La Mummificazione... questa sconosciuta!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3
.Bata.
00mercoledì 31 ottobre 2007 14:57
Nel forum di altro sito a carattere egittologico mi sono imbattuto in una interessante discussione sulla mummificazione e i riti connessi a questa, in particolare si discuteva delle tempistiche di questa operazione e dei tempi necessari al suo completamento, dal decesso all'inumazione (si parlava anche di sette otto mesi) [SM=x822747]

La discussione è, però, scivolata su particolari di riti di singoli sovrani o regine e, nel merito, è finita nel nulla.

La cosa che mi ha colpito, fino a farmi intervenire con un post, era il tempo che intercorreva dal decesso all'inumazione del sovrano, troppo pochi i 70 giorni indicati da Erodoto per completare le opere che, necessariamente, servivano ai riti funebri ovvero la tomba, il tempio di milioni di anni, il corredo funebre e quant'altro previsto nel protocollo.

Nel mio intervento ho sostenuto che i 70 giorni potevano essere un numero fittizio atto a indicare il "TEMPO NECESSARIO" al completamento di queste opere e non un tempo ben definito entro cui completarle.

In effetti ritengo che si possa, ragionevolmente, ritenere che, nel caso i 70 giorni non fossero un periodo fisso, possano riferirsi alla pratica della mummificazione vera e propria al termine della quale, sempre secondo il mio pensiero, la mummia, chiusa nel sarcofago (forse solo il primo) veniva posta in un luogo sacro, ad esempio il sacrario di un tempio, luogo cui poteva accedere, oltre il faraone, solamente il gran sacerdote del dio; da notare che il re defunto era assimilato a un dio.

Terminati i lavori, ovvero reso agibile l'ipogeo e "operativo" il tempio memoriale, completato il corredo e quant'altro previsto, si dava inizio ai riti funebri nel corso dei quali, suppongo all'inizio, il sarcofago veniva aperto per un ultimo saluto, in quel momento, come successe con re Tut, poteva essere posta anche una corona di fiori sul suo corpo.

Questa progressione delle operazioni giustificherebbe un periodo molto più lungo di 70 giorni dal decesso all'inumazione anche se ritengo che sette o otto mesi siano eccessivi; con questo lasso di tempo a disposizione, infatti, molte tombe sarebbero stare completate o rese "idonee" per il riposo delle sacre spoglie. [SM=x822744]

Ripropongo a voi questa discussione per confrontare la mia idea e per conoscere la vostra oltre che per sviscerare altre domande che potrebbero nascere nello sviluppo delle idee.

Ciao, BATA [SM=x822715]

P:S:. Per favore non facciamo l'errore di parlare di un singolo sovrano, cerchiamo di trovare le linee guida generali sapendo che poi le stesso potrebbero essere adattate al singolo caso. [SM=g1361792]
roberta.maat
00mercoledì 31 ottobre 2007 15:59
Non so più dove l'ho letto o sentito e pertanto ignoro se la cosa sia credibile o abbia un fondamento ......i settanta giorni forse giustificano un cliclo di tre lune ?
-francis-
00mercoledì 31 ottobre 2007 18:50
Non credo, perchè tre lune sarebbero stati 84 giorni (28 x 3).
-francis-
00mercoledì 31 ottobre 2007 19:18
"Quando muore un congiunto, che goda anche di una certa considerazione, tutte le donne della casa sogliono imbrattarsi di fango la testa o perfino il volto, e, lasciato in casa il morto, aggirandosi per la città si percuotono, in vesti succinte e scoprendosi il seno, e con esse tutte le parenti. Dall'altra parte si percuotono gli uomini, anch'essi in vesti succinte. Dopo aver compiuto questi riti, allora portano la salma all'imbalsamazione.
Ci sono alcuni che sono addetti proprio a questo e fanno questo mestiere. Costoro, quando viene portato loro un cadavere, mostrano a quelli che l'hanno portato dei modelli in legno dei cadaveri, dipinti, e spiegano che la più accurata forma di imbalsamazione è quella di colui del quale non ritengo lecito fare il nome parlando di tale argomento, mostrano poi la seconda, inferiore a quella e meno costosa, e poi la terza, ancor più a buon mercato: e dopo aver dato queste spiegazioni chiedono loro secondo quale tipo vogliono sia loro preparato il cadavere.
Quelli, accordatisi sul prezzo, se ne vanno, ed essi, rimanendo nei loro laboratori, così imbalsamano nel modo più accurato: prima di tutto con un ferro ricurvo attraverso le narici estraggono il cervello, alcune parti estraendole così, altre versando dentro droghe. Quindi con una pietra etiopica aguzza, dopo aver praticato un taglio lungo il fianco, estraggono tutti gli intestini e, dopo averli purificati e lavati con vino di palma, li lavano di nuovo con aroma testati. Poi, riempita la cavità del ventre di mirra pura tritata e di cannella e degli altri aromi, tranne incenso, lo ricuciono. Fatto questo, lo mettono sotto sale coprendolo con nitro, per settanta giorni; per un numero maggiore di giorni non si può tenerlo sotto sale.
Quando sono trascorsi i 70 giorni, lavato il cadavere ne avvolgono tutto il capo con strisce tagliate di un lenzuolo di bisso, spalmandole al di sotto di gomma, che gli egiziani usano generalmente in luogo della colla. Quindi i parenti, dopo averlo ricevuto, fanno fare una bara di legno dalla sagoma umana, e fattala fare vi rinchiudono il cadavere e dopo la depongono in una camera sepolcrale ponendola diritta contro una parete".

Ed ancora.
"Le mogli dei personaggi ragguardevoli, quando muoiono, non le danno subito ad imbalsamare, e neppure tutte le donne che sono di assai bell'aspetto e di maggior conto; ma quando sono cadaveri di 3 0 4 giorni, solo allora le consegnano agli imbalsamatori. Agiscono così perchè gli imbalsamatori non si uniscano carnalmente a queste donne. Dicono, infatti, che uno fu sorpreso ad unirsi al cadavere ancor fresco di una donna, e che li denunciò un suo collega".

Questo, testualmente, è quanto scrive Erodoto nel volume Primo delle "Storie".
E' pertanto ipotizzabile che il tempo trascorso dalla morte alla chisuura della bara nella tomba sia ben maggiore di 70 giorni, essendo questi solo quelli in cui il cadavere riposa sotto il nitro.
roberta.maat
00mercoledì 31 ottobre 2007 22:01
Sembra che il periodo di 70 giorni non fosse richiesto da una ritualità precisa,non ho trovato niente che lo stabilisca con rigore, parrebbe il tempo minimo dal decesso alla inumazione, mentre il massimo sarebbe 270 gg. di cui 15 assolutamente dedicati al posizionamento delle bende.
Erodoto non parla di questi 15 giorni del bendaggio ma probabilmente la notizia fu data da Diodoro. Non ho modo di verificare questa informazione .
Circa il metodo della imbalsamazione riservato a coloro che non potevano permettersi un rito esagerato......niente estrazione di visceri e conseguente conservazione degli stessi nei vasi canopi,piuttosto "enteroclisma" di liquido grasso o a volte cereali che innescando un processo di fermentazione provocava,una volta eliminato il tampone, una fuoriuscita dei materiali spinti dai gas e quindi lo svuotamento. Poi si procede ai lavaggi e quantaltro ! Orribile tecnica e dissacrante momento per il defunto...non vi pare ? In questo caso sono sufficienti i 70 giorni.
-francis-
00giovedì 1 novembre 2007 11:22
Ecco come spiega Erodoto le altre imbalsamazioni.

"Per quelli che vogliono l'imbalsamazione media, evitando una eccessiva spesa, li preparano nel seguente modo: riempiti clisteri con olio estratto dal cedro ne riempiono il venrte del cadavere senza tagliarlo e senza estrarre gli intestini, ma introducendo l'olio dal deretano e, impedendo al clistere di tornare indietro, lo tengono sotto sale per i giorni stabiliti, e all'ultimo giorno estraggono dal ventre l'olio di cedro che prima vi avevano introdotto. Questo ha tale forza da tirar fuori insieme a sè gli intestini e i visceri disciolti. Le carni, invece, le consuma il nitro, e alla fine del morto resta solo la pelle e le ossa. Dopo aver fatto questo, restituiscono così il morto, senza più affaticarsi.

Il terzo genere di imbalsamazione che prepara i più poveri è il seguente: dopo aver lavato il ventre con un purgante tengono il cadavere sotto sale per i 70 giorni e poi lo restituiscono da portar via."

Dobbiamo ai nostri avi egizi l'invenzione del clistere...
Certo che il mestiere di imbalsamatore non era fra i più ricercati...
pizia.
00venerdì 2 novembre 2007 01:50
I 70 giorni non corrispondo al tempo in cui Sopdet-Sirio non si vede nel cielo perché sorge dopo il sole?
Anche io naturalmente non ricordo dove ho letto questa cosa, ma l'evento veniva messo in relazione con la permanenza nel mondo "diurno " della maga Sirio-Iside, tempo necessario per la ricostruzione = mummificazione del corpo dell'Osiride.
Leggendo il testo però, anche io ho avuto l'impressione che il rito nella totalità avesse durata molto maggiore e direi anche variabile e che i 70 giorni fossero solo il tempo necessario, calcolato empiricamente, per la permanenza del cadvere sotto natron.
Però il 70 a volte ha una valenza simbolica, come osservavamo a proposito dei numeri, può essere usato per dire "tantissimo tempo"; ma in questo caso sarebbe controproducente, non potevano mica tenere lì la mummia per anni e anni, prima o poi era meglio inumarla, e per il sovrano entrante era certamente meglio prima che poi, così poteva cominciare a regnare davvero da solo...
Ancora una osservazione: ciò che riferisce Erodoto vale per il suo periodo, per qualche tempo addietro, ma non per tutta la storia egizia, che è troppo lunga per non aver prodotto modifiche anche su questi riti.
.Bata.
00venerdì 2 novembre 2007 09:08
Da queste prime risposte mi sembra che concordiamo sul fatto che il periodo di 70 giorni non si riferisse all'intera procedura funebre bensì al solo periodo necessario alla mummificazione.

Ho riletto quanto riportato da Erodoto ne "Le Storie" e, in particolar, mi ha colpito il fatto che, in tutte e tre le tipologie che venivano proposte per l'imbalsamazione, tutte prevedessero lo stesso tempo, ritengo, conseguentemente, che questo periodo temporale possa essere comprensivo di rituali magici legati a fattori non gestibili umanamente (ad esempio il sorgere o il tramontare degli astri)oltre alla necessità di lasciar agire il natron.

La domanda iniziale era però rivolta, più che ai tempi di mummificazione, a quanto fosse necessario al completamento delle opere per così dire "accessorie", ovvero se le costruzioni in corso, quali ad es. la tomba, il tempio memoriale, il corredo, ecc. subissero uno stop relativamente al loro sviluppo ma venissero completate per quanto già eseguito oppure venissero modificate in funzione del decesso e, in ambedue i casi, quale sarebbe stato il tempo "ragionevole" d'attesa prima delle esequie.

Rimango dell'oppinione che sette o otto mesi dal decesso all'inumazione siano eccessivi.

Ciao, BATA [SM=x822715]

pizia.
00lunedì 5 novembre 2007 00:49
Penso che tu abbia ragione, sette/otto mesi dal decesso forse è un tempo eccessivo.
In particolar modo deve essere sembrato eccessivo al faraone subentrante!
Però non credo che esistesse una regola fissa, diciamo tabellabile, del tipo:

notizia alle autorità e al popolo....... giorni 3
trasferimento della salma al luogo della mummificazione....... durata giorni 1
esecuzione delle fasi preliminari di svuotamento....... giorni 3
permanenza del corpo sotto natron...... giorni 70
ecc.

Secondo me i riti si sono aggiunti e tolti durante i millenni e si sono modificati continuamente durante il corso della storia.
Anche perché, alla faccia di chi vede nella civiltà egizia l'essenza stessa dell'immutabilità, io vedo invece continua evoluzione.
Ciò che ha scritto Erodoto è il punto di arrivo di una liturgia e di una tecnica che ha cavalcato i secoli.
Possiamo osservare che alcune mummie rinvenute presentano proprio i segni della procedura raccontata, molto probabilmente sono stati rispettati modi e tempi codificati.

E poi Erodoto ha copiato un documento esistente oppure si deve a lui l'aver messo per iscritto, come in un manuale, un sapere che fino ad allora era tramandato solo oralmente?
Può darsi che che prima dell'arrivo dei greci non si sentisse così urgentemente la necessità di mettere certe cose per iscritto, ma può anche essere che i nostri non attesero l'arrivo del conquistatore per registrare anche questo.

Ma anche se uno scritto avesse imposto un certo tempo, un imbalsamatore alle prese con la salma sotto natron, l'avrebbe tirata fuori trascorso quel tempo defitio se essa si fosse rivelata non ancora sufficientemente essicata ad esempio a causa di un andamento stagionale particolarmente umido?

Potrebbe essere la ligia osservanza ai dettami la causa del degrado di alcune mummie meno bene conservate rispetto ad altre?
.Bata.
00lunedì 5 novembre 2007 09:27
Concordo con te che una procedura codificata è impensabile e penso anche che alcune mummie si siano conservate meno bene delle altre a causa della rigida osservanza delle regole di mummificazione.

Quello a cui vorrei giungere è riuscire a giungere a un'idea generale di "Tempo Medio" della durata delle operazioni che precedevano e seguivano l'imbalsamazione.

Ciao, BATA.
-francis-
00lunedì 5 novembre 2007 10:55
Come ben sappiamo, Erodoto scrisse le sue Storie (almeno la parte riguardante l'Egitto) solo in base a conversazioni avute con i sacerdoti, ed in tempi molto successivi all'avvenimento dei fatti raccontati.
Erodoto nacque fra il 490 e 480 a.C.(non si conosce la data esatta), pertanto quando scrisse le Storie i fatti erano accaduti anche millenni prima, e si piuò ipotizzare che gli stessi sacerdoti egizi non fossero ferratissimi sulla loro antica storia.

"In secondo luogo molte delle affermazioni inesatte o fantasiose che troviamo nelle Storie non sono di Erodoto ma dein suoi informatori: il caotico resoconto della storia egiziana era quello corrente in Egitto nel V secolo a.C., e non solo fra gli umili ma anche fra i sacerdoti del tempio che, anche se di casta elevata, non erano storici di professione".
iset83
00lunedì 5 novembre 2007 12:11
Nella maggiorparte dei siti che ho visitato il periodo di 70 giorni è riferito al tempo in cui il corpo rimane nel natrum. Tutti gli altri passaggi della mummificazione richiedevano un tempo variabile a seconda dello stato sociale del defunto: per un faraone il massimo tempo conosciuto è di 270 giorni.
roberta.maat
00venerdì 30 maggio 2008 00:08
Mi sono fatta l'idea che il periodo di 70 giorni è la rappresentazione rituale della rinascita alla vita. Il corpo del morto deve purificarsi prima di rinascere esattamente come avviene per i decani. Questa fase riproduce quello che avviene per ciascuna stella cioè dal momento della sua levata eliaca resta invisibile, per l'eccessiva luce del sole,per 70 giorni e poi appare nel cielo.
Allo stesso modo per 70 giorni il corpo resta immerso nel natron e rinasce alla vita a conclusione dei ritifunerari.
-Kiya-
00venerdì 30 maggio 2008 00:11
Re:
roberta.maat, 30/05/2008 0.08:

Mi sono fatta l'idea che il periodo di 70 giorni è la rappresentazione rituale della rinascita alla vita. Il corpo del morto deve purificarsi prima di rinascere esattamente come avviene per i decani. Questa fase riproduce quello che avviene per ciascuna stella cioè dal momento della sua levata eliaca resta invisibile, per l'eccessiva luce del sole,per 70 giorni e poi appare nel cielo.
Allo stesso modo per 70 giorni il corpo resta immerso nel natron e rinasce alla vita a conclusione dei ritifunerari.




mi hai tolto le parole di bocca! [SM=g999097]

-Kiya-
00venerdì 30 maggio 2008 00:14
E' questa l'essenza dell'Egittologia. Più approfondisci, più scopri che ogni cosa è legata a un'altra da vincolo inscindibile. Tutto torna... in un cerchio che racchiude, inspiegabilmente, l'infinito. Credo sia questo, in fondo, il segreto di quel fascino che solo l'antico Egitto sa esercitare.
antonio crasto
00venerdì 30 maggio 2008 08:56
A parte i 70 giorni, necessari per far asciugare il corpo col natron e per soddisfare il simbolismo di Sopedet / Sirio, ritengo possibile che la maggiore o minore durata del tempo fra morte e inumazione potesse essere collegata alla necessità di aspettare determinati giorni dell'anno.
Nel caso di Khufu / Cheope ho ipotizzato che la sua sepoltura si sia avuta nella notte dell'equinozio d'autunno, per cui è ipotizzabile che la mummia sia rimasta in uno dei templi funerari in attesa del giorno stabilito.
Mi pare di ricordare poi che, almeno nell'Antico Regno, si assegnasse al sovrano defunto anche la rimanenza dell'anno civile, così da considerare l'incoronazione del successore in coincidenza col capodanno. In questo caso è possibile che si aspettasse per l'inumazione del sovrano.
In ogni caso non mi è chiara una cosa. Se la rinascita celeste dell'anima (ba) del sovrano si sarebbe avuta in coincidenza del rito della sepoltura, nel frattempo essa sarebbe rimasta sulla Terra o sarebbe volata in cielo in una specie di Limbo?
-Kiya-
00venerdì 30 maggio 2008 09:22
Il ba ha bisogno del corpo, o almeno della statua, del defunto, essendo la manifestazione delle sue energie psichiche e fisiche. Sebbene se ne possa allontanare, mentre l'involucro è nella tomba, sebbene possa assumere tutte le forme desiderate, non direi che possa raggiungere la Duat prima che il corpo sia stato preparato definitivamente.
In proposito, cito la formula 304 dei Testi delle Piramidi, che recita:


"Il mio ba è con me, il mio cuore è nel mio corpo, il mio cadavere è sulla terra, io non ho pianto.
Il mio ba è con me, esso non si è allontanato da me.
Il potere magico è nel mio corpo, esso non mi è stato tolto.
Io possiedo il mio potere magico, io ho i miei modi di manifestazione, per cui io posso mangiare i miei pasti con il mio ka.
Abitante della terra, io passo la notte per essere rinnovato,per essere ringiovanito
."



Alla luce di ciò, riscontrato anche sui testi di Tosi, ne dedurrei che il ba non si allontanasse dal corpo durante la sua imbalsamazione.
roberta.maat
00venerdì 30 maggio 2008 09:27
Ritengo che, esclusi i casi particolari, per tutti fosse assolutamente doveroso rispettare i 70 giorni dell'assenza della stella relativa al decano,poichè tutte, non solo Sirio,restano dopo la levata eliaca, invisibili per 70 giorni.
E' probabile che per un sovrano il rito fosse complicato proprio per fissare l'incoronazione successiva ad una data speciale.
Ciò non toglie che il tempo fondamentale perchè si tornasse alla vita fosse il periodo di 7o giorni al di sotto del quale non può esserci rinascita.
Mi sfugge però se il Ba possa volar via solo a sepoltura ultimata......molto probabilmente sì.
-Kiya-
00venerdì 30 maggio 2008 09:39
Re:
.Bata., 02/11/2007 9.08:

Da queste prime risposte mi sembra che concordiamo sul fatto che il periodo di 70 giorni non si riferisse all'intera procedura funebre bensì al solo periodo necessario alla mummificazione.




La Bresciani invece afferma che i 70 giorni comprendessero l'intera procedura dall'ingresso nella "Tenda della Purificazione", costruzione dalla forma a T, al momento in cui il corpo era pronto per essere posto nella tomba, specificando, inoltre, che il corpo restava sotto natron per circa 40 giorni.
Non riferisce però su che basi giunge a tali conclusioni.


antonio crasto
00venerdì 30 maggio 2008 09:44
Re:
roberta.maat, 30/05/2008 9.27:


...
i 70 giorni dell'assenza della stella relativa al decano,poichè tutte, non solo Sirio,restano dopo la levata eliaca, invisibili per 70 giorni.
...



In realtà l'invisibilità di Sopedet / Sirio di 70 giorni si verifica prima della sua levata eliaca.

Io ho ipotizzato che il ba di Cheope sia volato in cielo, durante la cerimonia funebre, per sottoporsi alla Pesatura del cuore e che, una volta ottenuta la giustificazione divina da parte di Maat, sia ritornato alla piramide per attendere la culminazione di Orione e volare nel Duat.
Alla luce di questa possibilità ritengo che, almeno durante la cerimonia funebre, il ba potesse allontanarsi dal corpo e dal ka.
-Kiya-
00venerdì 30 maggio 2008 10:03
per quale ragione dovrebbe essere proprio il ba a sottoporsi alla pesatura, visto che questi continua a vivere?
antonio crasto
00venerdì 30 maggio 2008 10:53
Il ba rappresenta l’essenza vitale dell’uomo e come tale può essere considerato responsabile del comportamento in vita. E’ dunque assimilabile al cuore e destinato alla Pesatura. Non credo che gli Egizi immaginassero una vita celeste eterna per il ba in caso di esito negativo del giudizio divino. Nella cerimonia di Pesatura del cuore era presente il “mostro” Ammut, che nella sua valenza di Ippopotamo avrebbe protetto la rinascita celeste dell’anima, ma che nella sua valenza di coccodrillo avrebbe divorato le anime non giustificate.

Gli Egizi hanno rappresentato il ba come un uccello dal volto umano per cui è ipotizzabile che, in una cerimonia di Pesatura dell’anima nella regione delle stelle imperiture, il ba fosse visto in volo verso la cerimonia e immaginato nella costellazione del Cigno (considerata in tutte le mitologie come un uccello in volo).
-Kiya-
00venerdì 30 maggio 2008 10:59
dai testi in merito, si evince che fosse identificato con una particolare specie di cicogna, non so se questo può tornare utile...
roberta.maat
00venerdì 30 maggio 2008 11:35
Mi sento di dissentire da Antonio per due motivi ma sono disponibile ad avere torto per via della mia preparazione.

Il primo perchè ritengo che la levata eliaca di Sirio non è la stessa cosa della sua visibilità. Il fatto che il suo sorgere fosse indice di capodanno poichè annunciava il periodo dell'inondazione non differenzia questa stella dalle altre che mantengono un comportamento di moto analogo.

Il secondo perchè mi pare che il ba resti sempre in vita e aspetta solo di uscire in volo a riti ultimati. Il suo apparire libero in volo avviene allorquando anche la stella appare.

Non so scostarmi da questa idea senza l'aiuto di chi è più preparato.
antonio crasto
00venerdì 30 maggio 2008 18:13
Re:
-Kiya-, 30/05/2008 10.59:

dai testi in merito, si evince che fosse identificato con una particolare specie di cicogna, non so se questo può tornare utile...



Ciao Maria,
sai per caso come è nata la storiella dei bambini portati dalla cicogna?
Non vorrei che ......


antonio crasto
00venerdì 30 maggio 2008 18:24
Re:
roberta.maat, 30/05/2008 11.35:


...
ritengo che la levata eliaca di Sirio non è la stessa cosa della sua visibilità. Il fatto che il suo sorgere fosse indice di capodanno poichè annunciava il periodo dell'inondazione non differenzia questa stella dalle altre che mantengono un comportamento di moto analogo.

Il secondo perchè mi pare che il ba resti sempre in vita e aspetta solo di uscire in volo a riti ultimati. Il suo apparire libero in volo avviene allorquando anche la stella appare.

Non so scostarmi da questa idea senza l'aiuto di chi è più preparato.



Cara Roberta,
non riesco a comprendere cosa vuoi dire in merito a Sirio. E' sicuramente colpa mia e chiedo pertanto aiuto a qualche altro utente del forum.

Per quanto riguarda il ba mi sembra che non vi siano certezze. Si ipotizza che stesse all'interno della mummia fino all'apertura della bocca durante la cerimonia funebre, ma c'è anche chi dice che insieme al ka andassero in giro per il mondo, dopo la morte del padrone, in attesa della cerimonia funebre.
Dovendo scegliere fra ba e ka per la cerimonia in cielo della Pesatura del cuore e per la giustificazione di fronte agli dèi, ho creduto fosse più realistica l'ipotesi del ba. La sua rappresentazione come uccello dal volto umano lo rende idoneo al volo, mentre d'altra parte mi sembra di aver capito che il ka non abbandoni mai la mummia e la sua sepoltura.

Mi sembra comunque che non sia ipotizzabile il posizionamento del cuore su un piatto della bilancia celeste in quanto questo rimaneva all'interno della mummia e nessuna rappresentazione artistica ci parla di un suo temporaneo trasporto verso la Camera della Doppia Verità.




Maat Ka Ra
00venerdì 30 maggio 2008 21:26
Questa discussione mi piace assai! Bravo Bata! [SM=x822723]

Solo che ora come ora non riesco a leggere tutto, ho letto solo l'apertura di Bata. Vorrei aggiungere anche il mio piccolo contributo, ma sono certa che qualcun altro ha già scritto ciò che sto per dire...

In realtà, tutti sappiamo che gli scritti di Erodoto non possono essere presi alla lettera per quanto concerne proprio questa delicata operazione, da sempre segreta. Inoltre, le modalità variano secondo il periodo preso in esame....e variano parecchio!! I costi cambiano e le tecniche di conseguenza cambiano altrettanto....

Ecco. Ho sparato due parole, appena riesco mi rileggo tutto... [SM=x822714]
.Bata.
00sabato 31 maggio 2008 23:06
Ti ringrazio cara Sere ma il merito di questa discussione va a chi vi partecipa relmente.

Io ho solo lanciato il sasso nello stagno e, come te, mi sto godendo la discussione che mi vede completamente tagliato fuori vista la mia impreparazione sulle tematiche astrali e rituali dei ka e dei ba.

Continuate gente, continuate, io vi sto a legger.

Ciao, BATA
pizia.
00domenica 1 giugno 2008 10:49
A me sembra di aver capito cosa intende Roberta e sono abbastanza d'accordo con lei.

Ora mi riferisco a quanto detto da Antonio tre post qui sopra.
Non credo che si tratti di "dover scegliere" fra ba e ka, innanzi tutto perché queste due entità non sono le uniche a formare la zona incorporea dell'uomo.
Riguardo alla pesatura dell'anima gli egizi sono stati molto precisi nell'indicare cosa andasse sopra al secondo piatto della bilancia, e si tratta proprio del cuore, proprio "ib", se avessero pensato in qualche modo che potesse essere riferito al cuore come ba avrebbero scritto ba, essendo un concetto perfettamente consolidato nella loro lingua e nel loro pensiero metafisico.
Il fatto che il cuore rimanesse all'interno della mummia durante la mummificazione non è, a mio avviso, una difficoltà all'esecuzione del rito: intanto si era già sviluppata una certa idea dell'onnipotenza divina, per cui le divinità potevano fare tutto, poi nelle raffigurazioni vediamo il defunto intero, nella sua sembianza fisica, recarsi nel luogo del giudizio condotto per mano da Anubi e/o da Horus, dunque allo stesso modo del corpo intero del defunto ecco che anche il cuore può arrivare in quel luogo (o stanza).

Non ho ancora capito bene in quale momento esatto venga collocata la pesatura dell'anima, ma l'usanza di lasciare il cuore vero dentro alla mummia, anzi, di sussidiarlo con scarabei appositi e altro genere di amuleti, sia motivato proprio con il suo effettivo ruolo protagonista nel giudizio finale.

roberta.maat
00domenica 1 giugno 2008 11:11
per Pizia [SM=g999097] [SM=g999097] [SM=g999100]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com