaggio
essendo restata quattro ore.. di Hotep, il testo francese è;
alor qu’il restait quatre heures jusqu’à l’aube – E. Bresciani traduce:
quando restavano quattro ore all’alba.
In questo caso non si ha l’impressione che una persona di sesso femminile (
essendo restata) sia restata per quattro ore.
La parola
restait ha come altro sinonimo
rimanere, però in questo caso, nel testo francese, è il pronome
il =
egli (maschile) che fa la differenza:
allorchè egli rimase fino all’alba. (seguendo il testo di Hotep)
Così il testo ci riporta alla personalità maschile che ha fatto visita a Sisene.
Per completare il quadro, ho estratto (salvo errori) il testo geroglifico in questione per valutare il pronome usato.
Se non commetto errori il pronome usato è :
lui, egli =
f - rientrò (lui) nella Gran Dimora…
...Nec.