Venturina (LI), 31/03/2012: Conferenza "L'Origine della scrittura nell'antico Egitto" di Francesco Raffaele

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mavir
00venerdì 6 aprile 2012 14:27
Ancora auguri
Riccardo Banchi, 06/04/2012 11.00:

Caro Marco, sì, il Politecnico di Torino è senza dubbio una delle migliori università italiane: professori di ottimo livello, buona organizzazione, ecc.
Ric [SM=x822709]


Ciao Riccardo,
non mi hai detto però se verrai a portare anche qui (a Torino) il tuo amico conferenziere ovviamente in tua compagnia.
Ancora auguri.
MaVir
P.S. Perdonami una piccola rettifica. Il Poli di Torino non è tra i migliori d'Italia, è proprio "il migliore" (dati di uno studio svizzero). Sempre col massimo rispetto di tutti gli altri.

pizia.
00sabato 7 aprile 2012 23:35
Re:
Riccardo Banchi, 06/04/2012 11.00:

Parlando di questo con lui in altre circostanze, in definitiva mi è stato detto che la tomba U-j è da attribuirsi al 3200 a.C. circa, anche se le datazioni al C14 citate dalla Vinci (in base ai dati forniti da Dreyer) parlano del XXXIV sec. a.C.



Avranno usato placchette vecchie!
A me queste datazioni al radiocarbonio che non quadrano mai danno sempre un po' di inquietudine.
Sembra impossibile ai tempi nostri non riuscire trovare delle datazioni assolute comprovate da metodi scientifici, è sconfortante [SM=x822734]
Quindi se i primi esempi sono ancora e sempre quelli della tomba U-j, essi si accordano con la datazione del monumento attorno al 3200 a.C., qualche tempo dopo rispetto alle prime testimonianze in area mesopotamica.
E' anche ragionevole il discorso sulla deperibilità dei supporti e sull'apparente forma già sviluppata delle parole, ma attribuire al processo di formazione della scrittura una durata di un secolo e mezzo, oppure due, o altro è comunque arbitrario e congetturale.
In fin dei conti, e correggimi se sbaglio, le etichette della tomba U-j sono ancora i più antichi documenti scritti in lingua egizia.
Riccardo Banchi
00mercoledì 11 aprile 2012 15:49
Caro Marco, io non ho alcun aggancio con Torino per portare Francesco Raffaele nella capitale sabauda. Se qualcuno di voi ha questa possibilità, la sfrutti; la cosa non è difficile...

Tornando alle deduzioni di "pizia.", quello che dici è giusto. Il resto è dissertazione, ma dissertazione sensata. Il periodo di formazione di un sistema scrittorio non è molto breve. Basti pensare che solo dalla III dinastia il geroglifico egizio assume una forma ben definita e solamente con la V dinastia ("Testi delle piramidi") si scrivono frasi davvero complete: dalla dinastia "zero" ne son passati di secoli! Pertanto estrapolare in anticipo di un secolo o poco più la "nascita" della scrittura in Egitto rispetto ai documenti archeologici della tomba U-j non è privo di senso, tenedo peraltro conto della deperibilità dei reperti.
Riguardo alla Mesopotamia, anche lì la datazione delle tavolette non è definita con esatta precisione, ma sull'argomento mi permetto di fare una riflessione. Se la nascita della scrittura fosse solo un processo che segue all'urbanizzazione e cioè legato esclusivamente alla gestione dei beni (contabilità), viene naturale individuare nella terra di Sumer o nell'Elam la culla della scrittura primeva. Tuttavia le prime forme di scrittura possono nascere da altri stimoli, ad esempio di carattere rituale, come è il caso ad esempio della Cina o della Mesoamerica (ma anche della "Civiltà del Danubio", se di scrittura vera e propria si può parlare). In Egitto valgono un po' le due cose insieme: contabilità, ma anche nomi di re o di luoghi... Insomma: gestione dei beni , ma anche regalità, potere evocativo dei nomi, ecc. Beh, in tal caso c'è da discutere...

Ric [SM=x822712]
pizia.
00giovedì 12 aprile 2012 21:39
Re:
Riccardo Banchi, 11/04/2012 15.49:

...Se la nascita della scrittura fosse solo un processo che segue all'urbanizzazione e cioè legato esclusivamente alla gestione dei beni (contabilità), viene naturale individuare nella terra di Sumer o nell'Elam la culla della scrittura primeva. [SM=x822712]



Abbiamo già visto come molti avvenimenti che sembravano legati all'urbanizzazione o all'introduzione dell'agricoltura si sono rivelati invece indipendenti, almeno nella loro origine.
In particolare è stato ancora una volta sovvertito quell'ordine logico che si vorrebbe andasse sempre nella direzione a senso unico, dal "meno evoluto" al "più evoluto".
Nel secolo scorso si riteneva fosse un gran segno di evoluzione e intelligenza il passaggio dal nomadismo alla stanzialità, così come quello dalla lingua parlata alla scrittura, ma adesso non è più così, il dubbio ci assale e ci pone un corollario di interrogativi.


Insomma: gestione dei beni , ma anche regalità, potere evocativo dei nomi, ecc.


La magia...
Riccardo Banchi
00venerdì 13 aprile 2012 08:32
L'agricoltura, la stanzialità e l'urbanizzazione restano tappe fondamentali e indiscutibili. Ma non in tutti i lughi i processi "evolutivi" hanno seguito il medesimo percorso. La strada percorsa dagli Egizi è comunque molto simile a quella dei Sumeri, ma non proprio identica. Il substrato africano trapela...

Ric [SM=x822709]
pizia.
00sabato 14 aprile 2012 20:02
Re:
Riccardo Banchi, 06/04/2012 11.00:


Tornado alla conferenza e alla domanda di "pizia." (ufficialmente manifesto la mia curiosità del tuo nickname),


Scusa, mi era sfuggita l'osservazione tra parentesi, trovi sia curioso perché fuori tema? [SM=x822706] a me piace molto, è breve, immediato, difficilmente viene clonato (in un forum sull'Egitto almeno), tutte cose molto utili durante le discussioni...

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