Organizzazione dell'esercito

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Hotepibre
00mercoledì 21 marzo 2007 17:27
Mi piacerebbe scrivere qualcosa sull'argomento, ma per quanti libri abbia letto sull'Antico Egitto, raramente (fatti salvi i racconti delle battaglie, si intende) mi sono imbattuto in notizie sull'organizzazione dell'esercito e, più in generale, sulla tattica e la strategia dei egiziani.

-Com'era "gerarchizzato" l'esercito?

-Quale l'armamento della fanteria?

-Quale quello della cavalleria?

-Usavano unità organiche assimilabili alle attuali (plotoni, squadroni, compagnie, battaglioni etc.)?

-C'era una sorta di uniforme che differenziava i combattenti? Nelle mischie immani che erano le battaglie dell'epoca era indispensabile distinguere "i nostri" dal nemico sennò si rischiava di ammazzarsi tra commilitoni.

-E gli ufficiali, avevano uniformi particolari? Quali erano i distintivi di grado (nel nostro esercito, ad esempio, sono le stellette, presso di loro qualcosa di ben visibile differenziava i vari gradi)?

-Esisteva una "sussistenza" per la gestione logistica dei reparti durante le campagne di guerra?

-Strategia e tattica di impegno dei reparti?

...insomma ogni utile notizia che riguardi l'apparato militare.

Qualcuno è a conoscenza di testi specifici, o che comunque trattano l'argomento diffusamente?

(ho avanzato la richiesta anche in altri forum)
-Kiya-
00mercoledì 21 marzo 2007 20:57
Ciao Hotep, è un piacere rileggerti [SM=x822712]

anche io un paio di anni fa mi ero attivata a riguardo e, come te, anche io ho avuto scarsi risultati, ma qualcosa avevo trovato.

Dammi il tempo di rimettere mano agli appunti raccolti e qualche spunto te lo passerò.
In compenso ricordo che Wild era interessato all'argomento, invitiamolo a intervenire in questa discussione [SM=x822712]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.35]

Hotepibre
00giovedì 22 marzo 2007 09:32
Re:

Scritto da: -Kiya- 21/03/2007 20.57
Ciao Hotep, è un piacere rileggerti [SM=x822712]

anche io un paio di anni fa mi ero attivata a riguardo e, come te, anche io ho avuto scarsi risultati, ma qualcosa avevo trovato.

Dammi il tempo di rimettere mano agli appunti raccolti e qualche spunto te lo passerò.
In compenso ricordo che Wild era interessato all'argomento ...



...quanto al piacere di rileggerti potrei dire che è lo stesso per me.

Intanto grazie per la ricerca che farai a proposito del mio quesito [SM=x822713]
Quanto a Wild, appena possibile lo contatterò, grazie!

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.37]

-Kiya-
00giovedì 22 marzo 2007 20:38
Re: Re:
[SM=x822723]

come sai e sapete tutti sono impegnata con lo staff di FreeForumZone, con il quale collaboro in veste di moderatrice.

Mi leggete poco, è vero. Posso concedermi il lusso di accedere a internet solo alla sera.
Tuttavia, non ho abbandonato il Forum, nè tanto meno il mio interesse per l'Egittologia. Tutt'altro!
Lavoro dietro le quinte [SM=x822714]

Mi mancate..... e mi manca Egittophilìa, ma sono consapevole che sto lavorando per tutto questo [SM=x822708]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.40]

Hatshepsut76
00venerdì 23 marzo 2007 21:00
L'uomo egiziano, volume curato da Sergio Donadoni, riporta tutti i mestieri dell'antico Egitto, tra cui anche quello del soldato... credo di poterci dare un'occhiata in questo week end...

[Modificato da Hatshepsut76 23/03/2007 21.00]

Messalinaxxx
00sabato 24 marzo 2007 14:45
Re:
ciao figaccione!
vuoi che chieda in biblioteca se trovo qualcosa?
se ti interessa, dimmi che chiedo

[SM=x822748]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.42]

Hotepibre
00sabato 24 marzo 2007 19:56
Si!!! mi interesserebbe sapere se c'è qualcosa... magari in italiano!

Ho trovato parecchio materiale su siti inglesi (ed in inglese), ma facendo ricerche in italiano saltano fuori i soliti articolini da libro di scuola media senza riferimenti documentari che non servono a nulla! Possibile che nessuno abbia scritto qualcosa di concreto e monografico sull'argomento in Italia? Non mi meraviglierei...

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.44]

pizia.
00sabato 24 marzo 2007 20:05
Dell'esercito so poco e niente, quello che si può leggere sui vari libri a carattere generale sulla vita in Egitto,
Però ho delle foto, scattate nei templi, forse dalle fonti principali si può attingere qualche idea dell'attrezzatura, dell'abbigliamento, ecc.
Ho anche fotografato il testo della guerra di liberazione dagli Hyksos che si trova raccontata in quella tomba di El-Kab, ma non so se racconta qualcosa dell'organizzazione, non lo so leggere!
Forse Wild ha qualcosa sottomano, deve aver consultato dei libri particolari per quel topic su Egitto e Shardana.

Un grosso saluto a Kiya [SM=x822712]
[SM=x822748]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.45]

-Kiya-
00sabato 24 marzo 2007 20:07
confermo, purtroppo, che non esistono monografie sull'argomento nell'editoria italiana. E la ragione di ciò sta nel fatto che non abbiamo reperito, finora, documentazione, valida a riguardo.
Purtroppo è sempre la stessa storia: i nostri cari avi (concedetemi di definirli tali) non hanno tramandato nulla che non fossero le gesta "ideali" dei loro sovrani e tutto quanto era rito religioso, unico fondamento della loro esistenza.
Il resto ci tocca leggerlo "tra le righe" e in casi come questo, torna difficile dare per certo quanto desunto. Pochi "osano" quando non si parla di alieni.... per fortuna e purtroppo (in ordine), aggiungerei!
-Kiya-
00sabato 24 marzo 2007 20:15
mi è venuto in mento il lavoro del dott. Moschetti, con cui ho avuto il piacere di fare una bella chiacchierata qualche sera fa, insieme al nostro FrAnkh, dedicato ad Horemheb. Un lavoro del genere deve aver necessariamente richiesto un approfondimento sull'esercito ai tempi del generale (quanto meno).
Pertanto vorrei chiedere a FrAnkh di invitare il dott. Elio Moschetti fra noi (e lo farò io stessa in occasione della prossima conferenza che avrà luogo il 2 aprile prossimo), nella speranza che accolga di parlarcene, o, al massimo, tenuto conto dei suoi impegni, di farlo tramite interposta persona [SM=x822712]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.46]

-Kiya-
00sabato 24 marzo 2007 20:18
Re:

Scritto da: pizia.

Un grosso saluto a Kiya [SM=x822712]
[SM=x822748]



Ciao Piziuccia bella! quand'è che ci vediamo che ti abbraccio? [SM=x822748]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 15.09]

pizia.
00sabato 24 marzo 2007 20:43
[SM=x822748]
Ma io spero prestissimo, vedrai (lavori permettendo [SM=x822750] ...) magari a vedere Nefer [SM=x822712] [SM=x822713]

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 15.10]

Hatshepsut76
00domenica 25 marzo 2007 12:02
Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 24/03/2007 20.18

P.s. quand'è che ci vediamo che ti abbraccio? [SM=x822748]



Spero di organizzarmi anche io per Nefer, così ci abbracciamo anche noi... [SM=x822748]
-Kiya-
00domenica 25 marzo 2007 15:12
discussione nata in area Staff, riproposta ora in pubblica, dato l'interesse dell'argomentazione trattata.



per Hat: ci conto [SM=x822712]
-francis-
00domenica 25 marzo 2007 16:52
Il volume di Elio Moschetti si intitola: Horemheb. Talento, fortuna e saggezza di un re.
La pubblicazione contiene delle foto stupende, anche se nel testo compaiono alcune inesattezze, che ora non ricordo.

Franco Cimmino, nel suo saggio: Vita quotidiana degli egizi, dedica un intero capitolo a: L'uomo e la guerra. Parla infatti dell'organizzazione dell'esercito, Armamento e tattiche di guerra; Le ricompense militari.
Hatshepsut76
00domenica 25 marzo 2007 22:16
Re:

Scritto da: -Kiya- 25/03/2007 15.12

per Hat: ci conto [SM=x822712]



su cosa, sulla ricerca di info sul libro, o sulla mia venuta a Torino? Dai, ho capito... cercherò di fare tutto il possibile, te lo prometto!! [SM=x822748]
Messalinaxxx
00domenica 25 marzo 2007 23:13
Re:

Scritto da: Hotepibre 24/03/2007 19.56
Si!!! mi interesserebbe sapere se c'è qualcosa... magari in italiano!

Ho trovato parecchio materiale su siti inglesi (ed in inglese), ma facendo ricerche in italiano saltano fuori i soliti articolini da libro di scuola media senza riferimenti documentari che non servono a nulla! Possibile che nessuno abbia scritto qualcosa di concreto e monografico sull'argomento in Italia? Non mi meraviglierei...

[Modificato da -Kiya- 25/03/2007 14.44]




ahia qui' posso trovare solo pubblicazioni in inglese

[SM=x822736]
davide.cool
00sabato 12 maggio 2007 15:05
Re:

Scritto da: Hotepibre 21/03/2007 17.27
Mi piacerebbe scrivere qualcosa sull'argomento, ma per quanti libri abbia letto sull'Antico Egitto, raramente (fatti salvi i racconti delle battaglie, si intende) mi sono imbattuto in notizie sull'organizzazione dell'esercito e, più in generale, sulla tattica e la strategia dei egiziani.

-Com'era "gerarchizzato" l'esercito?

-Quale l'armamento della fanteria?

-Quale quello della cavalleria?

-Usavano unità organiche assimilabili alle attuali (plotoni, squadroni, compagnie, battaglioni etc.)?

-C'era una sorta di uniforme che differenziava i combattenti? Nelle mischie immani che erano le battaglie dell'epoca era indispensabile distinguere "i nostri" dal nemico sennò si rischiava di ammazzarsi tra commilitoni.

-E gli ufficiali, avevano uniformi particolari? Quali erano i distintivi di grado (nel nostro esercito, ad esempio, sono le stellette, presso di loro qualcosa di ben visibile differenziava i vari gradi)?

-Esisteva una "sussistenza" per la gestione logistica dei reparti durante le campagne di guerra?

-Strategia e tattica di impegno dei reparti?

...insomma ogni utile notizia che riguardi l'apparato militare.

Qualcuno è a conoscenza di testi specifici, o che comunque trattano l'argomento diffusamente?

(ho avanzato la richiesta anche in altri forum)



se mi dici di che periodo ti interessa posso aiutarti io.

Maat Ka Ra
00domenica 13 maggio 2007 13:59
ciao Davide.cool! [SM=x822709]
Sono interessata anche io a queste tematiche, se hai la possibilità di introdurre qualcosa, procedi pure, sono tutta orecchi! ..(occhi!) [SM=x822714]
davide.cool
00domenica 13 maggio 2007 15:50
ok inizio allorà.. il sistema militaristico egiziano si classifica secondo periodi ben prestabiliti e inizierò a spiegarveli ad uno ad uno

il periodo del vecchio e medio regno (3000AC-1550AC)

codesta classificazione parte dal 3000 AC, costruzione di memphis per celebrare l'unificazione dei regni sino al 1550 AC cioè quando Khamose riforma l'esercito e fonda la prima vera dinastia egiziana

Composizione esercito:

- 4 divisioni di Seguaci del faraone con lancia corta e scudo di legno tipo Pelta (Shemsu)
- lanceri coscritti (Nome)
- I guerrieri Menfat con lancia
- guerrieri Ahauty con ascia corta
- 6 divisioni di arcieri appiedati
- esploratori e nubiani utilizzati piu per l'esplorazione che per il combattimento

in questo periodo veniva utilizzato un massiccio impiego di lancie e archi da tiro, una piccola porzione di esercito veniva reclutato da 3 diversi classi: i Shemsu, Ahauty e Nome


la tattica di guerra usata in questo periodo era la carica frontale sul nemico



Gli egiziani del nuovo Regno (1550AC - 1070AC)

1550 AC riforma di Khamose, 1070 AC declino della 20sima dinastia)

composizione esercito:

- i nuovi carri falcati, un mezzo agile, veloce e manovrabile nonchè devastante. Furono proprio i carri falcati ad essere la principale innovazione rispetto agli eserciti egiziani precedenti. il ruolo dei carri falcati era di supporto alla fanteria in battaglia, a bordo dei carri c'era il guidatore (Kedjen)protetto anche da uno scudo ed un arciere (Seneny). uno di questi due elementi poteva essere rimpiazzato dagli alleati siriani Maryannu, facilmente comparabili con la divisione Ne'arin della battaglia di Qadesh

- guerrieri Shardana.. questi soldati portavano una grossa ascia da guerra a due mani e lo scudo veniva portato dietro la schiena. Dopo il 1250 AC i shardana diventano le Guardie reali del faraone e si equipaggiano con il loro tipico elmetto decorato e con una spada

- I Menfat, la spina dorsale dell'esercito faraonico, erano armati ed equipaggiati con una lancia e con uno scudo e portavano al fianco pure un altra arma, solitamente un ascia o un khopesh. dopo il 1279 AC si evolvono e diventano una primitiva falange

- Arcieri appiedati

- mercenari siriani, nubiani e libici affiancati da lanciatori di giavvellotto (peltasti) e altri guerrieri recrutati da stati alleati


Tattiche di guerra: in questo periodo gli egiziani hanno sviluppato un sofisticato sistema di tattiche di fanteria attraverso un abile impiego alternato di armi da tiro e combattimenti ravvicinati. con l'impiego dei nuovi carri falcati, i generali del nuovo regno sono stati capaci di aggiungere ad una strpitosa piattaforma mobile da tiro, una altissima capacità di esplorazione del territorio che aiutò l'egitto a diventare la piu potente civilizzazione della regione. I carri falcati in battaglia vengono utilizzati subito per aprire le formazioni nemiche attraverso la loro potenza da tiro mobile oltre a demotivare la formazione avversaria. Questa tattica funzionò alla grande anche contro i vecchi, lenti carri da guerra ittiti


il resto ve lo posto dopo










[Modificato da davide.cool 13/05/2007 15.56]

davide.cool
00domenica 13 maggio 2007 16:15
il periodo dell'egitto libico 946 AC - 712 AC

inizia nel 946, anno della caduta del nuovo regno al 712, anno dell'invasione libica ad ovest in cui il libico Shishaq prende il trono dell'egitto

composizione esercito:

- carri falcati
- introduzione di peltalsti a cavallo libici
- un piccolo contingente di fanteria egizia in vecchio stile (ascie, lance ecc)
- introduzione massiccia di schermagliatori appiedati provenienti dalla libia
- arcieri

Le tattiche di guerra: la stessa del periodo precedente solo che viene utilizzata ancora la mobilità d'attacco attraverso i peltasti a cavallo e al maggiore impiego di truppe da tiro grazie alle nuove unità provenienti dalla libia


davide.cool
00domenica 13 maggio 2007 16:34
il periodo dell'egitto Kushita 712AC - 664 AC

712 anno in cui il libico Shishaq sale al trono d'egitto, 664 anno in cui gli assiri catturano tebe

composizione esercito:

- carri falcati egizi
- Fanteria Kushita
- Truppe regolari egizie in vecchio stile
- soldati nubiani
- milizie libiche
- lancieri Meshwesh
- carri falcati pesanti kushita
- cavalleria kushita
- peltalsti a cavallo libici
- cavalieri del nilo
- arcieri
- schermagliatori libici

tattiche di guerra: apertura delle formazioni nemiche attraverso unità a tiro, cariche frontali della fanteria e aggiramento del nemico attraverso le cavallerie
Maat Ka Ra
00domenica 13 maggio 2007 21:54
Grazie, Davide! [SM=x822709]
Ora mi stampo tutto, leggo e poi ti posterò un po' di domande, penso... [SM=x822712]
davide.cool
00domenica 13 maggio 2007 22:38
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 13/05/2007 21.54
Grazie, Davide! [SM=x822709]
Ora mi stampo tutto, leggo e poi ti posterò un po' di domande, penso... [SM=x822712]



mancano i rimanenti periodi tolemaici compresi. li posterò domani
davide.cool
00domenica 13 maggio 2007 23:28
periodo dell'Egitto Saitico 660 AC - 525 AC

660 AC, Psammetichus I caccia gli assiri dall'egitto, 525 AC, il RE persiano Cambise è il padrone dell'egitto autonominandosi Faraone, anno in cui termina la grande età dei faraoni

composizione esercito:

- mercenari opliti dalla grecia
- machimoi falangiti
- arcieri
- Psiloi egiziani
- fanterie di vecchio stampo egizio (ascia ecc)
- cavallerie egizie di stampo greco
- nubiani
- mashauash dalla libia
- mercenari di vario tipo sempre dalla libia
- frombolieri mercenari e altre truppe da tiro provenienti dagli stati alleati

in questo periodo gli scudi dei soldati nativi egizi hanno forti connotazioni di tipo assiro. lo scudo poi diverrà di tipo assiro al 100%

tattiche di battaglia: ottima combinazione di truppe da tiro/fanteria leggera e pesante, i carri falcati iniziano il declino
davide.cool
00domenica 13 maggio 2007 23:57
Il periodo Tolemaico Early 320 AC - 275 AC

320 AC Tolomeo Soter annette la Siria e Memfi diventa la capitale d'egitto, 275 AC, trattato di amicizia con Roma

composizione esercito:

- Cleruch cioè quei coloni greci e macedoni che si trasferirono in egitto a cui veniva promessa terra in cambio del servizio militare ed erano equipaggiati come i compagni cavalieri macedoni

- cavalleria leggera egiziana

- Falangi pesanti egiziane vestite ed equipaggiate in stile macedone con sarissa 7 metri

- picchieri

- Peltasti a piedi e a cavallo

- mercenari galati

- arcieri siriani ed egiziani

- frombolieri egiziani

- mercenari dalla libia e dalla tracia


- cavalleria pesante del faraone abbigliata in stile macedone

tattiche di guerra: in questo periodo l'esercito è massicciamente di stampo ellenistico/macedone e le tattiche vengono improntate principalmente su quella falangitica con una linea gigante compatta di falangi al centro e ai lati, cavallerie pesanti e da tiro.

[Modificato da davide.cool 14/05/2007 0.06]

davide.cool
00lunedì 14 maggio 2007 00:13
Periodo tardo tolemaico 275 AC - 40 AC

275, accordi con roma, 30 AC morte di Cleopatra e fine della dinastia tolemaica

composizione esercito:

la stessa di quella early solo che si aggiungono i legionari egiziani, imitazione nello stile ed equipaggiamento di quelli romani e gli elefanti da guerra di razza delle foreste, poichè quelli indiani non erano accessibili per via del blocco alle vie carovaniere da parte di seleuco e si aggiungono all'esercito pirati e briganti dalla siria e cilicia

tattiche di battaglia: si predilige principalmente ancora la tattica falangitica, solo che in avanguardia ora ci sono gli elefanti e in retroguardia ci sono i legionari imitazione di quelli romani. Gli elefanti vengono lanciati contro il nemico, facendolo andare in rotta o facendo numerose perdite lasciando poi spazio alle falangi che finiscono il lavoro iniziato dai pachidermi


FINE

Hotepibre
00lunedì 14 maggio 2007 11:15
Caro Davide, intanto grazie per il lavoro schematico che hai presentato; si rende però ora necessario chiarire le fonti da cui tali informazioni scaturiscono.
Intanto la "certezza" con cui vengono indicate composizione e tattiche deriva certamente da testi che sarebbe interessante consultare, inoltre alcune perplessità che, ad un primo esame sommario, balzano agli occhi.

Fai riferimento, ad esempio, a "carri falcati" nell'esercito del Nuovo Regno mentre, che a me risulti, tale tipologia di carri NON era tipicamente egiziana, bensì medio-orientale. Peraltro non mi risultano rappresentazioni parietali egizie di carri falcati, ne' ritrovamenti che valgano a dimostrare questa tua affermazione (vedi i carri della tomba di Tutankhamon, ad esempio).

L'impiego tattico del carro da parte degli egiziani era, infatti, ben diverso da quello, ad esempio, Hittita. Mentre il carro Hittita, infatti, pesante e con equipaggio composto da tre uomini, veniva usato per scompaginare le linee nemiche, ma aveva scarsa manovrabilità, ed il suo impiego era possibile solo su terreni molto vasti ma compatti (non quindi la sabbia) e, dato proprio il peso, ben pianeggianti, quello egizio, estremamente leggero aveva un impiego tattico ben differente

Intanto doveva costituire piattaforma mobile per l'azione degli arcieri, costituiva, poi, linea di difesa mobile della fanteria (peraltro esisteva anche una c.d. "fanteria da corsa" che seguiva i carri anche per approfittare dei varchi nelle linee nemiche -antesignani dei nostri bersaglieri?-) e la capacità di raggiungere velocità maggiori in minor tempo (rispetto a quelli Hittiti) consentiva una manovrabilità che, di fatto, "moltiplicava" l'impatto sulle linee avversarie (velocità, sfondamento, conversione, aggressione del nemico alle spalle, negli attacchi alla fanteria, o affiancamento dei carri nemici, più lenti, per consentire all'arciere di tirare).

La leggerezza del carro, inoltre, consentiva ai carri egizi di manovrare benissimo anche su terreni meno compatti come, appunto il deserto.

davide.cool
00lunedì 14 maggio 2007 20:50
Re:

Scritto da: Hotepibre 14/05/2007 11.15
Caro Davide, intanto grazie per il lavoro schematico che hai presentato; si rende però ora necessario chiarire le fonti da cui tali informazioni scaturiscono.
Intanto la "certezza" con cui vengono indicate composizione e tattiche deriva certamente da testi che sarebbe interessante consultare, inoltre alcune perplessità che, ad un primo esame sommario, balzano agli occhi.



è un analisi leggendo le battaglie compiute dagli antichi egizi in tutta la loro storia e che soldati venivano impiegati a seconda di quello che gli stessi egizi trascrivevano sui papiri + ricostruzioni archeologiche degli stessi eserciti. ovviamente non sono stati presi in considerazione solo testi egiziani/traduzione di geroglifici





Fai riferimento, ad esempio, a "carri falcati" nell'esercito del Nuovo Regno mentre, che a me risulti, tale tipologia di carri NON era tipicamente egiziana, bensì medio-orientale. Peraltro non mi risultano rappresentazioni parietali egizie di carri falcati, ne' ritrovamenti che valgano a dimostrare questa tua affermazione (vedi i carri della tomba di Tutankhamon, ad esempio).


L'impiego tattico del carro da parte degli egiziani era, infatti, ben diverso da quello, ad esempio, Hittita. Mentre il carro Hittita, infatti, pesante e con equipaggio composto da tre uomini, veniva usato per scompaginare le linee nemiche, ma aveva scarsa manovrabilità, ed il suo impiego era possibile solo su terreni molto vasti ma compatti (non quindi la sabbia) e, dato proprio il peso, ben pianeggianti, quello egizio, estremamente leggero aveva un impiego tattico ben differente

Intanto doveva costituire piattaforma mobile per l'azione degli arcieri, costituiva, poi, linea di difesa mobile della fanteria (peraltro esisteva anche una c.d. "fanteria da corsa" che seguiva i carri anche per approfittare dei varchi nelle linee nemiche -antesignani dei nostri bersaglieri?-) e la capacità di raggiungere velocità maggiori in minor tempo (rispetto a quelli Hittiti) consentiva una manovrabilità che, di fatto, "moltiplicava" l'impatto sulle linee avversarie (velocità, sfondamento, conversione, aggressione del nemico alle spalle, negli attacchi alla fanteria, o affiancamento dei carri nemici, più lenti, per consentire all'arciere di tirare).

La leggerezza del carro, inoltre, consentiva ai carri egizi di manovrare benissimo anche su terreni meno compatti come, appunto il deserto.




Il primo tipo di carro da guerra egiziano è quasi esclusivamente una copia di quello usato dagli Hyksos: cassone leggero di legno, aperto dal lato posteriore, montato su due ruote a quattro raggi e trainato da due cavalli. Sul cassone, che è provvisto tra l'altro di una grande faretra fissa, prende posto un solo guerriero che funge da auriga e da arciere. Dal 1400 circa a. C. vengono apportate una serie di piccole modifiche tecniche che migliorano enormemente le possibilità tattiche del carro da guerra: la ruota viene rinforzata ed ha sei raggi e sui raggi due lame, sul cassone adesso possono prendere posto due guerrieri, un arciere provvisto di un grande arco ad una sola curvatura e un auriga, che in battaglia funge da scudiero proteggendo l'altro con uno scudo, ambedue indossano corazze di cuoio e bronzo. Inoltre il nuovo carro è completamente smontabi1e, affinché possa essere trasportato a dorso d'asino sul terreno accidentato.
Che gli antichi egizi del nuovo regno usassero i carri falcati, lo si sa benissimo dai geroglifici delle colonne e dei muri di karnak se non erro, dove vi è raffigurato e descritto alla perfezione, le campagne intraprese da tuthmosis III in siria e dove descrivono perfettamente il numero di uomini impiegati e i mezzi da guerra usati, compresi i carri falcati. la quantità di codesti mezzi utilizzati da Tuthmosis III è pari a 600 unità

[Modificato da davide.cool 14/05/2007 20.56]

davide.cool
00lunedì 14 maggio 2007 21:15
per entrare piu nello specifico riguardo all'esercito del nuovo regno..
Erodoto nei suoi libri dice che i distretti militari dell'egitto arruolavano 410.000 uomini ma dice anche che l'esercito egiziano non supererà mai le 50.000 unità in una battaglia. Da quello che si sa, ogni anno codesti distretti militari erano obbligati as fornire il faraone di 2000 truppe scelte, che saranno destinate a divenire la sua guardia personale e dopo l'introduzione dei carri da guerra, il faraone si proteggerà con 600 veicoli. Sia in pace che in guerra ai soldati egiziani non viene corrisposta nessuna paga, d'altronde essi non conoscono la moneta, questa verrà adottata dopo Alessandro il Grande sotto i Tolomei. Comunque i guerrieri godono di alcuni privilegi: dodici arure cioè circa tre ettari di terra libere da imposte. Inoltre chi fa parte del corpo di guardia del faraone riceve ogni giorno un peso di cinque mine di grano abbrustolito, due mine di carne bovina e quattro aristeri piu un litro di vino. Infine a tutto ciò va aggiunto l'eventuale bottino di guerra: i nemici vinti che diventano loro schiavi e, per i più valorosi, preziose asce d'oro offerte dallo stesso faraone.

le insegne di guerra

Ogni nomo o distretto possiede da tempi remoti il suo emblema araldico, il quale viene dipinto o scolpito sulle insegne che si portano in guerra; per cui tutti i soldati originari di una stessa località marciano e combattono all'ombra dell'insegna, che ritrae l'animale o l'albero sacro del distretto di provenienza. Queste insegne militari sono generalmente delle lunghe aste di legno con sopra scolpita la divinità, come si rileva dal bassorilievo di una tavoletta di cosmetici, raffigurante la vittoria del mitico faraone Narmer. Tra le più famose si ricordano l'insegna con la testa d'ariete, sotto la quale combattono i valorosi guerrieri del distretto tebano, il cui dio protettore è Amon adorato appunto nelle spoglie di ariete, e l'insegna con lo scarabeo dei battaglioni di Menfi, città in cui dimora Ptah il più antico degli dei, raffigurato in forma scarabeo. Con il tempo le insegne di combattimento si ridurranno alle cinque delle grandi divinità: Amon, Ra, Ptah, Sutekh e Phra. Esse daranno il proprio nome ad ognuna delle cinque grandi unità, ciascuna forte di circa 10.000 uomini, in cui durante il Nuovo Regno verrà suddivisa l'intera armata egiziana.

Vestimenta, armi di difesa e razione di guerra

I soldati egiziani portano come veste una semplice fascia di tela bianca, sorretta alla vita da una cintura, e lunga quasi fino al ginocchio. Gli ufficiali hanno inoltre sandali di cuoio e grandi mantelli. Soldati e ufficiali sono sprovvisti di elmi, portano soltanto un copricapo di tela per difendersi dal cocente sole africano. L'arma di difesa per eccellenza è il caratteristico scudo egiziano rettangolare con la parte superiore ricurva, esso è costituito da una pelle d'animale, generalmente d'ippopotamo, ma anche d'antilope come quello di Tutankhamon, stesa su un leggero telaio di legno. La facile deteriorabilità di questo scudo e quindi la eccessiva richiesta costringono l'Egitto a farne una produzione a livello industriale, per cui in tante pitture del tempo si vedono decine di operai intenti alla loro fabbricazione. Durante la marcia lo scudo viene appeso alla spalla mediante una striscia di cuoio. in alcuni bassorilievi, specialmente del Nuovo Regno, si notano soldati con scudo circolare, queste raffigurazioni si riferiscono per lo più a contingenti mercenari assoldati dal faraone. E' il caso dei greci agli ordini di Psammetico I, e di Ramesse II con i suoi Sherdi. L'uso delle corazze viene introdotto ai tempi del Nuovo Regno, ma esse resteranno sempre appannaggio della classe dei nobili. Le corazze egiziana di fattura molto semplice, con cuoio rinforzato da lamine di bronzo, devono essere molto efficienti se dobbiamo credere ad Erodoto, il quale scrive che esse sono richieste dagli ufficiali persiani, e quest'ultimi in fatto di armi non sono secondi a nessuno. Infine sono da citare gli amuleti, le sentenze su papiro, gli occhi mistici, gli anelli con lo scarabeo, le piume di animali sacri, che per il superstizioso soldato egiziano costituiscono l'estrema ultima difesa di fronte alle armi nemiche. Povera come il vestimento è la razione di guerra che il soldato porta con sé in marcia: grano abbrustolito, acqua, pane di fichi pressati e uva secca, più cipolla ed aglio

Armi di offesa

Arma di offesa, tenuta in somma considerazione dagli egiziani, è il grande arco ad una sola curvatura, esso è in dotazione agli arcieri, che sono, insieme con i conducenti di carri, anch'essi d'altronde arcieri, l'élite delle forze combattenti dell'armata. La predominanza degli arcieri sulla fanteria, quest'ultima armata sempre alla leggera con scudo, scarsamente resistente, e lancia di non pregevole fattura, è comune a tutta l'area dei popoli semitici ed è spiegabile con il tipo di guerra che si conduce nelle grandi e desertiche pianure afro-asiatiche. Comunque questa peculiarità della predominanza dell'arco di fronte alla lancia sarà fatale ai popoli camito-semitici, quando gli stessi si scontreranno con il fante pesantemente armato dei popoli indoeuropei. Infatti tutte le grandi vittorie di quest'ultimi, cominciando dagli Ittiti, passando per gli opliti greci, per finire alle falangi macedoni e alle legioni romane, su eserciti asiatici, generalmente più numerosi, saranno dovute nella maggior parte dei casi proprio alla carta vincente del fante pesantemente armato. Gli arcieri egiziani per i loro archi, nei primi tempi, si servono di frecce di giunco con punta di pietra o di osso. Tale pratica non verrà mai del tutto abbandonata perché, in un paese povero di materie prime qual'è l'Egitto, è uno spreco economico enorme usare, per la punta delle frecce, il bronzo o il ferro. Altra arma d'offesa è la lancia con asta di legno non molto lunga, circa m. 1,60, e con punta e manicotto di bronzo, che più tardi sarà sostituito dal ferro. Infine abbiamo, per gli ufficiali, la spada ricurva atta a colpire di taglio, questa, chiamata "khopesch", sembra caratteristica dell'armamento egiziano, ma in realtà è assai diffusa anche nell'area semitica; come è confermato dalla stessa Bibbia, che usa sempre letteralmente la frase colpire di taglio e quando descrive una spada a due tagli, atta a colpire di punta, la menzione come una rarità. Anche la doppia ascia è un'arma abbastanza diffusa tra gli ufficiali dell'esercito egiziano. Dalle pitture murali della tomba di Nakht si rileva l'uso, come arma di offesa, del boomerang. L'armata disponeva inoltre di un corpo di frombolieri.

Addestramento, disciplina e trattamento dei prigionieri

L'addestramento per chi risiede nei distretti, destinati alla leva militare, comincia fin da bambino, e non deve essere molto piacevole se da un testo del Nuovo Regno si legge la seguente descrizione: "quando egli è ancora in tenera età, viene preso e portato in una caserma. Qui deve abituarsi alle dure fatiche militari e per ogni lieve trasgressione il suo corpo viene battuto come un papiro. Deve abituarsi anche a portare carichi più pesanti di una soma di un asino e a bere acqua putrida... tutto ciò in previsione delle lunghe marce nelle assolate terre siriane". Il reato più grave di cui può macchiarsi un soldato egiziano è quello di diserzione. La pena è, come in tutti i tempi e per tutti gli eserciti, la morte, con l'aggravante però per il soldato egiziano che i suoi genitori vengono condannati al lavoro forzato nelle miniere. Malgrado ciò questo reato non è poi tanto raro, anzi sotto il regno di Psammetico si ha addirittura una diserzione in massa del corpo di guardia della piazzaforte di Elefantina, stanco, secondo quanto scrive Erodoto, di non essere rilevato dopo tre anni di guarnigione. I disertori, per sfuggire all'immancabile vendetta del faraone, si arruolano poi sotto le insegne del re etiope di Napata. Per quanto riguarda il trattamento dei prigionieri di guerra e delle città conquistate, gli egiziani ignorano, nel modo più assoluto, la spaventosa crudeltà dei popoli semiti, difatti i prigionieri diventano semplicemente schiavi dei vincitori, il che non è poco se si pensi soltanto per un attimo all'impalamento o alla scorticazione della pelle, praticati sistematicamente dagli eserciti assiri nello stesso periodo. Una delle rare eccezioni a questa benevolenza verso i nemici vinti è quella del faraone Meremptah (l238 a. C.), che, dopo aver sbaragliato i predoni libici, ordina per rappresaglia l'indiscriminata decapitazione di tutti i prigionieri. Ma, a parziale discolpa di quel faraone, sta il fatto che quei feroci predoni si erano resi responsabili di orribili torture nei confronti di indifesi contadini egiziani.

[Modificato da davide.cool 14/05/2007 21.17]

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