...direi che
è il contrario, non è il tempio mesopotamico che somiglia al palazzo egizio, ma l'esatto opposto.
La struttura architettonica dei primi complessi funerari o dei primi sarcofagi egizi,
"a rientranze e sporgenze", era presa proprio dall'architettura della terra tra i due fiumi ed in particolare dalla struttura dei Palazzi e delle Fortezze.
Lo stesso complesso funerario di Djioser, a Saqqara, èresenta questa struttura tipica
"a rientranze e sporgenze".
Agli albori della cultura egizia, inoltre, gli stessi sigilli erano anche lì
cilindrici.
La forma cilindrica, tuttavia, comportava uno spazio limitato e vedeva la sua utilità solo se si scriveva su supporti
"molli" come la creta, o l'argilla.
Con il passaggio alle iscrizioni ed ai testi su pietra, o su pareti, il sigillo cilindrico perse perciò di utilità e si passò agli
"scaraberi" che avevano il vantaggio di offrire
maggior superfice su cui scrivere e potevano essere usati come
"timbri" su supporti come il papiro.
Quanto al
"serekh" più antico credo sia proprio quello del re
"Serpente":
UADJI (Edjo, o Get, o Wadi), noto per la sua stele, rinvenuta ad Abydos, che rappresenta il Serekh
(ovvero la stilizzazione di un Palazzo visto contemporaneamente in alzata ed in pianta) in cui è inscritto un serpente, di fatto la lettera “
G” geroglifica.
[Modificato da Hotepibre 23/11/2013 15:43]