Amurru era una piccola entità politica che si espanse notevolmente durante il periodo Amarniano, nel territorio che si estende tra Tripoli, sulla costa libanese, e l'area del Medio Oronte della Siria occidentale). Cominciò ad emergere sotto un certo Abdi Ashirta, quindi con suo figlio e successore Aziru. La sequenza degli eventi che hanno riguardato quest’ultimo e la posizione della sua residenza sono stati oggetto di dibattito tra gli studiosi. La ricostruzione dei cambiamenti del centro di governo di Amurru e, di conseguenza, l’espansione territoriale del Regno, ai tempi della Corrispondenza Amarniana è ora un risultato raggiungibile attraverso le analisi petrografiche.
Le prime lettere di Amurru, scritte all’epoca di Abdi-Ashirta e all’inizio del Regno di Aziru, provenivano da due siti geograficamente vicini – la zona montuosa ad est di Tripoli e la città di Artada che si trova ai suoi piedi.
La EA60 e la EA157 sono state prodotte nella zona di montagna e sono composte da diversi frammenti di scisto, sia ferruginoso che argilloso, e da ooliti ferruginose, sabbia di quarzo e siltite. Altri indicatori di questo gruppo sono tufo e frammenti di basalto con segni da intemperie. Queste caratteristiche individuano argilla e scisti del Cretaceo Inferiore. La particolare sezione litologica del Cretaceo Inferiore si rivela ampiamente nel Monte Libanon, lungo le pendici del Monte Hermon e, meno frequentemente, nell’Anti-Libano. Geologicamente, li troviamo nel Gres Libanese o nella formazione di Arenaria del Chouf. Questo sembra convalidare l’ipotesi che, nella sua storia più antica, il Regno di Amurru era un piccolo altopiano situato su entrambe le rive di Nahr el-Kebir, sulle pendici del Monte Libano, abitato da agricoltori, gruppi di pastori ed elementi che erano stati sradicati dal settore urbano e rurale.
Attualmente, non si è registrata alcuna significativa presenza di siti risalenti alla Tarda Epoca del Bronzo nell’area.
Le tavolette EA61, 62, 156 e 159 sono caratterizzate dalla presenza di marna del Neogene. Questo tipo di marna, databile alle epoche del Miocene e Pliocene, è limitata principalmente alle aree pianeggianti est e sud di Tripoli. Degna di nota, tra queste, è la piana di Nahr el Awdeh, compreso il sito di Tell Arde (l’antica Ardata), che è l’unico tumulo significativo nell’area di queste pianure. E’ quindi possibile concludere che queste lettere sono state inviate da Ardata, che si trovava ai piedi delle colline, non lontano dal centro portuale egizio di Ullàsa (probabilmente l’odierna Tripoli). Suggeriamo che Ardata fu la capitale del Regno di Amurru tra gli ultimi anni di Abdi-Ashirta e i primi di Aziru.
Un altro gruppo di tavolette di Amurru (EA161, 164 e dalla 169 alla 171) sono caratterizzate dalla presenza di marne con foraminiferi del Neogene di epoca recente. Le inclusioni sono prevalentemente ignee, solitamente basalto e solo di rado dolerite, unitamente a calcare e alcuni quarzi. Questa combinazione litologica è limitata alla parte interna della Piana di Akkar, dove i depositi marini del Pliocene e le vulcaniti compaiono unitamente, in particolare nei pressi di Halba a sud e a nord di Nahr el-Kebir. Tell Arqa (l’antica Irqata) è l’unico sito significativo in quell’area. Successivamente al consolidamento del Regno da parte di Aziru, si direbbe che si operò il trasferimento della capitale a quella città.
Sottili sezioni di tavolette di Amurru e Canaanite, osservate a polarizzatori incrociati, dimensioni barra verde: 0.2 mm., hanno riportato i seguenti risultati:
A)EA59: pallottole di glauconite (sfere verdi) e gesso (corpi bianchi) in marna foraminifera.
B)EA167: alga corallina (Amphiroa, sp. Alghe)
C)EA259: spilite cloritizzata in parte (a sinistra e al centro)
D)EA249: sabbia di Giordania, contenete basalto (a sinistra e al centro), gesso (a destra e al centro) e quarzo (non in questo settore).
Tre delle Lettere di Aziru (dalla EA165 alla EA167) contengono sedimenti costieri dal Pleistocene all’Olocene in cui prevale l’alga corallina Anphiroa (sp. Alghe), selci e minerali basici ignei (come la serpentina e l’olivina). Per le suddette può, pertanto, tranquillamente essere assunta un’origine costiera.
L’unico posto dove depositi costieri del Pleistocene-Olocene, selce del Senoniano o Eocene e minerali basici si trovano congiunti è nell’area costiera della Piana di Akkar. I minerali mafici furono probabilmente trasportati lì tramite i basalti di Nahr el-Kebir.
Nell’intera area di Tell Kazel, un tumulo di otto ettari è l’unico sito significativo della tarda Età del Bronzo. Viene generalmente identificato con Sumur, un centro amministrativo Egizio situato sulla costa settentrionale di Canaan, che è stato assaltato e occupato da Aziru. Evidentemente il Re ha inviato tre lettere dopo aver occupato la città, situata non lontano a ovest di Irqata (contrariamente a quanto proposto da Singer, secondo il quale furono inviate da Tunip).
In sintesi, le analisi petrografiche ci permettono di stabilire lo sviluppo di Amurru, da piccola entità situata nella zona montagnosa a est di Tripoli a un grande regno territoriale con capitale nei pressi della costa.
Un problema cardinale relativo alla corrispondenza di Amurru è l’identificazione della città di Tunip menzionata in quattro lettere spedite da Aziru (EA161 e dalla 165 alla 167), in una lettera inviata dai cittadini di Tunip (EA59) e in altri documenti risalenti al II millennio a.C..
Le lettere di Aziru riferiscono che Tunip fosse annessa ai suoi territori durante il suo regno. Questa importante città è stata cercata sia nella Fenicia del Nord che nel Medio Oronte. Due siti in particolare sono stati suggeriti in quest’ultima regione: Tell Hama, nella moderna città di Hama e Tell Asharneh nel sud della Valle Ghab, a nord-ovest di Hama.
La lettera EA59, inviata dai cittadini di Tunip al Faraone, è composta da marna foraminifera dominata da abbondanti sfere di glauconite, derivate probabilmente dalla stessa marna in cui si trovano. Le prove paleontologiche le collegano all’età del Paleogene.
E’ comunemente accettato che la glauconite è formata da diagenesi di materiali marini in acque poco profonde in un momento di lenta sedimentazione.
Sebbene concentrazioni di glauconite possono essere presenti come impurità nel calcare e nella marna, quando compaiono in alta proporzione formano arenaria verde, un termine coniato per la particolare colorazione del minerale.
Poiché la glauconite è una sostanza utile per la valutazione dell’età degli strati geologici tramite il metodo potassio-argo, vi è un ricco corpus di dati riguardanti la sua distribuzione nel periodo Paleogene in Siria. Sedimenti di glauconite sono stati individuati in aree ristrette della zona Siriana, nella depressione di Palmyra, sulle pendici meridionali dell’altipiano di Halab, su quelle occidentali del Jebel Anseriyeh e, molto più raramente, sulle pendici orientali dell’Anti-Libano. Eppure, secondo la testimonianza testuale, queste aree sono da ritenersi irrilevanti per la posizione di Tunip.
Letti di glauconite ridepositata del Senoniano e Paleogene sono segnalati anche dai depositi continentali del Pliocene che riempiono il bacino di Ghab e i margini della Valle di Asharneh, un’area che fa combaciare i riferimenti testuali con la localizzazione di Tunip. L’unico sito rilevante nel II millennio a.C. in questa zona è Tell Asharneh, un’area di 70 ettari sul fiume Oronte.
Gli studi petrografici in corso, sulle ceramiche provenienti da Tell Asharneh, rivelano che una delle principali industrie litiche locali si distingue per la presenza di glauconite in quantità considerevoli.
Appoggiamo quindi l’individuazione di Tunip con Tell Asharneh.