Le lampade di Dendera

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alekxandros
00sabato 18 marzo 2006 22:13
Ecco l'immagine graffita, ritrovata all'interno di un tempio egizio, relativa alle cosiddette "lampade di Dendera":



Impressionante la somiglianza con le moderne lampade. L'immagine fa riferimento ad antichi riti praticati dai sacerdoti egizi. Forse la casta sacerdotale conosceva la corrente elettrica e sapeva utilizzarla? (sebbene soltanto per i riti religiosi).

Ecco dei links che parlano delle Lampade di Dendera:

Voyager - ai confini della conoscenza

Le lampade di Dendera
-Kiya-
00sabato 18 marzo 2006 22:39
Non vorrei contraddirti, ma purtroppo quello da te citato è un degli argomenti inerenti all'antico Egitto su cui è stata fatta e si fa ancora speculazione.
Nella cosiddetta rappresentazione delle Lampade di Dendera non v'è nulla di misterioso... chi conosce il geroglifico lo sa bene. Quelle immagini che danno l'idea di rappresentare una lampadina elettrica (o come qualcuno ha avanzato i tubi di Cookes per l'emissione di raggi X), altro non sono che la rappresentazione grafica del geroglifico jtr.t (leggibile jeteret) che rappresenta il fior di loto dal quale nacque il serpente primordiale nel mito cosmogonico egizio. Il fior di loto risulta allungato sempicemente per contenere il geroglifico del serpente.
Questo geroglifico trovava largo uso abbinato ad altri segni. In associazione al geroglifico che indica il termine "casa" rappresenta la creazione di un santuario o di un tempio.
La scena rappresentata a Dendera, si pensa voglia rappresentare la nascita di due santuari primordiali nelle città di Nekhen e Buto. Di fatto "I due santuari" (jtr.ty) era anche il nome religioso dato all'antico Egitto.

Sono felice che tu abbia introdotto questo argomento che rimane senza dubbio tra i più affascinanti ;)
alekxandros
00sabato 18 marzo 2006 22:51
Ti ringrazio per la precisa risposta.
-Kiya-
00sabato 18 marzo 2006 23:05
E di che? è un piacere infinito per me :sm12:
alekxandros
00sabato 18 marzo 2006 23:17
Nel Forum Global Warning avevo già inserito il medesimo topic:

Le lampade di Dendera

Posso inserire anche lì la tua interessante risposta (citandoti come l'autrice della stessa)?

Oppure, se preferisci, puoi farlo direttamente tu :sm12:
-Kiya-
00sabato 18 marzo 2006 23:27
se lo farai ne sarò lieta [SM=x822709]
passerò comunque a trovarti con piacere :)
alekxandros
00sabato 18 marzo 2006 23:40
Ok, inserirò la tua risposta :sm12:
(richard)
00venerdì 3 ottobre 2008 22:52
Non so se quest'argomento è gia' stato trattato,ma sono molto interessato sul significato che l'egittologia classica da loro,infatti
varie sono le ipotesi su cio' che questa specie di oggetti possono rappresentare. [SM=x822741]




-Kiya-
00venerdì 3 ottobre 2008 22:58
Ne abbiamo parlato tempo fa, proprio in questa sezione.

Ecco il link:


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=5473740



p.s. per evitare dispersione di informazioni, provvederò ad unire le due discussioni [SM=g999103]
(richard)
00venerdì 3 ottobre 2008 23:32
Molte grazie e scusami per la ripetitivita'dell'argomento,prestero' piu'attenzione.
-Kiya-
00venerdì 3 ottobre 2008 23:49
rimediato con facilità [SM=g999103]
antonio crasto
00sabato 4 ottobre 2008 11:09
Re:
-Kiya-, 18/03/2006 22.39:

Non vorrei contraddirti, ma purtroppo quello da te citato è un degli argomenti inerenti all'antico Egitto su cui è stata fatta e si fa ancora speculazione.
Nella cosiddetta rappresentazione delle Lampade di Dendera non v'è nulla di misterioso... chi conosce il geroglifico lo sa bene. Quelle immagini che danno l'idea di rappresentare una lampadina elettrica (o come qualcuno ha avanzato i tubi di Cookes per l'emissione di raggi X), altro non sono che la rappresentazione grafica del geroglifico jtr.t (leggibile jeteret) che rappresenta il fior di loto dal quale nacque il serpente primordiale nel mito cosmogonico egizio. Il fior di loto risulta allungato sempicemente per contenere il geroglifico del serpente.
Questo geroglifico trovava largo uso abbinato ad altri segni. In associazione al geroglifico che indica il termine "casa" rappresenta la creazione di un santuario o di un tempio.
La scena rappresentata a Dendera, si pensa voglia rappresentare la nascita di due santuari primordiali nelle città di Nekhen e Buto. Di fatto "I due santuari" (jtr.ty) era anche il nome religioso dato all'antico Egitto.

Sono felice che tu abbia introdotto questo argomento che rimane senza dubbio tra i più affascinanti ;)




Non sono d’accordo col senso negativo della frase di Kiya.
Cercare di capire non è quasi mai fare speculazione.
In merito alle lampade è più corretto, a mio parere, parlare di mistero che cercare di dare delle risposte semplicistiche, trincerandosi dietro la conoscenza dei geroglifici.
Sappiamo tutti che i segni geroglifici hanno delle attinenze con elementi reali del mondo egizio, anche se spesso assumono semplicemente valore fonetico.
Il fatto che esista il geroglifico a forma di “lampada” O196 e che questo sia stato interpretato dagli Egittologi come nascita del serpente primordiale dal fiore di loto, non vuol dire che non sia esistito un oggetto che fosse destinato alla “nascita della luce”.
La cosmogonia di Ermopoli vedeva per altro la nascita dal loto primordiale del Sole e non del serpente.
E’ possibile cioè che, così come dicono i testi della cripta sud n. 4, questa apparecchiatura fosse portata sul terrazzo di Dendera per accendere il filamento serpentiforme proprio nella notte del Nuovo Anno.
Così come la nascita dal fiore di loto del Sole Ra aveva dato luce al creato, ogni anno le lampade di Dendera avrebbero illuminato la notte in attesa del sorgere di Ra.

Il serpente Ihy che nasce dall’unione di Ra e Hathor simboleggia, a mio parere, la civiltà per cui il termine jtr.ty, le due “lampade” dovrebbe semplicemente simboleggiare le due civiltà dell’Alto e Basso Egitto che diedero origine alla civiltà dei faraoni.


Teie
00sabato 4 ottobre 2008 12:15
Scusa Antonio, mi fai capire bene?
Secondo te è esistita un apparecchiatura simile?


Teie
-Kiya-
00sabato 4 ottobre 2008 18:58
Re: Re:
antonio crasto, 04/10/2008 11.09:





Il fatto che esista il geroglifico a forma di “lampada” O196 e che questo sia stato interpretato dagli Egittologi come nascita del serpente primordiale dal fiore di loto, non vuol dire che non sia esistito un oggetto che fosse destinato alla “nascita della luce”.
La cosmogonia di Ermopoli vedeva per altro la nascita dal loto primordiale del Sole e non del serpente.




Per la teoria ermopolitana tarda, quella influenzata da altre dottrine, tra cui anche quella Tebana, è compito degli otto dei primevi far scaturire la luce e mettere al mondo il dio Solare dal loto primordiale, dagli stessi fecondato.Quindi possiamo escludere che le cosiddette "lampade" non simboleggiassero il momento immediatamente precedente alla nascita del Sole?

Non escludo che il serpente possa rappresentare Ihi, figlio della coppia Hathor/Horus (perchè dici Ra?) ed erede della regalità Divina, che a Dendera era indicato come Harsomtu (Horus che unisce le due terre). Scene della sua nascita si trovano infatti nel Mammisi adiacente al Tempio e il Mammisi è definito proprio "il luogo della nascita del bambino divino"


In merito alla tua teoria, questo ipotetico oggetto, che dava vita alla luce, in cosa consisteva e da cosa traeva alimentazione?
(richard)
00sabato 4 ottobre 2008 20:14
Interessante la Vs discussione,anche se appare abbastanza fantasiosa questa mia ipotesi, le lampade di Dendera non potrebbero essere degli oggetti OOPart conservate con particolare cura e culto come la pila di Bagdad, anche se questa risale al 250 circa A.C.?

antonio crasto
00domenica 5 ottobre 2008 09:25
La maggior parte dei geroglifici trova spunto dalla natura o da oggetti di uso comune. I geroglifici possono assumere valore iconografico, fonetico o costituire semplicemente un determinativo. Insieme ad altri segni il geroglifico cambia di significato e può far dimenticare l’antica origine. E’ forse il caso del geroglifico O196, che potrebbe aver preso spunto da un qualcosa di reale per arrivare a esprimere il concetto di creazione o, se associato al geroglifico di casa, quello di erezione di un tempio.
Sembra comunque molto strano che in varie cripte segrete di Dendera e in particolar modo nella cripta sud n. 4 siano state rappresentate tre “lampade” giganti per simboleggiare un geroglifico e indicare l’edificazione di templi. I testi della cripta non parlano di fondazione di templi mentre essi ci parlano di luce e illuminazione del terrazzo durante la notte del Nuovo Anno.

Detto questo molti studiosi ritengono che il Diluvio Universale abbia cancellato antiche conoscenze e che gli Egizi abbiano conservato la capacità di produrre energia elettrica tramite la realizzazione di pile (non è dunque una mia teoria, ma io sono pienamente d’accordo con questa ipotesi). Queste pile potevano essere collegate tra loro così da realizzare un potente accumulatore, in grado di realizzare scariche elettriche che avrebbero potuto richiamare i lampi di un cielo tempestoso.
Durante il Diluvio il Sole scomparve dal cielo per ricomparire e ridar vita alla civiltà umana.
Io ritengo che la creazione di lampi artificiali durante la notte dell’Anno Nuovo poteva ricordare la grande catastrofe ed esorcizzarne altre (Suoni e luci a Dendera).

In merito a Horus occorre dire che Dendera era chiamata Iwnet, la Iwn femminile, in contrapposizione a Iwn / Heliopolis. In questa era venerato il falco maschio, Ra – Horakhty, mentre a Dendera era venerato il falco femmina, Horus l’Antico – Rat / Hathor.
A riguardo delle due divinità può essere data una lettura popolare, considerando Horakhty e Hathor due sposi e Ihy il loro figlio, o può essere considerato un livello di lettura più alto, considerando:

- il mondo al buio prima della creazione;
- la nascita della luce, Rat – Hathor;
- la nascita del Sole (La vacca celeste Hathor porta in cielo il Sole, ossia la luce lo evidenzia);
- la nascita della vita sulla Terra (nascita del fiore di loto e da questo del Serpente, Ihy, immagine della vita);
- la nascita della civiltà egizia e dei sovrani unificatori dell’Egitto, gli Horsamtaui, gli Horus unificatori delle due Terre.

Questa visione cosmica fu parzialmente stravolta con l’introduzione del mito di Osiride, per cui Hathor fu associata a Iside e fu creata una nuova linea di falchi Horus, i sovrani predinastici dell’Egitto, gli Shemsu Hor, e quindi quella dei sovrani dinastici, i re dell’Alto e Basso Egitto.

E’ dunque evidente che l’Horus di Behedet, era una rappresentazione di Ra – Horakhty. La divinità veniva rappresentata come disco solare alato. A Dendera era rappresentato nel portale della sala ipostila e nel settore centrale della sala.
(richard)
00domenica 5 ottobre 2008 16:00

molti studiosi ritengono che il Diluvio Universale abbia cancellato antiche conoscenze e che gli Egizi abbiano conservato la capacità di produrre energia elettrica tramite la realizzazione di pile (non è dunque una mia teoria, ma io sono pienamente d’accordo con questa ipotesi). Queste pile potevano essere collegate tra loro così da realizzare un potente accumulatore, in grado di realizzare scariche elettriche che avrebbero potuto richiamare i lampi di un cielo tempestoso.

....personalmente mi trovo in sintonia con quanto ipotizzato sopra,sebbene rimanga un ipotesi non confortata da prove tangibili.
Akhenaton67
00domenica 5 ottobre 2008 17:21
.... bella teoria..... la proporrei a Giacobbo!!!! Avrei anche il titolo "Pilette a schiera nell'antico Egitto!!!"
(richard)
00domenica 5 ottobre 2008 19:40
Sicuramente Roberto Giacobbo nel suo Voyager saprebbe ricamarci tutto intorno un bel palinsesto pieno di misteri e domande intriganti.
carlo1983
00giovedì 12 novembre 2009 21:47
lampade di dendera
Qualcuno di voi è stato a Dendera? che improssione suscita la visione delle cosiddette lampade?
roberta.maat
00giovedì 12 novembre 2009 22:15
Dendera................molto di più delle "lampade", avrai modo di vedere anche tu ........anche qui in [SM=g1619697]
carlo1983
00giovedì 12 novembre 2009 22:16
che vuol dire?
-Kiya-
00giovedì 12 novembre 2009 22:21
Da quando ho visitato Dendera sono trascorsi molti anni.
Posso tuttavia ancora affermare con certezza che l'impressione avuta nel trovarmi di fronte a questo rilievo è pienamente paragonabile a tutte le altre: stupore e meraviglia nel constatare le loro abilità.
Che oggigiorno si sia influenzati dalle nostre concezioni moderne è dato di fatto. Purtroppo nulla è più complesso del saper guardare , osservare e apprezzare con occhi... "obiettivi" e scevri da "inquinamento" moderno ciò che gli egizi ci hanno tramandato. Eppure è di questo che dovremmo essere capaci. Saper cogliere l'originaria essenza, senza voler trovare connessioni anacronistiche, ad ogni costo.
carlo1983
00giovedì 12 novembre 2009 22:22
hai ragione si cerca spesso il pelo nell'uovo anche quando proprio non c'è
pizia.
00venerdì 13 novembre 2009 21:11
Posso dire quasi la stessa cosa, davanti a questo rilievo o ad un altro, grande ammirazione per gli artisti quasi sempre senza nome, per i teologi anonimi anch'essi e per i filosofi non riconosciuti dalla storiografia moderna e passati sempre in second'ordine rispetto a quelli di altri popoli.
Tutti quanti scesero con me e si trovarono l' sotto al tempio nel cunicolo ammirarono la perizia tecnica, la bellezza senza tempo della composizione, anche senza riuscire a cogliere alla perfezione il significato del rito descritto.
Ci vorranno ancora anni di studio, almeno per quanto mi riguarda, prima di riuscire a capire cosa stiano facendo i personaggi del rilievo, chi siano e perché.
Uno dei motivi è anche la loro origine piuttosto recente, infatti di solito preferisco approfondire argomenti decisamente più antichi...
nefermywsher
00sabato 14 novembre 2009 15:58
BeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeNeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!
scusate non sono impazzita, anche se sembrà così, ma quel "bene" è riferito al supplente di storia che avevo l' anno scorso. questo era un cretino più totale (scusate, ma noin esiste un termine meno volgare per definire la sua idiozia), fissato con gli alieni. purtroppo avevevamo lui quando ci spiegò gli egiziani. questaq cima entrò nel discorso che le piramidi ecc, le avessero in realtà costruite gli extraterrestri o comunque servivano per rimanere in contatto con tali civiltà. ora questo è un discorso che mi preme molto. infatti io non ritengo giusto attribuire le grandi opere egizie agli alieni, percè per costruirle ci sono morte molte persone. e trallatro la prova dell' esistenza dei marziano sta nel fatto che questi non sono mai entrati in contatto con noi =). feci presente al professore che non condividevo la sua opinione. il giorno dopo, lui tornò con delle pagini scaricate da internet che parlavano proprio delle "lampade". io le lessi e mi misi a ridere, spiegando in seguito che le cosiddette lampde altri non erano che una rappresentazione floreale, anche se non ricordavo che si trattava dei fiori di loto (per questo ringrazio kiya). lui mi disse che avevo torto e io non replicai, perchè comunque era un professore, anche se supplente. bene oggi ho avuto la mia "rivincita".
kiss kiss nefer
ps= scusate per l' italiano, ma appena visto questa discussione mi sono ricordata di quel cretinetti, e quindi ho iniziato a scrivere di getto. scusate ancora!
pizia.
00sabato 14 novembre 2009 16:18
Oh Nefermiù, cosa mi dici mai! [SM=x822752]
Le lampade di Dendera insegnate a scuola!
nefermywsher
00sabato 14 novembre 2009 16:31
infatti quello era un' imbecille! non ci insegnava quali erano gli aspetti politoco-sociali della civiltà egizia, ma quali "tracce" avevano lasciato gli alieni... che stupido.. meno male ra un supplente, percè se fosse stato un professore... pori noi! (poveri noi)
peli.annarosa@alice.it
00venerdì 4 dicembre 2009 17:56
lampade di Dendera
Io sono d'accordo con Kiya e la sua lettura delle lampade di Dendera. Quando ci sono stata avevo in mente le immagini e le spiegazioni del presentatore di Voyager... sinceramente lì mi sono ricreduta sulle spiegazioni, anche un pò fantasiose di Giacobbo, che tende sempre al mistero e qualche volta secondo me esagera.
RAMSY
00lunedì 8 febbraio 2010 12:29
Re:
-Kiya-, 18/03/2006 22.39:

Non vorrei contraddirti, ma purtroppo quello da te citato è un degli argomenti inerenti all'antico Egitto su cui è stata fatta e si fa ancora speculazione.
Nella cosiddetta rappresentazione delle Lampade di Dendera non v'è nulla di misterioso... chi conosce il geroglifico lo sa bene. Quelle immagini che danno l'idea di rappresentare una lampadina elettrica (o come qualcuno ha avanzato i tubi di Cookes per l'emissione di raggi X), altro non sono che la rappresentazione grafica del geroglifico jtr.t (leggibile jeteret) che rappresenta il fior di loto dal quale nacque il serpente primordiale nel mito cosmogonico egizio. Il fior di loto risulta allungato sempicemente per contenere il geroglifico del serpente.
Questo geroglifico trovava largo uso abbinato ad altri segni. In associazione al geroglifico che indica il termine "casa" rappresenta la creazione di un santuario o di un tempio.
La scena rappresentata a Dendera, si pensa voglia rappresentare la nascita di due santuari primordiali nelle città di Nekhen e Buto. Di fatto "I due santuari" (jtr.ty) era anche il nome religioso dato all'antico Egitto.



Ecco un altro argomento che mi ha sempre incuriosito, ma non tanto per il significato ( lo trovo curioso ma non misterioso, io ci vedo un fiore e un serpente [SM=g999103], ma per l'unicità del disegno: è possibile che questo simbolo non sia rappresentato da nessun'altra parte nella versione "allungata"?
Cosa illustra la parete nel suo insieme?
Un altra domanda riferita a Dendera: so che il tempio di Hator è da attribuire al regno di Tolomeo XII padre di Cleopatra. Non è possibile che nei geroglifici ci sia un influenza di quel periodo che ha modificato il modo di rappresentare i testi? Voglio dire: i geroglifici sono sempre stati uguali o nel corso dei secoli si sono "modificati, Himhotep o un suo contemporaneo, sarebbe stato in grado di leggere tutto ciò che è stato espresso in geroglifico in età tolemaica? [SM=x822744]
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