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N. Reeves: "The burial of Nefertiti?" [La sepoltura di Nefertiti?]

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2020 21:42
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30/07/2015 15:51
 
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The Burial of Nefertiti (3): Parte Seconda
...proseguo nella traduzione dell'articolo di Reeves:

"PARTE SECONDA: LA SCANSIONE DELLA CAMERA SEPOLCRALE E LA LORO INTEPRETAZIONE
Due delle quattro scansioni della “Factum Arte”, quelle delle pareti ovest e nord, gettano nuova luce sulla KV62 e sui suoi sviluppi.

a. Muro ovest
Il muro ovest della camera sepolcrale di Tutankhamon (j) è decorato con le dodici scimmie che rappresentano la prima ora del Libro della Camera Perduta, o Amduat. La superficie pittorica di questa parete è riportata in fig. 5 con le mie annotazioni della versione di scansione della “Factum Arte” nelle viste sia in positivo che in negativo delle figg. 6 e 7. Per un maggior dettaglio il lettore può fare riferimento alle immagini ad alta risoluzione pubblicate on-line [ Sito FactumArte ] .

L’esame ravvicinato della superfici scansionate rivela, al disotto dell’intonaco, alcune caratteristiche nel rilievo superficiale. Queste tracce sono qui [figg. 6-7] riportate con i numeri da 1 a 4.
La prima, n.ro 1, è localizzata alla immediata destra della nicchia per amuleto (Carter n.ro 258) e attraversa l’intera altezza del muro; la n.ro 2 procede verso l’alto con un angolo di 90° rispetto al pavimento e si ferma ad un’altezza di circa 1/3 dell’altezza della parete; la n.ro 3 corre dal soffitto verso il basso, si ferma ad un punto adiacente alla n.ro 2; mentre il tracciato della n.ro 4 essenzialmente ripete quello della n.ro 2.

L’impressione che se ne ricava dal loro aspetto “sfilacciato” e dal percorso leggermente angolato è che la n.ro 1 e la 3 rappresentino naturali fessurazioni della roccia così come quelle osservate da Carter nel soffitto dell’Anticamera e della Camera Sepolcrale (vedi più sotto).
Le n.ro 2 e 4 riportano alla mente invece qualcosa di decisamente differente e che sembra artificialmente definire, nei bordi e specificamente dalle loro pari altezze, i due lati di un telaio.

Particolarmente questa interpretazione è rafforzata dalla brusca scomparsa delle fessurazioni nn. 2, 3 e 4 precisamente alla stessa altezza.
Tale scomparsa discutibilmente potrebbe consentire: (1) di localizzare il taglio nella roccia che costituisce un architrave; e (2) confermare che la roccia tra 2 e 4, attraverso cui la fessura n.ro 3 formalmente prosegue, è stata fisicamente rimossa e rimpiazzata con un riempimento artificiale (vedi fig. 8).

Una così fantasiosa ipotesi è suffragata tuttavia da alcuni dettagli indipendenti.

Per primo, significativi paralleli con tale specifica situazione possono essere citati dappertutto nella Valle dei Re. Due identiche condizioni sono rilevabili in fig. 9: a sinistra, sopra l’entrata della porta del Tesoro (Ja) della tomba di Tut; e a destra, sopra e a definire l’entrata della camera Jbb nella tomba di Amenhotep III (Wv22). In entrambi i casi si possono apprezzare “fantasmi [impronte]” identici [identiche] a quelli ora oggetto di discussione per la parete ovest della tomba di Tut.
Secondariamente, la possibile porta in questa parete ovest presenterebbe identiche dimensioni di quella adiacente a sud e che connette l’Anticamera (I) con l’Annesso (Ia) (figg. 10-11).

[frase di difficile intepretazione: “Since the odds against this being mere coincidence are surely high, the inference must be that the perceived new blocking is indeed real and that it and its fellow are cotemporaneous, cut during the same phase of the tomb’s development”].

Terzo, quella particolare fase di sviluppo sarà quasi certamente stata l’adattamento della KV62 per l’uso regale.

benché la situazione finale della tomba del re sia usualmente considerata del tutto arbitraria, uno schizzo conservato tra le carte di Carter al Griffith Institute di Oxford (fig. 12) rivela che, nonostante le limitazioni imposte alla KV62 dalla sovrapposizione (vedi più sotto), gli adattamenti dell’antico architetto sono stati deliberati e razionali.
Ruotando a 90 gradi, in senso orario dall’Anticamera, all’Annesso, alla Camera Sepolcrale e al Tesoro, Carter dimostra che la KV62 di fatto incorpora tutte le strutture chiavi di una normale tomba reale della XVIII Dinastia: (I) Camera Sepolcrale, Cripta (J) e magazzini satellitari.

La sola sostanziale differenza tra la planimetria “corretta” di Carter di un sepolcro reale standard è nel numero di magazzini satellitari di Tut.

In questo periodo il numero è normalmente di quattro posizionati alle posizioni 2, 4, 8 e 10 di un ipotetico orologio.

La KV62, al contrario, presenta solo due satelliti, alle 2 (il Tesoro, Ja) ed alle 8 (l’Annesso, Ia), due ulteriori stanze laterali sono chiaramente assenti nella planimetria che conosciamo.

Per queste assenze la tomba di Tut è decisamente decentrata verso destra. Ovviamente la posizione “4” non può esistere poiché è occupata dal corridoio di accesso (B). La posizione “10”, invece, corrisponde precisamente con quella della porta che si intravede al di sotto della decorazione della stanza ovest (fig. 13).

La tradizionale funzione di queste camere satellitari [o orbitali] era per l’immagazzinamento, ma è un dato di fatto che occasionalmente queste erano adattate ed allargate per assumere un differente ruolo. Per esempio, la posizione della nuova porta della KV62, proprio dietro la testa del sarcofago di Tut, è identica a quella dell’“appartamento secondario della regina” Jb e Jbb della tomba di Amenhotep III (WV22). Benché originariamente scavata per immagazzinamento, la stanza della WV22 è stata palesemente allargata nel corso del tempo con l’evidente intenzione di ricevere una inumazione, quella di Sitamon, figlia di Amenhotep III e più tardi Grande Sposa Reale.

Teoricamente, perciò, alle “10” la camera della KV62 potrebbe essere stata impiegata alla stessa maniera ovvero sistemare la sepoltura, o le sepolture, di ulteriori membri della famiglia reale di Amarna."

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