Le Due Terre?
Ma quali sono le Due Terre?
Succede normalmente in archeologia che alcune certezze relative, o solitamente accettate,vengano rimesse in discussione a causa di nuovi ritrovamenti, oppure a causa di nuove interpretazioni dei vecchi ritrovamenti.
Insomma, bisogna diffidare sempre delle certezze acquisite, soprattutto delle proprie (lo so che è più facile diffidare di quelle degli altri, ma bisogna diffidare anche delle proprie!).
Fino a qualche tempo fa non avrei mai pensato di mettere in dubbio che le Due Terre fossero l’Alto e il Basso Egitto, cioè la Valle e il Delta.
Ma studiando un po’ di più le dinamiche politiche e culturali del Predinastico e della Dinastia Zero, mi sono resa conto che ciò non è affatto così scontato.
Facilmente, in qualche periodo della lunga storia egizia, questa denominazione ufficiale delle due regioni principali dello stato faraonico ebbe corrispondenza nell’effettiva divisione politica interna, ma risalendo indietro nel tempo si trovano tracce contrastanti.
Dobbiamo ancora una volta considerare l’Egitto come un paese in costante evoluzione, in cui anche le cose apparentemente ancorate a solide tradizioni, apparentemente immutabili, presentano in realtà continue modificazioni sostanziali, se non apparenti.
Se la divisione dello stato fosse sempre stata così chiara ed evidente non si porrebbe nemmeno il problema.
Forse è una teoria un po’ superata, ma l’ho sentita molto spesso: lo stato dinastico sarebbe il risultato della conquista dei territori confederati del nord da parte di un’ipotetica confederazione di città del sud.
Attualmente invece, si farebbe scaturire l’unione da dinamiche molto complesse di interazione fra varie causli accentranti: espansione dei centri, aumento dei contatti, formazione di protoregni (non solo due), campagne militari, commerci, annessioni, inglobamenti, fusioni e matrimoni diplomatici.
Le corone, quelle due che sono sempre associate alle due terre costituiscono una prima fonte di dubbio.
Per quella bianca nessun problema, tutto come da copione: i primi esempi si trovano nel sud e risalgono a molti secoli prima di Narmer.
Nel nord invece non c’è traccia di corone rosse col ricciolo, e nemmeno sui potmarks delle derrate provenienti dal nord, mentre la prima raffigurazione conosciuta compare su un reperto di Naqada/Nubt; sembra proprio che quella fosse l’insegna del re.
Ai tempi di queste prime raffigurazioni, quando un re aveva sulla testa la corona bianca si identificava come re di Abydos/Thinis, mentre quando indossava quella rossa manifestava la regalità di Naqada/Nubt.
Si tratta di due re diversi?
Per un certo periodo saranno stati due re diversi, poi, in seguito ad un evento unificante che non sappiamo ancora ben definire, è capitato che fosse la stessa persona.
Il re vestiva la corona relativa al regno al quale si riferiva quando si mostrava.
Ciò significava che i due regni erano paritari e non che uno avesse sopraffatto l’altro, o almeno questo era il messaggio che egli voleva dare.
La tavoletta di Narmer assumerebbe così ben altro significato: Horus e Seth in questa fase non sono contendenti, il re di Thinis sconfigge con un’azione di guerra la popolazione della Terra del Papiro, il re di Nubt traccia il solco simbolo della colonizzazione, dell’addomesticamento della nuova terra; in questo caso il re è lo stesso, (le due potenze del sud sono già unite).
Si potrebbe verificare fino a che punto il re guerriero vittorioso indossa sempre la corona bianca e quello bonificatore, costruttore indossa la rossa.
Aspetto di conoscere il vostro pensiero sulle Due Terre, il mio ve l'ho raccontato un po'