2. Akhenaton va eliminato evitando, tuttavia, una lota per la successione che avrebbe ancor più aggravato la situazione politica;
3. Sale al trono uno "sconosciuto", Smenkhara che "sparisce" dopo meno di un anno di regno forse perchè troppo legato all'antico regime atoniano e non ababstanza "malleabile";
4. viene fatto sedere sul trono un bimbo di soli 9 anni per il quale regna, di fatto, un Consiglio di Reggenza preesistente anche all'esperienza amarniana;
6. Tutankhamon comincia a voler "fare di testa sua" e cerca di ripristinare l'ideologia di Akhenaton;
7. Tut è pericoloso ed ha ormai esaurito il suo scopo;
8. Tut viene ucciso (veleno, caduta "accidentale" e "cure" adeguate, colpo alla nuca... fate voi!).
Ma a questo punto non è più un omicidio ma ben tre. Se all'assassinio di un faraone si può credere alla morte accidentale di tre faraoni consecutivi viene un po' più difficile.
Poi bisogna pensare a come effettivamente sono stati eliminati, non è di secondaria importanza. Nelle investigazioni di polizia sapere come è stato compiuto il delitto è fondamentale. Un colpo alla nuca? Sì ma quando? Il faraone aveva dei momenti in cui non fosse circondato da nessuno? E soprattutto in cui comunque non fosse sorvegliato a vista?
Avvelenato? Va bene, ma ciò presuppone che chi preparava il vino o le pietanze ne fosse al corrente o almeno chi lo serviva. E se i faraoni fossero stati adusi a far assaggiare i loro cibi? E quali veleni erano conosciuti all'epoca? Il loro sapore era facilmente celabile nei cibi e nelle bevande? Nel caso anche i medici di corte poi dovevano essere corrotti.
Alla fine il modo più certo per uccidere una persona "importante" è quello palese come dimostrano appunto gli esempi dei presidenti americani, degli imperatori romani, qualche re francese etc...