È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

AAAARGH! ...Povero Tutankhamon!

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Hotepibre
    Post: 6.318
    Post: 5.073
    Registrato il: 14/09/2006
    Colei/Colui che siede alla
    destra della Sacerdotessa
    Capo del Tesoro

    Scriba del
    Tempio di Thot

    00 22/01/2015 14:09
    ...una notizia che non può che far inorridire gli appassionati dell'Antico Egitto e gli estimatori del Re bambino.
    Pare che nei giorni scorsi gli addetti alle pulizie del Museo del Cairo (ma dove li hanno presi?) abbiano staccato la barba della maschera d'oro di Tut e che restauratori improvvisati (presi evidentemente nello stesso posto dove sono stati presi gli addetti alle pulizie) abbiano riattaccato il tutto con... una resina non solo visibile, ma addirittura irreversibile...

    ...guardare per credere:...per la barba di Tut!!!!

    ... [SM=g1361799] [SM=x822735] [SM=x822731] [SM=x822738] ...e chi più ne ha più ne metta!


    [SM=g1361792]
    [Modificato da Hotepibre 22/01/2015 16:25]
  • OFFLINE
    nectanebo
    Post: 1.843
    Post: 1.843
    Registrato il: 19/06/2012

    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    Maestro degli Scribi
    00 22/01/2015 18:36
    Il peggio del peggio non ha mai fine.
    Il primo interesse che hanno coloro che amministrano questo patrimonio inestimabile, è quello del mercato turistico, e a questo è stato ridotto il Museo del Cairo: "Pura attività commerciale", applicando con leggerezza (termine riduttivo), un uso corretto dei reperti, e in questo caso addirittura sulla loro integrità e conservazione. [SM=x822736]
    E' un peccato, e purtroppo rimane solo la speranza che qualcosa o qualcuno cambi...in meglio.

    ...Nec.
  • OFFLINE
    Ankhesepaaton
    Post: 146
    Post: 146
    Registrato il: 12/03/2012

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 22/01/2015 19:21
    che cosa!!!!???? [SM=x822737] [SM=x822737] [SM=x822737] [SM=x822737] [SM=x822728]
    Ma che cosa hanno fatto !!!??? [SM=x822730] [SM=x822730]
  • OFFLINE
    SENENMUT64
    Post: 65
    Post: 65
    Registrato il: 04/01/2015

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 22/01/2015 20:24
    che fave!
  • OFFLINE
    SENENMUT64
    Post: 65
    Post: 65
    Registrato il: 04/01/2015

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 22/01/2015 20:26
    ...ma non era gia rotta quella barba ? credo che durante il ritrovamento nel'22 accadde che si staccò..
    Andrebbero staccate le mani di quegli inservienti..e riattaccate con la stessa roba..
  • OFFLINE
    Ankhesepaaton
    Post: 146
    Post: 146
    Registrato il: 12/03/2012

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 22/01/2015 20:31
    Sì ineffetti nelle foto fatte da Burton della maschera d'oro si vede che è senza barbetta finta ma non so si fosse rotta prima del 1922
  • OFFLINE
    Hotepibre
    Post: 6.318
    Post: 5.073
    Registrato il: 14/09/2006
    Colei/Colui che siede alla
    destra della Sacerdotessa
    Capo del Tesoro

    Scriba del
    Tempio di Thot

    00 22/01/2015 23:36
    Chiaro che, strutturalmente parlando, la barba non è solidale con il resto della maschera ed è un "pezzo aggiunto", ma al momento del ritrovamento (o meglio della rimozione degli strati di bende che ricoprivano la maschera) la barba era in sito (o almeno così sembra dalla foto di Burton in cui si notano bene, peraltro, i collari) [foto 4 qui sotto].
    Già in foto successive, però, verosimilmente dopo una prima operazione di ripulitura mentre la maschera era ancora nel sarcofago, la barba non c'è più [foto 2] così come i collari e le "manopole" d'oro che impugnavano gli scettri e ricoprivano le mani.
    In tutte le foto successive, dopo le operazioni di ripulitura e lucidatura la maschera non preesnta più la barba.
    Resta ora da capire cosa sia effettivamente successo al Cairo.
    Se posso azzardare un'ipotesi, chi faceva le pulizie ha probabilmente staccato la barba e, per paura di aver commesso un danno enorme per cui avrebbe dovuto lavorare per ripagarlo per le prossime 100 o 150 vite e rischiava di essere fucilato a vita, n volte al giorno, ha cercato di salvare il salvabile intervenendo in proprio... per la serie: "io ci metto un po' di colla, vuoi che qualcuno se ne accorga?" [SM=g999103]
    [Modificato da Hotepibre 22/01/2015 23:38]
  • OFFLINE
    SENENMUT64
    Post: 65
    Post: 65
    Registrato il: 04/01/2015

    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 22/01/2015 23:44
    tut..
    un'intervento alla Mr Bean...

    [SM=g999097]
  • OFFLINE
    Hotepibre
    Post: 6.318
    Post: 5.073
    Registrato il: 14/09/2006
    Colei/Colui che siede alla
    destra della Sacerdotessa
    Capo del Tesoro

    Scriba del
    Tempio di Thot

    00 22/01/2015 23:47
    Exactly... [SM=g999105] ...se non ci fosse da piangere ci sarebbe certamente da ridere! [SM=x822752]
    [Modificato da Hotepibre 22/01/2015 23:47]
  • OFFLINE
    annaisis
    Post: 934
    Post: 934
    Registrato il: 24/11/2008
    Artista del Re
    00 23/01/2015 09:07
    E questa notizia l'avete letta? [SM=x822737]

    Dal sito di Mattia Mancini, Djed Medu:


    Maschere funerarie, il più antico vangelo e bagnoschiuma: continua la polemica
    Pubblicato il gennaio 19, 2015 da mattiamancini





    L’archeologia biblica e lo studio di antichi testi religiosi hanno sempre fatto presa sulla gente per i risvolti misteriosi e controversi che vengono amplificati ad arte dai media (non a caso, tra tutti gli articoli che ho scritto su questo blog nel 2014, il più letto è risultato quello sul papiro dell’Ultima Cena). Così, soprattutto nel web, circolano decine di scoop, o sedicenti tali, su vangeli apocrifi, matrimoni di Gesù, Opus Dei e via dicendo. Da un po’ di tempo, leggo una di queste notizie che, se non fosse per le conseguenze disastrose che sta provocando, mi avrebbe strappato più di una risata. Avevo deciso di ignorarla, ma visto che in questo periodo sembra sia balzata di nuovo agli onori della cronaca, è arrivato il momento di chiarire alcuni punti. Qui riportarò le mie riflessioni, sicuramente insufficienti, ma potete leggere le osservazioni molto più autorevoli di studiosi (come Paul Barford, Roberta Mazza e Brice Jones) che, ormai dal 2012, stanno criticando aspramente i risultati di una strana ricerca.

    Un gruppo di studiosi guidati da Scott Carroll, ex direttore della “Green Collection” (una raccolta di oltre 40.000 manoscritti biblici e altri reperti correlati conservati presso il “Museum of the Bible” di Washington D.C.), ha ideato un metodo “innovativo” per estrapolare antichi documenti dalle maschere funerarie delle mummie egizie. Infatti, il cartonnage con cui erano realizzate è fatto di strati di lino o papiro ricoperti di stucco dipinto. Il papiro era un materiale molto costoso, quindi si tendeva a riciclare fogli già usati che, a volte, presentano ancora i testi intatti. Il geniale metodo, che permette di sciogliere il collante e conservare l’inchiostro, consiste, come si può vedere dalla foto, nel mettere in ammollo le maschere in acqua e Palmolive (non ho scelto una marca a caso ma quella indicata da Carroll. Sponsorizzazione? Particolari proprietà del sapone? Unico prodotto che era in casa in quel momento?).

    In questo modo, si sarebbero recuperati appunti amministrativi, lettere personali, testi filosofici e, addirittura, copie di Omero. Pazienza se, così facendo, le maschere vengono distrutte; ma tanto, come ha affermato Josh McDowell, si tratta di oggetti di scarsa qualità. Una tale distinzione tra “figli e figliastri” nei confronti dei reperti sarebbe come minimo strana in archeologia e, infatti, McDowell non è un addetto ai lavori ma un apologista evangelico e il teorico del gruppo (vi prego, leggetevi i curricula!). Un’altra sua uscita poco felice è stata quella sul rischio di danneggiare supporti così delicati: “Dal momento che i manoscritti sono i nostri, è tutto OK!”. Alcuni pezzi, infatti, appartengono alla sua collezione privata, mentre le altre maschere proverrebbero da musei, università o collezionisti privati che, dopo il procedimento, dovrebbero tornare in possesso dei papiri risultanti. Una porcheria del genere in Italia non sarebbe concepibile, ma, evidentemente, l’apparato legislativo americano permette ai proprietari di fare qualsiasi cosa con le loro antichità.

    Tutti i testi studiati saranno pubblicati prima della fine del 2015, anche se i precedenti annunci prevedevano il 2013 e poi il 2014. Ogni persona che partecipa al progetto ha sottoscritto un accordo di riservatezza con il divieto di divulgare qualsiasi dato. Ma, già nel 2012, Dan Wallace, docente presso il Dallas Theological Seminary, aveva fatto trapelare la scoperta più importante (come se non fosse stato tutto previsto…): il più antico vangelo conosciuto. Ad oggi, le prime attestazioni canoniche del Nuovo Testamento risalgono al II secolo (in particolare, il “Papiro 52″, con il Vangelo di Giovanni, al 125 circa), mentre un piccolo frammento del Vangelo di Marco ricavato da una maschera sarebbe stato datato a prima del 90. Tale conclusione sarebbe il frutto di un mix di analisi paleografica e C14, ma, in mancanza del sarcofago e dei nomi degli esperti che hanno effettuato la datazione, sembra solo una congettura. E pur prendendo per buono il radiocarbonio, il papiro, come è successo per le maschere, potrebbe essere stato riutilizzato in seguito.

    In attesa della fatidica pubblicazione, è difficile approfondire ulteriormente la faccenda, ma destano non poche perplessità le metodiche dello studio e la presenza ingombrante di McDowell che sta sfruttando queste notizie per confermare le sue tesi estremiste sulla storicità assoluta di ogni nozione scritta sulla Bibbia, compresi Diluvio Universale e creazionismo. E voi vi fidereste di uno studio sulla salubrità degli hamburger finanziato da McDonald’s?
1