Credo che il "
malcontento" dei torinesi all'esportazione di suppellettili egizie verso Catania abbia poco ragion d'essere: si tratta, infatti, intanto di materiale non esposto
(e per la cui esposizione si dovrebbero attendere tempi così lunghi che sarebbe un peccato se continuassero ad essere nascosti); a questo si aggiunga che non è autoctono, non è cioè "
torinese" o appartenente a culture che in qualche modo possano essere associate a Torino, ma si tratta pur sempre di materiale relativo a una civiltà "
sovraordinata" che solo "
accidentalmente" si trova a Torino. Vero che proviene da acquisti, o altro, dovuti alla cura di "
torinesi"
(ma non dimentichiamo che Drovetti era un ufficiale napoleonico che divenne poi console di Francia in Egitto), ma altrettanto vero che appartengono al mondo intero e la loro collocazione è quindi giustificata ovunque questo avvenga.
[Modificato da Hotepibre 21/12/2016 10:35]