Non è un sacrificio per me rinunciare a una visione romantica di Akhenaton, davvero, perché credo di non averla e di non averla mai avuta.
Ti posso garantire che Akhenaton non è il mio faraone preferito, però non riesco a vederlo con la negatività che a volte gli viene assegnata; il periodo amarniano non è il mio periodo preferito anche se ho letto qualche libro in proposito, necessario comunque nel perseguire una visione generale della storia egizia (e per stare fra appassionati di questo periodo); la diciottesima dinastia non è la mia dinastia preferita, ma cerco di piegarmi al fatto che è la più discussa e la più documentata oltre che la più controversa.
Inoltre non ho scritto libri sull’argomento, non ho una mia teoria organica e funzionale che possa spiegare tutte le stranezze che ben conosciamo e di cui abbiamo parlato, non ho quindi alcun interesse a convincermi più su un’ipotesi che su un’altra.
Potrai sempre pensare che io sia poco realista, ovviamente, ma rimango della mia idea, per ora.
Ho inteso che hai studiato molto seriamente il problema delle malattie con uno staff di medici sicuramente luminari, certamente sanno tantissime cose sulle malattie nominate e curano anche la gente che le ha.
Resta il fatto che non sono d’accordo con le diagnosi ricavate dalle rappresentazioni artistiche, quindi per me la premessa di quella parte delle tue teorie continua ad essere un “se”.
Su questioni di rappresentazione artistica abbiamo già discusso un po’ di volte sul forum, pensa che io sostengo addirittura che la vera rappresentazione del volto di Tut sia la sua maschera, tanto più vera perché eseguita a calco e non a mano libera, immagine di un ragazzino che davvero non ha nulla di malaticcio, anzi.
Prendo atto che la tua analisi non è limitata alle rappresentazioni, ma che si fonda anche su quei pochi dati oggettivi che sono in possesso degli egittologi, cioè quelle mummie o resti che sono quasi certamente databili al periodo amarniano
le tre della KV 35, quella della KV 55, quella di Tutankhaton e i due feti trovati nella KV 62.
dalle analisi effettuate recentemente su queste dici che
tutte presentano degli aspetti ricollegabili al Marfan
anche no, cioè quegli aspetti che secondo il tuo staff potrebbero essere giustificati con il Marfan, in realtà potrebbero essere anche giustificati in altro modo, non necessariamente col Marfan o con altre patologie, potrebbero essere conformazioni particolari sì, ma non decisamente patologiche.
A riprova di ciò tu stesso auguri a tutti di poter conoscere finalmente le analisi del DNA, facilmente decisive, proprio perché trattasi di malattie genetiche.
Qualche tempo fa discutemmo sull’identità dell’ospite della KV55 con Frankh, il quale propose Akhenaton; lì per lì non fui molto convinta, sostenendo Smenkhkara, (e ancora l’ipotesi di cui ho parlato in apertura del topic), ma la conclusione fu la stessa, cioè che il DNA avrebbe potuto aiutare molto lo studio del problema amarnaino.
Quando finalmente esisteranno esiti di prove di questo genere la selva delle ipotesi potrà essere sfoltita almeno un po’, sarò felice lo stesso e anche di più, se daranno ragione alle tue teorie e torto alla parte scettica di pubblico, (compresa me), farò ammenda pubblicamente e tutti potranno dire:
“La pizia non credeva alla malattia genetica di Akhenaton, ma si sbagliava!”.
Poi forse cambierò nik…