Guarda, io ti do ragione su molte cose, la mia non è una critica a te nel vero senso della parola; mi spiego: quando tu dici "La gradualità che ho cercato di dare riflette, credo, le grammatiche blasonate”, è quì secondo me "l'errore", non di qualità di spiegazione, ma di impostazione (quindi "l'errore" non è propriamente tuo). Le grammatiche, ma anche i libri più introduttivi, a mio avviso, non impostano le spiegazioni dei contenuti, come dovrebbero essere, quando si imparano le basi di una lingua. O sono troppo "frammentarie" o troppo dettagliate e lunghe; per farti capire cosa intendo:
Sul Collier-Manley non vengono minimamente spiegati:
il passivo (sDm.tw.f),
l'enfatizzazione (wi): tipo "com'è bella questa donna!"
la maggior parte dei pronomi dimostrativi (a p.10 c'è un paragrafetto in cui spiega pn "questo", tn "questa" e che si mettono dopo il termine. Stop. Non spiega come si dice "quello", "quella", "quelli", "questi" (nn) che si mette prima, e non dopo il termine a cui si riferisce.
il causativo: cita il verbo rdi, "dare" che può assumere un significato di causativo "fare in modo che", ma non spiega il causativo vero e proprio, quello di mettere una s prima (ankh "vivere", sankh "far vivere", mn "stabile", "saldo", smn "stabilire", "rendere saldo") ecc.
coniugazioni facili di verbi: cita la forma sDmty.fy che rappresenta una specie di futuro e fa solo l'esempio "voi che passerete", "possiate voi...", ma non ti dice come si scrive un futuro semplice come "io farò", "tu scriverai", "egli mangerà" ecc. (sDm.xr.f)
In poche parole con il Collier-Manley si impara a tradurre solo le iscrizioni funerarie, solo le regole grammaticali che compaiono in questo tipo di frasi; e poi uno non sa scrivere frasi semplici come:
"come sono splendidi questi dei dell'Egitto"
in cui c'è: nn dimostratico plurale (non spiegato), enfatizzazione (non spiegata), e ti potrei fare altri esempi...
Anche Elli, nonostante ti fa avere una visione più ampia dei diversi punti grammaticali, qualche cosa la omette, come le particella "se" ("se è calcolato", "se è stabilito"), cosa che appare nei testi con traslitterazione e traduzione che ha messo dopo, quindi se uno prova a tradurli senza leggere la soluzione, si trova davanti a cose che non ha spiegato.
Poi ci sono le grammatiche approfondite, che spiegano vita, morte e miracoli di ogni cosa, e dopo centinaia di pagine ancora non si è in grado di avere una visione globale e sintetica della grammatica in modo da poter leggere e scrivere frasi semplici con un po di tutto dentro (verbi, dimostrativi, particelle, preposizioni ecc.)
Ad esempio, l'altro giorno mi è venuto in mente:
come si dice in geroglifico "si", l'affermazione, tipo:
"stai studiando i geroglifici?"
"Si"
ebbene, una parola tanto semplice, quanto fondamentale, dopo qualche ricerca, vi dico solo che si trova addirittura verso le pagine 150/180 di Gardiner e Allen, in un paragrafetto sperduto che fa accenno a questa interiezione (così è classificata)...Fate un po voi...
Questo è un po il succo del mio discorso, e cioè che un Corso di Geroglifico da/e per appassionati, dovrebbe essere più elementare e immediato e colmare le lacune dei soliti libri, piuttosto che ricalcare quelle stesse impostazioni da egittologi, che spesso sembra che le cose non te le vogliono far capire. O te le spiegano a pezzetti, lasciando dei vuoti enormi, o ti riempiono di dettagli e ti fanno perdere il filo, e il "succo" della grammatica di base...
[Modificato da Menkara 12/07/2014 15:53]