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-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 20:54
Il Nilo era la più importante via di comunicazione, la più rapida e la più facile. Anche nella stagione della siccità, quando le acque del Nilo erano basse, la sua navigazione era resa possibile dal vento di tramontana. Le imbarcazioni del periodo più antico erano zattere in fibra di papiro intrecciato.
Erano leggere, ma poco adatte al trasporto di grandi quantitativi di merci, per questo furono sostituite con barche di legno, generalmente in cedro del Libano. Lo scafo era rettangolare o triangolare ed era spesso decorato. In particolare venivano raffigurati sul moscone gli occhi che consentivano alla barca di "vedere". Numerose barche solari furono ritrovate affiancate a tombe reali, infossate in grandi buche. Erano destinate a crociere ultraterrene. La più famosa é quella di Cheope. Oggi l'imbarcazione più usata per la navigazione sul Nilo é la Feluca, piccolo veliero con lo scafo di legno.
iset83
00martedì 9 ottobre 2007 22:34
Da quanto ho potuto capire gli antichi Egizi limitavano la navigazione alle acque del Nilo e non avevano neanche una flotta ( forse l'unica di cui si conosca l'esistenza era quella di Cleopatra...). Alcuni studi fatti recentemente su alcune mummie però hanno rivelato, sulle stesse,la presenza di papavero da oppio, sconosciuto al vecchio continente prima della scoperta dell' America. Ciò ha portato qualcuno a supporre che gli antichi Egizi possedessero ottime imbarcazioni marittime con le quale avessero raggiunto il nuovo continente.... [SM=x822717]
Qualcuno di voi sa darmi qualche notizia a riguardo? Io non ne ho trovate.
Grazie! [SM=g999100]
iset83
00martedì 9 ottobre 2007 22:36
Effettivamente mi chiedevo come mai solo io non apparivo anonima... [SM=x822710]
BATA
00mercoledì 10 ottobre 2007 09:07
La flotta egizia era, essenzialmente, fluviale e gli antichi abitanti di Kemet erano maestri nella navigazione del grande fiume Hapi.
La loro supremazzia in questo campo si evidenziò in particolar modo durante la guerra di liberazione dagli Hyksos, la rapidità delle azioni e gli attacchi alle città nemiche furono portate via fiume.
Non è, però, corretto affermare che gli egizi fossero solo marinai "d'acqua dolce" in quanto sulle sponde del Mar Rosso è stato, recentemente scoperto uno scalo marittimo che sembra sia stato utilizzato proprio nell'epoca del Nuovo Regno.
Durante la sovranità di Hatshepsut, venne organizzata una grande spedizione alla terra di Punt, che non fu la prima e nemmeno l'ultima e, questo, a prescindere dall'esatta ubicazione di questa mitica terra, indica che almeno parte della popolazione, quella stanziata sulle sponde del mare, sapeva affrontare il "Grande Verde".
Per quanto concerne il raggiungimento del nuovo continente molti hanno cercato di provarlo ma nessuno, anche l'esploratore che attraversò l'Atlantico con una imbarcazione di giunchi di tipo faraonico denominata "RA", v'è riuscito.
La partenza del "RA" avvenne sulle sponde orientali dell'Atlantico (Marocco ??) ma occorre considerare che il mare più vicino dall'Egitto è il Mediterraneo e che le vie per il "Grande Verde" più battute erano quelle verso il Mar Rosso; inoltre il nocchiero del "RA" arrivò con l'acqua all'altezza delle ginocchia.

Ciao, anonimo BATA
Hotepibre
00mercoledì 10 ottobre 2007 10:03
...nel 1972 Thor Heyerdahl vinse l'Oscar per il "Miglior documentario" con "The Ra Expeditions" in cui narrò la sua avventura a bordo delle "RA" (I e II).
Partito tutte e due le volte dal Marocco (come giustamente scritto da Bata), nel primo viaggio (1969) naufragò, mentre nel secondo (1970), dopo aver percorso circa 3500 miglia in 57 giorni, giunse alle Barbados.

Quanto al Papaver Somniferum, da cui si ricava l'Oppio, non c'è bisogno di cercare così lontano o aspettare la scoperta dell'America per giustificarne la presenza in Egitto.
Tale pianta, infatti, era conosciuta certamente dalle popolazioni Sumeriche 5000 anni prima di Cristo ed il suo potere, quale anestetico, da queste venne "tramandato" alle civiltà successive Egiziana compresa.
L'uso del Papavero e del suo succo quale "sonnifero" o anestetico (ma anche come "stupefacente" per i contatti con le divinità) è noto nell'A.E. fin dal 1500 a.C. circa ed un papiro medico ne raccomanda l'uso per lenire i dolori.

Per quanto attiene alla navigazione, infine, gli egizi erano maestri, come ha sottolineato Bata, nella navigazione fluviale, ma non amavano molto il mare, il Grande Verde, e la navigazione marittima (che pure veniva praticata per i rapporti commerciali, ad esempio, con il Libano da cui si importava il legno di cedro proprio per costruire le navi fin da tempi remotissimi) era di tipo costiero.
Si sa, comunque, che, specie sotto la XVIII Dinastia, vi erano scambi commerciali con le isole più "distanti" come, ad esempio, Creta e Cipro.
A riprova di questo si vedano i dipinti di tipo naturalistico anche del perido amarniano che ricordano molto quelli cretesi.
Che gli egiziani non amassero molto il mare, inoltre, è dimostarto dal fatto che, non appena ciò si rese possibile dopo le guerre con i "Popoli del Mare", si dotarono di una marineria quasi completamente composta proprio dagli antichi nemici tra cui gli Shardana.

Del resto, un popolo che per il 90% viveva nel deserto poteva amare il suo opposto: il mare o addirittura l'oceano?
iset83
00venerdì 12 ottobre 2007 12:54
[SM=x822754] ad entrambi!!!
pizia.
00venerdì 12 ottobre 2007 22:30
Già dal periodo predinastico si delinea la vocazione fluviale della civiltà egizia, se non anche la sua matrice.
I soggetti legati alla navigazione sono infatti fra i primi a comparire nelle decorazioni dei vasi predinastici e illustrano il rapporto di dipendenza che già si era formato fra questa civiltà e il suo fiume.
shardanaleo
00giovedì 1 novembre 2007 18:15
Tracce di presenza egizia vi sono anche in Gran bretagna... i gioielli di amarna trovati nei tumuli presso stonehenge... la mitologia irlandese che paral di una primcipessa egizia (Scota) dell'epoca amarniana... Navi del tipo "vichingo" datate al 1335 a.C. e attribuite aagli egizi... alcune tracce "europee" in america... ma gli egizi NON affrontarono il mare. nel caso dei viaggi di PUNT e nella CIRCUMNAVIGAZIONE DELL'AFRICA attribuita al faraone Nekau e nei casi citati, Gli Egizi si servirono di uan flotta di un popolo ormai chiaramente identificato (e da loro doscendevano anche i "Fenici" che srvirono NEKAU)... Questo popolo del resto costituiva anche la GUARDIA REALE e parte dell'esercito scelto del faraone... spesso gli egizi li hanno descritti nei loro testi (poema di pentaur, lettere di amarna, Papiro harris, Viaggio di Wenamon...) e nei loro BASSORILEVI (Medinet Abu, Abu Simbel, Luxor, karnak...)...
ecc..
leo
roberta.maat
00giovedì 1 novembre 2007 19:40
[SM=x822741] Romani,Greci e tutti gli altri popoli navigatori delle epoche successive,hanno disseminato il grande verde di relitti con tutto il loro carico più svariato.L'archeologia subacquea ci ha fatto conoscere i tesori artistici le abitudini commerciali gli allestimenti da combattimento...etc.
Mai rinvenuto un relitto egizio e questo è veramente strano. Forse dal lato del delta non era agevole la costruzione di porti e anche il trasporto di eventuali carichi attraverso gli acquitrini e le canne non era comodo, pertanto penso che il "mare nostrum" non fu una via di comunicazione da privilegiare e da giustificare una flotta. Il versante del mar rosso, più adatto, forse fu frequentato in quel senso vista la recente scoperta del porto a Dahab,ma probabilmente la navigazione marittima non fu mai un'arte come per altri popoli.
Sarebbe una vera sensazionale scoperta quella di trovare un relitto di nave egizia nelle rotte verso la grecia,cipro o il libano o magari l'attuale sardegna. Per ora accontentiamoci di scandagliare il Nilo che ci nasconde chissà quanti altri tesori. [SM=g999108] [SM=x822746]
pizia.
00venerdì 2 novembre 2007 01:14
Re:
shardanaleo, 01/11/2007 18.15:

Tracce di presenza egizia vi sono anche in Gran bretagna...

Gli Egizi si servirono di uan flotta di un popolo ormai chiaramente identificato (e da loro doscendevano anche i "Fenici" che srvirono NEKAU)...
leo



Quindi secondo te gli egizi hanno solo commissionato a navigatori stranieri di compiere quelle imprese di navigazione che generalmente vengono loro attribuite?
E questi navigatori stranieri viaggiavano disinvoltamente dalle isole britanniche fino al Mar Rosso in un periodo corrispondente al Nuovo Regno? [SM=x822741]


shardanaleo
00venerdì 2 novembre 2007 08:06
In quel periodo e anche precedentemente. se è vero che il relitto di ULUBURUN appartiene a questa Gente (il carico è comopletamente appartenente a "questa Gente" Vi sono DUE publicazioni a riguardo e uno studio sul web in un sito (www.shardana.org ULUBURUN) e una belle discussione in un forum: shardanapopolidelmare.forumcommunity.net/?t=2932398) è vero anche che ritrovamenti nel deserto egizio rappresentano le NAVI e i SIMBOLI di "questa gente" già dal 3000 a.C....
del resto, lke navi del Mar rosso a cui si è acennato (dahab?) ahnno dato la possibilità di capire dove andavano... a 4000 km SUD OVEST, mi pare. beh! 4000 km a SUD OVEST vi sono tracce consistenti della presenza di "questa Gente" che vi andava per prelevare lo stagno necessario alla fusione dle BRONZO di cui erano MONOPOLISTI nel II e I millennio a.C. ... anzi, vi è traccia e presenza di COSTRUZIONI TIPICHE di "questa gente".
"Questa gente" che compiva viaggi anche per conto di altri sovrani (Salomone...) e per proprio TORNACONTO (SIMBAWE, ISOLE SHILLY, CORNOVAGLIA E...) [SM=x822709]
SHAR [SM=x822721]
.Bata.
00venerdì 2 novembre 2007 09:28
Il fatto che non si siano (ancora???) trovate tracce di navi "MARITTIME" egizie può essere una conferma di quanto asserito dal nostro amico Shar.
E' altresì vero che sia nella guerra di liberazione dagli Hyksos, che nelle formazioni scelte di guerrieri della guardia del corpo del faraone, che anche nella sorveglianza della grande necropoli reale della Valle dei Re, erano impiegate truppe straniere, se voglioma dei mercenari.
Perchè, allora, non potrebbe essere che la mancanza di perizia nell'affrontare il grande verde non sia stata superata con l'utilizzo di navi "a nolo" che avrebbero benissimo potuto trasportare mercanti egizi?
Perchè il ritrovamento di manufatti "mediterranei" deve essere solamente attribuito a mercanti provenienti da quell'area e non da commerci di operatori autoctoni?

Ciao, BATA.
roberta.maat
00venerdì 2 novembre 2007 12:36
Bata chiede :

Perchè, allora, non potrebbe essere che la mancanza di perizia nell'affrontare il grande verde non sia stata superata con l'utilizzo di navi "a nolo" che avrebbero benissimo potuto trasportare mercanti egizi?


Perchè allora tra gli innumerevoli papiri o i tanti ostrakon riguardanti documenti di processi,di compravendite,di progetti architettonici, di calcoli per pagamenti a maestranze ecc ecc....., non si è mai trovato uno straccio di contratto o qualcosa di simile tipo nome del vettore,del destinatario,tipo di carico,costo del trasporto oppure,tornando ai relitti, qualcosa che dimostri che gli scambi avvenivano anche per mare ?
ciao Roberta
shardanaleo
00sabato 3 novembre 2007 10:14
catasto egizio
Cara roby, una risposta credo do averla io... almeno nei riguardi "quella Gente" di cui ormai scrivo da anni... esiste nel catasto egizio una "donazione" di terre e città in cambio di... [SM=x822706]
SHAR [SM=x822721]
shardanaleo
00sabato 3 novembre 2007 10:41
shardanaleo
00sabato 3 novembre 2007 10:46
MODIFICHE
come faccio a modificare un messaggio?
leo
-francis-
00sabato 3 novembre 2007 11:38
Devi andare su "edit", ma credo solo entro 10 minuti dalla scrittura...
-francis-
00sabato 3 novembre 2007 11:40
Le spedizioni a Punt erano per via marittima... Relitti di navi antiche sono state ritrovate a Quseir, sul mar Rosso...
Esiste un antico racconto egizio che parla delle peripezie di un naufrago...
roberta.maat
00sabato 3 novembre 2007 12:47
Grazie a tutti, farò ricerche per informarmi meglio anche se, mentre scrivevo i miei post, una frase mi girava nella mente....un ricordo vago circa un racconto di un naufrago. Francis veramente grazie per la tua attenzione mi hai confermato un pensiero che giuro non sapevo collocare se tra le mie fantasie o qualche lettura passata.
roberta.maat
00sabato 3 novembre 2007 12:47
Grazie a tutti, farò ricerche per informarmi meglio anche se, mentre scrivevo i miei post, una frase mi girava nella mente....un ricordo vago circa un racconto di un naufrago. Francis veramente grazie per la tua attenzione mi hai confermato un pensiero che giuro non sapevo collocare se tra le mie fantasie o qualche lettura passata. [SM=g999100]
[SM=x822748]
-francis-
00sabato 3 novembre 2007 13:20
Se vuoi saperne di più sul Racconto del naufrago, leggi qui: www.duat.it/duat_edizioni_000004.htm
roberta.maat
00domenica 4 novembre 2007 12:55
[SM=x822713] Dovrò assolutamente procurarmelo, ritengo molto interessante leggere questo racconto poichè mi sembra di aver capito che riporti il testo geroglifico con la sua traslitterazione......mi sarà molto utile. Grazie ancora.
Ho letto questo racconto tradotto,ma più che altro riscritto e interpretato, da A.Luvino nel libro "la signora delle stoffe" già segnalato nel forum ed a cui mi ero riferita in un precedente post. [SM=g999100]
-francis-
00domenica 4 novembre 2007 13:56
Se ti interessano testi con la trascrizione e traduzione dei geroglifici ce ne sono altri in commercio.
pizia.
00domenica 4 novembre 2007 23:52
Ho delle difficoltà a credere (e devo ammettere anche delle resistenze) che nel 3000 a.C. gli egizi commissionassero già imprese via mare a civiltà terze...
[SM=x822711]
shardanaleo
00lunedì 5 novembre 2007 08:38
Forse perchè i faraoni che regnavano in egitto intorno al 3000 a.C. NON erano quei faraoni che oggi chiamiamo EGIZI (i principi di Tebe)... nella prima dinastia vi è un faraone di nome DEN, anzi SHER-TANI (SHER-DANI)... nella cui PALETTE sono rappresentati guerrieri con tanto di CORNA e BOOMERANG del tipo di quelli rappresentati nei bronzetti shardana ... un mistro ancora da risolvere, anche se la scoperta di incisioni nelle rocce del deserto egizio risalenti al 3000 a.C. circa ... rappresentano delle navicelle del tipo dei BRONZETTI shardana, con PRUA ALTA e ALBERO "umaniforme" (con tanto di "corna") [SM=x822724] al centro... mistero! [SM=x822706]
SHAR [SM=x822721]
-francis-
00lunedì 5 novembre 2007 10:57
Consiglio, per chi non lo avesse ancora fatto, di leggere il saggio "La genesi dei faraoni". Molto interessante ed istruttivo. Nel saggio vi sono molte delle raffigurazioni citate da Shardanaleo.
antonio crasto
00lunedì 5 novembre 2007 13:54
Nel sito di Abidos sono state trovate molte navi in legno risalenti forse all’Antico Egitto. Non si sa perché sono state sistemate in quella località, come se fossero state dedicate a qualche divinità (nelle vicinanze si trova il tempio di Osiride), ma è quasi sicuro che fossero navi egizie.

La Pietra di Palermo riporta che Snefru (fine 4° millennio secondo la cronologia di Manetone da me rivisitata) fece arrivare quantità notevoli di legno di cedro del Libano.
Le 40 navi impiegate potevano appartenere alla marineria di qualche città libanese con la quale gli egizi tenevano rapporti commerciali, ma è molto probabile che la flotta battesse bandiera egizia e che per l’occasione siano state impiegate navi da carico idonee alla navigazione d’altura.

In merito ai graffiti trovati negli wadi orientali, non si conosce quando e da chi furono realizzati. Io ritengo che siano opera delle popolazioni dell’Alto Egitto e che siano stati realizzati nel periodo predinastico, durante un periodo in cui il clima dell’Egitto doveva essere molto più umido.

Per quanto riguarda il faraone Den, egli potrebbe esser vissuto alla fine del 4° millennio a.C. (secondo le cronologie cortissime) o durante la prima metà del 4° millennio a.C. (secondo la cronologia di Manetone da me rivisitata). Mi sembra che non esista alcuna possibilità che questo faraone abbia avuto un’origine straniera. Egli viene detto tra l’altro Khasty (uomo del deserto) per cui è possibile che abbia ripreso nelle sue tavolozze alcune immagini dei graffiti del deserto orientale.

Nel 4° millennio a.C. non esiste alcuna testimonianza dei Shardana e dei Popoli del mare, per cui se esistono delle similitudini, queste non possono che essere state originate dai contatti culturali dei Shardana durante la loro permanenza in Egitto.
shardanaleo
00lunedì 5 novembre 2007 17:30
shardanaleo
00lunedì 5 novembre 2007 17:38



Uno studio di una universita inglese che compara gli uonmini e la navicella raffigurati nella PALETTE DI NARMER con i SEA PEOPLES (PdM)... come antonio può confermare stiamo parlando del 3000 circa a.C.
nalla PALETTE DI DEN vi sono invece alcuni individui (sempre con le corna) armati di BOOMERANG, identici a quelli dei bronzetti sardi e a quelli trovati nella tomba di Toh.ank.amon e appartenuti ai mercenari shardana di stanza in egitto. [SM=x822715]
shar [SM=x822721]
roberta.maat
00sabato 10 novembre 2007 21:30
[SM=x822713] Mettendo un pò d'ordine nella mia biblioteca,giusto questa mattina,mi è capitato di rivedere un vecchio libro di Jean-Marc Brissaud
non ne consiglio la lettura perchè superficiale in toto e con molti errori storici,ovviamente a mio parere.Mi sento però di citarlo in questa discussione perchè ho trovato una lunga descrizione del tempio di Hatchepsut in riferimento alla spedizione a Punt. L'autore,non so se autrice,riferisce tra l'altro una traduzione dei bassorilievi che vorrei sottoporre alla vostra attenzione per una eventuale smentita. [SM=g999103] Riporto testualmente :Tre uomini ebbero l'incarico di questa spedizione Nehesys,Senenmut e Thuty.Cinque grandi vascelli marini furono costruiti con legno venuto da Byblos e condotti sul grande verde.Ogni nave comprendeva trenta rematori e una grande vela
rettangolare abilmente manovrata."si fa vela sul mare,si comincia a seguire la benefica strada verso il paese degli dei,si viaggia in pace verso il paese di Punt."....
.....Arrivati a destinazione i messaggeri incontrano il capo del paese di Punt."Perchè siete venuti in questo paese che la gente non conosce ? Vi siete penetrati dalle strade celesti o avete vogato sulle acque,sul mare del Paese degli dei ?.........."
Secondo voi le parole mare,vascelli marini sono realmente scritte così oppure si tratta di una libera interpretazione che confermerebbe la navigazione per mare.
Mi sono dilungata un pò troppo.....scusatemi ! [SM=g999100]
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