...e se fossero del Medio Regno?
La notizia, di per se, è interessante; peccato che non sia stata ipotizzata
(almeno nell'articolo pubblicato da Francis) neppure un periodo storico a cui le presunte
"piramidi" potrebbero essere associate.
Sappiamo che durante la IV Dinastia le piramidi erano costruite con
blocchi di pietra sicuramente più stabili e duraturi: di minor pregio quelli interni di riempimento e di pregio maggiore, e maggior rifinitura, quelli esterni di rivestimento.
Con le Dinastie successive la struttura piramidale andò mano a mano diminuendo di frequenza per ritrovare nuovo sviluppo solo con il
Medio Regno e, segnatamente, con la XII Dinastia durante la quale, però, si assiste ad una strutturazione architettonica che si basa su
mura di contenimento radiali, all'interno della piramide, riempite di materiali di risulta.
I complessi funerari, peraltro, presentano altre differenze rispetto ai precedenti:
• utilizzo di un maggior numero di piramidi
"satelliti" per le Regine ed i notabili di maggior importanza
(e questo potrebbe giustificare il presunto elevato numero di piramidi segnalato dall'articolo);
• doppia recinzione, tra il "tempio alto"
(la piramide del Re) e l'esterno del complesso, e disposizione delle piramidi satelliti tra le due recinzioni;
• accesso alla tomba non obbligatoriamente orientato
(precedentemente era esclusivamente sul lato orientale);
• presenza, tra le due recinzioni, di blocchi che riportano il Serek
(o "nome di Horo") del Faraone;
• camera funeraria priva di iscrizioni.
Con i successori di Sesostri I, Amenemhat II
(con piramide a Dashur), ed ancor più con Sesostri II ed Amenemhat III, si assiste alla
valorizzazione dell'area del Fayyum (e guarda caso le "piramidi" dell'articolo sono proprio in quella zona).
Sarà proprio sotto il secondo Sesostri, che si considerò “uomo del popolo” e favorì l’ascesa delle classi medie dei fattori, degli artigiani, dei mercanti e dei commercianti, che venne dato inizio alla
bonifica del Fayyum che diverrà luogo di sepoltura per alcuni Re della XII dinastia
(proprio per provvedere alla costruzione dei complessi funerari, peraltro, Sesostri crea la prima città per gli operai della necropoli, il villaggio di Kahum).
Le formazioni che si vedono nelle immagini, perciò, potrebbero anche rappresentare ciò che resta di piramidi di minor pregio
(architettonicamente parlando) in cui le strutture radiali di contenimento siano crollate facendo conseguentemente collassare il materiale di risulta interno e facendo acquistare al tutto, anche a causa dei millenni trascorsi, e dell'azione del vento e delle intemperie, l'aspetto di un cumulo di roccia e terra.
La figura che riporto qui di seguito è la
Piramide di Sesostri I a el-Lisht: le linee tratteggiate all'interno della pianta della piramide rappresentano le mura radiali di contenimento dei materiali di risulta il che costituiva, come è chiaro, un notevole alleggerimento (ed una conseguente maggior fragilità) della stuttura.