La Grande Piramide costruita dall'interno?

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Merytaton62
00martedì 29 dicembre 2009 23:12
Dal sito www.Nibiuru2012.it :

Da antiche civiltà scomparse agli extraterrestri. Le ipotesi sul modo con cui furono costruite le piramidi egizie si contano a decine. Ma rimanendo con i piedi per terra e seguendo i canoni della scienza le congetture su come gli Egizi impilarono più di due milioni di blocchi pesanti anche 70 tonnellate si restringono a poco più di un paio.

Secondo l'idea che va per la maggiore i blocchi furono sovrapposti attraverso una rampa esterna sulla quale venivano fatti scivolare i giganteschi "mattoni". Ma ora la scoperta di una piccola cavità potrebbe dare ragione all'ipotesi in base alla quale la piramide di Cheope, risalente a circa 4.500 anni fa, fu costruita dall'interno, attraverso un tunnel inclinato e a forma di spirale che dalla base della piramide raggiunge la sommità.


Questa ipotesi è stata avanzata dall'architetto francese Jean-Pierre Houdin il quale ha detto: "Per secoli gli archeologi hanno ignorato l'evidenza che era lì di fronte a loro. L'idea che le piramidi furono costruite dall'esterno era proprio sbagliata. Ma se si parte da un elemento base errato per risolvere un problema non si arriverà mai alla soluzione. E questo è ciò che è successo nello studio delle piramidi egizie".

"In realtà tutte le ipotesi che sostengono che le piramidi furono costruite dall'esterno presentano dei problemi irrisolvibili, anche se considera la possibilità di un'unica lunghissima rampa di accesso. Per trasportare blocchi a 147 metri d'altezza, la rampa sarebbe dovuta essere lunga almeno un chilometro e mezzo. Sarebbe stato come costruire due piramidi anziché una", ha detto l'egittologo Bob Brier della Long Island University di New York (Usa).

L'ipotesi invece che vuole che la rampa sia stata costruita ruotando attorno alla piramide avrebbe reso impossibile o per lo meno alquanto complesso ai costruttori l'utilizzo degli angoli e dei lati necessari per i calcoli durante la costruzione. "L'ipotesi poi, avanzata da Erodoto nel 450 avanti Cristo, che per la costruzione si sarebbero utilizzate gru o rampe di legno non sta in piedi perché per fare ciò non ci sarebbe stato legno sufficiente in tutto l'Egitto", sottolinea Brier.

Ma cos'ha di innovativo l'ipotesi di Houdin? Secondo l'architetto la Grande Piramide fu costruita in due stadi. I blocchi furono trascinati su di una rampa per costruire la base della piramide, che contiene la maggior parte dei blocchi. Nella seconda fase i blocchi utilizzati all'esterno per la rampa iniziale furono riciclati per la parte superiore della piramide e questo potrebbe spiegare perché non ci sono tracce del piano inclinato originale. Josef Wegner dell'Università della Pennsylvania (Usa) ha detto: "L'idea di utilizzare piccoli blocchi già squadrati per costruire la rampa più bassa, per poi smantellarla al fine di utilizzare il materiale per i piani superiori è sensata e logica, anche perché avrebbe accelerato di molto la costruzione".

Spiega Houdin: "Dopo aver costruito la fondazione della piramide, gli operai iniziarono a costruire un tunnel inclinato, interno alla piramide e a forma di cavatappi che seguì la crescita della piramide stessa fino alla sua cima. Poiché il tunnel si trova dentro la piramide, quando venne terminata alcuni blocchi chiusero l'uscita e il tunnel, in pratica, scomparve dalla vista".

Questa ipotesi trova ora conferma in una prova importante. A circa 90 metri d'altezza vi è una specie di buco che recentemente è stato raggiunto con tecniche alpinistiche ed esplorato da videoperatori del National Geographic. Brier ha accompagnato i tecnici e una volta raggiunto quel foro l'archeologo si è trovato di fronte a una piccola stanza a cielo aperto forma di "L". A dire il vero non era la prima volta che quell'antro è stato esplorato, ma fino a oggi gli archeologi non gli hanno dato importanza. Ma per Houdin quell'area era la ciliegina sulla torta. Nella sua ipotesi infatti, il tunnel in salita richiedeva aree a cielo aperto ai quattro angoli della piramide necessari per far girare i blocchi di 90 gradi. Questi probabilmente venivano ruotati per mezzo di tronchi di legno.
L'apertura studiata recentemente si trova esattamente in un punto in cui si dovrebbe trovare secondo il modello in tre dimensioni costruito da Houdin. I due tunnel che si dipartono dalla piazzola oggi non si vedono perché probabilmente furono sigillati una volta terminata la costruzione della piramide.

L'ipotesi trova ulteriore riscontro in una ricerca condotta nel 1986: tecnici francesi trovarono variazioni di densità all'interno della piramide che potrebbero coincidere con la presenza di un tunnel interno.

C'è modo di scoprire la galleria di servizio senza dover demolire parte della piramide? Secondo Houdin sarebbe sufficiente fare uno studio all'infrarosso della piramide, in quanto il calore emesso dalle pareti varierebbe rispetto al resto là dove è presente il tunnel in salita. "L'unica cosa necessaria è l'autorizzazione delle autorità dell'Egitto - ha precisato l'architetto - Dopo basterebbe rimanere con una camera all'infrarosso puntata su tre lati della Piramide per circa 18 ore, osservando il calore che fuoriesce. Se l'ipotesi è corretta dovremmo poter osservare l'andamento del tunnel".

Sarebbe una grande scoperta per l'Egitto e il mistero delle grandi piramidi sarebbe risolto per sempre.


Questo scritto non è farina del mio sacco, ma visto che il sito da cui l'ho prelevato consente di salvarlo e di stamparlo, ho dedotto che sia lecito anche condividerlo con altri appassionati.
Credo che le argomentazioni addotte siano valide, perchè recentemente le ho sentite ribadire pure nel corso di un documentario televisivo.





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-Kiya-
00martedì 29 dicembre 2009 23:45
Ne abbiamo discusso al momento della presentazione della teoria, anche qui su EgiTToPhiLìa.

per i dettagli qui:

egittophilia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Se ne è occupato anche il nostro Diego Baratono, quando ancora non partecipava a questo Forum, come puoi apprendere qui:

egittophilia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

chissà che con l'occasione Diego non vorrà ulteriormente approfondire sulla sua personale teoria.

Inoltre, qui trovi la scheda del libro pubblicato in proposito da Houdin:

egittophilia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
Diego Baratono.
00mercoledì 30 dicembre 2009 08:43
L'ipotesi avanzata da Houdin, credo sia vicina alla realtà storica dei fatti, più di quanto si possa

pensare. Le piramidi furono costruite partendo dall'interno, su questo non ho dubbi. Credo anche

fermamente, tuttavia, che questa costruzione tanto misteriosa, sia avvenuta "dall'alto". In sostanza, la

teoria di Houdin, per parte sua, e la mia teoria credo siano complementari, l'una integrando l'altra. Un

esempio chiarificatore può essere dato dal fatto che questo "buco" trovato ben a 90 metri d'altezza, e

raggiunto mediante "tecniche alpinistiche", se visto dal "mio" Terzo livello", si trova, invece ad una

molto più modesta "altitudine attuale", di circa 40 metri (ricordo che la cosiddetta "camera del re" è

quasi a livello con questa zona da me individuata ed esplorata: gli enormi blocchi di granito che la

costituiscono non furono "sollevati", bensì "spinti in avanti" ...). C'è una bella differenza. Continuo

quindi a rimarcare insistentemente, che le piramidi furono costruite "dall'alto", ossia non "accumulando"

pietra su pietra, bensì "calando" pietra su pietra: niente di più niente di meno (qualcuno non

riuscendo/volendo capire quanto intendo con questa mia teoria, ha detto che è troppo "esoterica" ...

dall'alto, figuriamoci, tsé, di nuovo gli U.F.O. te lo dicevo io, essì, dall'alto...). Erodoto, per quanto

poco credibile possa risultare, curiosamente dice a questo proposito, come: "... le parti più alte fossero

state finite prima, e poi si procedeva a finire quello che è accanto a loro, e infine hanno finito le parti

in prossimità del suolo e gli strati più bassi ...". L'idea è quindi di un movimento dall'alto verso il basso.

Indiscutibilmente. Il tutto è coerente con quanto ho potuto constatare di persona sul "Terzo livello" ed

analizzando quanto ci hanno lasciato gli E.A. Questa zona è molto più importante di quanto si potrebbe

pensare. Non ultimo il frammento lapideo che si continua ad esaminare: potrebbe essere parte di una

stele reale, come si è già avanzato in un primo momento, ma non è da escludere che si possa trattare

di una parte di decorazione templare, il che sarebbe totalmente coerente con quanto si è rinvenuto

(tempio ipogeo, piuttosto che mastaba, seconda Sfinge o chissà che altro).

Gli indizi parlano chiaro. I diversi chopping tools sono tutto tranne che esoterici, credetemi:

messi in una fionda ... Manca, secondo il mio modestissimo parere, la disponibilità intellettuale a

credere che un estraneo all'accademia, od al "giro" dell'egittologia possa aver trovato qualche cosa di

"veramente" importante. Eppoi vuoi mettere, un italiano, fossi uno straniero ... embé ... francese,

americano, tedesco, spagnolo, inglese (vedi Collins ad esempio) ... ma sono cose che ho già detto ...

Diego Baratono.
00mercoledì 30 dicembre 2009 08:55
P.S.: un (nuovo) appello: tra gli studiosi che seguono il forum non c'è nessuno disposto a ...? Possibile ...
-francis-
00mercoledì 30 dicembre 2009 10:21
Poco tempo fa ho visto un documentario (non ricordo dove, forse in Atlantide) dove un archeologo sosteneva che i massi erano issati in alto tramite un carrello che percorreva la grande galleria.
Dice che sono state trovate le abrasioni nelle parti laterali della galleria su due livelli, cioè dove scorrevano le ruote del carrello...
roberta.maat
00mercoledì 30 dicembre 2009 13:14
Sì Franca era Atlantide........abbiamo anche qui il video ma non trovo più la discussione che lo contiene. Era un servizio su Houdin e mi spiace non trovarlo più [SM=g1621246] ......è strano non ricordo chi di noi lo aveva postato ! [SM=x822741]
Chiediamo help a Kiya.
-Kiya-
00mercoledì 30 dicembre 2009 16:25
Non ricordo del video, ma credo debba trovarsi all'interno del Pr 'nkh, nella sezione dedicata all'Egitto in TV. Controllerò.

Certo è che parlare di ruote, in rapporto all'Antico Regno è alquanto anacronistico, indipendentemente dalla loro funzione e dimensione. Non dimentichiamo che, pur sorprendentemente, la ruota fu introdotta in Egitto dagli Hyksos, a cavallo tra il Secondo Periodo Intermedio e il Nuovo Regno.

Per Diego:

quello che affermi sostanzialmente è che quella che noi oggi conosciamo come la "Piana" di Giza, al tempo in cui si diede inizio alla costruzione delle Piramidi fosse, almeno in parte, molto più alta, sul livello del mare, e che gli Egizi dell'epoca estrassero i blocchi necessari per l'erezione di quei monumenti direttamente in loco?

Questo implicherebbe quanto meno l'esistenza di una "terrazza" molto più estesa di quella che oggi tu indichi come "terzo livello", che sarebbe quanto rimane della "terrazza" originale, da cui gli Egizi estrassero il materiale necessario.
Non mi sono però chiare alcune cose:

esisteva una depressione, accanto al terzo livello originario, che fu utilizzata per porre il basamento delle Piramidi, oppure il sito era un pianoro a livello?
Questo dettaglio mi pare fondamentale per comprendere la teoria della "costruzione dall'alto", che onestamente non riesco a spiegarmi....

Ciò che intendo dire è questo:
se fosse esistita una depressione, utilizzata come basamento per le Piramidi, sarebbe stato necessario calare i blocchi dall'alto verso il basso, ma comunque i monumenti sarebbero stati eretti a partire dal fondo.

L'alternativa è quella di ritenere l'esistenza di un unico pianoro a livello, da cui gli egizi cominciarono ad estrarre il materiale, delineando il perimetro della Piramide a partire dalla cima. Ma in tal caso avrebbero ottenuto degli enormi monoliti calcarei, e non dei monumenti costituiti da blocchi assemblati tra loro.

Inoltre da profana in materia, ti chiedo ancora: che area poteva coprire tale terrazza in origine? e quale estensione avrebbe dovuto avere per sopperire alla quantità di blocchi necessari per erigere tutte e tre le Piramidi? In sostanza, sarebbe stata sufficiente?
roberta.maat
00mercoledì 30 dicembre 2009 21:50
Ecco il video, segnalatoci da Master 2013 qui ;
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8869498&p=11
pizia.
00giovedì 31 dicembre 2009 18:56

Ma rimanendo con i piedi per terra e seguendo i canoni della scienza le congetture su come gli Egizi impilarono più di due milioni di blocchi pesanti anche 70 tonnellate si restringono a poco più di un paio.


In effetti, detto così, sembra un'impresa fantascientifica, fa pensare immediatamente ad operai in bilico sulla cima della Grand Piramide con blocchi da 70 tonnellate da sistemare.
In realtà il problema è ridimensionabile, almeno un pochino.
La maggior parte del volume sembra sia costruito con piccoli blocchi di provenienza locale, delle dimensioni di due o tre cubiti di larghezza per altrettanti di lunghezza e altezza, inoltre le dimensioni sembrano diminuire progressivamente procedendo dalla base verso la sommità; per questi è stato stimato un peso medio di 2.5 tonnellate, peso che gli egizi dell'Antico Regno sembra fossero abili a spostare (e non solo loro).
Si tratta comunque di milioni di pezzi, quindi l'aspetto più misterioso del problema diventa l'organizzazione di un simile lavoro.

L'ipotesi di Houdin, come tante altre, riesce a spiegare abbastanza bene questo mistero, ma lascia in sospeso un altro mistero, forse ancora più incredibile, cioé come siano stati portati e posizionati quei famosi blocchi di decine di tonnellate, che, ahimé, anche se sono pochi, ci sono, e anche se non sono tanto in alto, ma si limitano alla zona della Grande Galleria e delle Camere funerarie dette del Re e della Regina, rimangono il vero problema insoluto.

Questi pochi massi sono così pesanti perché, oltre ad essere molto più grandi di tutti gli altri, sono anche di un materiale diverso, cioé di granito di Assuan.
A questo punto il problema non è più il solo sollevamento dal porto sul Nilo fino all'altezza della Camera del Re, ma anche l'estrazione dalla cava, l'imbarco e lo sbarco, il trasporto sul fiume...
A tutto ciò finora nessuno ha saputo dare risposte davvero esaustive, corredate di calcoli fisici in grado di dimostrare la fattibilità del manufatto.
roberta.maat
00sabato 2 gennaio 2010 23:25
Una osservazione, quella di Pizia, come sempre precisa dal punto di vista tecnico.
Io mi chiedo quanto legname fu necessario per la costruzione delle grandi slitte e soprattutto quanto altro ne fu impiegato per la/le nave chiatta in grado di far scivolare sul fiume blocchi di granito così grandi.
Tempo fà lessi di una iniziativa circa un progetto di dragaggio archeologico del Nilo ma poi non nè ho più sentito parlare. E' impensabile che mai un incidente in acqua o per terra abbia lasciato traccia di questi trasporti eccezionali.
Al tempo di Keope erano normali le importazioni di legname dal Libano ?
Non ho mai dato credito a teorie di misteriosi costruttori della piramide ma giustifico il movente di certe affermazioni poichè più si conosce l'effettiva materialità di questa meraviglia più è ardua qualsiasi soluzione. Tutte le teorie hanno un punto debole sia esso l'organizzazione del lavoro, sia il tempo necessario alla costruzione, sia il numero degli addetti tra maestranze e manovali, sia la particolarità geometrica e fisica nonchè la localizzazione in base all'orientamento ed alla grandiosità dell'opera.
-francis-
00domenica 3 gennaio 2010 11:23
Nel saggio "Il costruttore della grande piramide" di Christine ed Mahdy c'è un capitolo, il sesto, nel quale l'autrice spiega come si costruisce una piramide.

Dopo aver fatto un escursus delle varie teorie già ben note, propone la sua, oltre ad effettuare un calcolo sulle maestranze ed i tempi di costruzione.
Ovviamente teorie e calcoli tutti suoi, che io non condivido: troppo semplicistico.

Ma ne abbiamo già parlo sul forum...

Per l'autrice spostare le pietre era solo parte del problema. Gli egiziani usavano il fiume e afferma che si conoscono i nomi e i diversi tipi di navi. Una rappresentazione del trasporto delle pietre, infatti per l'autrice, esiste incisa sulla pietra della strada rialzata di Unaa a Saqqara, dove si vedono colonne già scolpite e incise legate sul ponte di una nave, e a Deiel-Bhari dove c'è una strana immagine in cui si vede un obelisco trasportato su un alto vascello a quattro ponti.
pizia.
00domenica 3 gennaio 2010 14:35
C'è ancora una piccola osservazione da fare.
Di solito tutti si concentrano sulla costruzione della Grande Piramide, perché essendo la più grande è ragionevole pensare come, una volta risolto il suo mistero, siano analogamente risolti quelli di tutte le altre, in scala più piccola.
Però la piramide di Khafra, quella detta Rossa, quella a due pendenze e persino quella semidistrutta di Meidum hanno dimensioni paragonabili alla GP, pur essendo più piccole, lo sono di ben poco.
Invece differscono per alcuni sistemi costruttivi, distributivi e altro, riaprendo in un certo senso la disputa sulla costruzione dei colossi architettonici.
Se, ad esempio, possiamo riconoscere nel gruppo di Giza, le pietre estratte sul posto come il nucleo principale della costruzione, ridimensionando il problema del trasporto, almeno per una buona percentuale del volume finito, lo stesso non si può dire per le altre, quindi si prospetterebbe, proprio come dice la el Mahdy, un gran via vai di barche piene di blocchi su e giù per il Nilo.

Quello sollevato da Roberta sul problema del legname è un gran bell'interrogativo, al quale non si può rispondere, almeno per ora, con certezza, ma con altre considerazioni.
E' vero che il commercio con i paesi della costa orientale del Mediterraneo esiste da quando esiste il mondo, ma come possiamo sapere se fosse sufficiente?
Abbiamo la notizia delle 40 navi di Sneferu mandate in Libano a caricare legname di cedro, ma come considerare questa notizia, in rapporto alla fonte da cui la apprendiamo?
Il dato è riportato per indicare l'eccezionalità dell'evento caratterizzante un certo anno del regno del re, quindi non può essere probante di un reale traffico di 40 navi su e giù per le coste orientali del Mediterraneo e poi lungo il Nilo fino alla capitale.
Però potrebbe essere stato normale un traffico continuo di gruppi da due o tre navi con mercanzie per commerci vari fra cui anche legname, quindi l'eccezionalità del fatto rimarcato potrebbe essere riferito solo alla flotta partita in formazione oppure solo al primo viaggio eseguito con questa modalità.
Una volta portato il legno in Egitto non abbiamo più dubbi sulla sua durata: conservandolo bene può arrivare anche ai 4500 anni, come quello della barca solare di Cheope. [SM=g999103]
-francis-
00domenica 3 gennaio 2010 15:05
Re:
pizia., 03/01/2010 14.35:

C'è ancora una piccola osservazione da fare.
Di solito tutti si concentrano sulla costruzione della Grande Piramide, perché essendo la più grande è ragionevole pensare come, una volta risolto il suo mistero, siano analogamente risolti quelli di tutte le altre, in scala più piccola.
Però la piramide di Khafra, quella detta Rossa, quella a due pendenze e persino quella semidistrutta di Meidum hanno dimensioni paragonabili alla GP, pur essendo più piccole, lo sono di ben poco.
[SM=g999103]




E queste piramidi non possiedono la grande galleria...

roberta.maat
00domenica 3 gennaio 2010 21:54
A proposito di trasporto legname via mare.......incollo qui quanto avevo scritto qualche tempo fà :

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Sita ad Abu Sir, in uno stato di conservazione discreto, è la piramide del faraone Sahura, il cui nome è "L'anima di Sahura risplende". Il monumento funerario della V dinastia è molto più piccolo di quello di Cheope e Chefren come dimensioni. Tra le sorprendenti novità nella piramide di Sahura c'è una tubatura di rame per lo scolo delle acque che corre lungo tutta la rampa d'accesso per un tratto di oltre 300 metri.
I soggetti dei bassorilievi sono molto vari.Da segnalare è la campagna contro i Libi che fruttò uno straordinario bottino e la sottomissione dei principi stranieri con le loro famiglie.

Anche più interessante è la grande scena delle navi di ritorno dalla Siria con a bordo marinai e asiatici che alzano le braccia in segno d'omaggio al faraone, forse ispirata a una spedizione nel Libano per procurarsi il pregiatissimo legname delle sue foreste.

Vediamo raffigurate le prime navi d'alto mare che si conoscano. Esse vennero costruite per traghettare le truppe presso alcune zone costiere dell'Asia.

Ben visibili sono ormai le migliorie apportate rispetto alle prime imbarcazioni fluviali. Per ostacolare la deformazione dello scafo,su queste navi appare un grosso cavo che corre da poppa a prua, attorcigliato fino a raggiungere la giusta tensione ed impedire così alle estremità dello scafo di inarcarsi e di spaccarsi urtando contro le onde marine.
Questo tirante passava sopra una serie di sostegni verticali, con la sommità fatta a gruccia, disposti ad intervalli lungo il piano diametrale dello scafo. Un ulteriore rinforzo era dato da una sorta di imbragatura dello scafo composta da due cavi che correvano intorno al fasciame superiore e che venivano tenuti in forza da un terzo cavo che passava a zig zag tra essi. Questi sistemi servivano a sostituire in parte la solidità in seguito offerta dall'impiego della chiglia e delle ordinate.

Parrebbe dunque che la navigazione per mare non fosse del tutto sconosciuta anche in una epoca molto precedente a quella di Hatshepsut.

Le notizie strettamente legate alle navi sono desunte da da un interessante studio visibile su nautica it.
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RAMSY
00giovedì 28 gennaio 2010 01:20
Ciao, sono nuovo del forum e questa è la discussione che mi ha convinto ad iscrivermi perchè ho tante domande da farvi sull'argomento. Premetto che non sono uno di quelli che liquida tutto tirando in ballo i soliti omini verdi ma è certo che una civiltà che non conosce la ruota, il ferro o metalli equivalenti mi lascia molto perplesso. E' come se nel 1903 Henry Ford invece di inventare la catena di montaggio per costruire automobili avesse chiesto ai suoi ingegneri di costruire lo space shuttle, ovviamente con la tecnologia del tempo. [SM=x822718]
Mi risulta che un secolo fa era impossibile (non difficile, impossibile) scavare e levigare un blocco di granito per ottenere una vasca perfettamente squadrata e liscia come il sarcofago della camera del re.
Il come hanno portato e assemblato le pietre per me hanno una valenza secondaria finchè prima non si risolvono altri misteri. Ad esempio non sarà facile convincermi che con qualche fune si possa realizzare una base di quelle dimensioni perfettamente allineata coi punti cardinali, o che si potesse fare tutto in vent'anni (i blocchi posizionati ogni due minuti? dai,dai, per piacere!).
Per non parlare della camera sotterranea:
-sai che c'è di nuovo? la mia camera del sarcofago non mi piace più in quella posizione, mettiamola più in alto.
Non c'è problema, domattina ti mostro un'altro progetto,sai dobbiamo sbrigarci se vogliamo mettere un blocco ogni due minuti
E la camera della regina?:
-sai che c'è di nuovo? la mia camera del sarcofago non mi piace più in quella posizione, mettiamola più in alto.
Azz! ancora?Vabbeh Non c'è problema, domattina ti mostro un'altro progetto,sai dobbiamo sbrigarci se vogliamo mettere un blocco ogni due minuti, e per di più non stiamo neanche lì a riempirle, tanto rischio di collasso non c'è,almeno fino a quando non facciamo la camera definitiva
Già le camere di scarico della grande galleria: dicono che ogni volta che mettevano una lastra questa si sfondava fino a quando hanno ritenuto utile mettere due lastre a capriata. Ma,fatemi capire,la capriata l'avevano già fatta nella camera della regina, non bastava copiare l'esempio? E poi come potevano dire che le lastre si sfondavano una dopo l'altra per il peso: quando misero le lastre,quello era il punto più alto della piramide,non c'era niente al di sopra. Perchè avrebbero ceduto subito?
Poi c'è un altro argomento: il fatto che sia stata trovata completamente vuota:ma nessuno si è chiesto il perchè e il percome?
Per logica se qualcuno entra a rubare non penso che si porti via tutto e passi anche l' aspirapolvere, che senso avrebbe avuto.
Non penso neanche che si fossero ripresi la briga di chiudere il passaggio e neanche i sacerdoti avrebbero avuto motivo per farlo perchè non c'era più niente da proteggere. Com'è possibile che non c'è traccia del tunnel che hanno usato i ladri per entrare?
Bene, questo è solo l'inizio [SM=g1619695] perchè come ho già detto le domande sono tante
Ci si vede [SM=g999100]

ACUSinpw
00giovedì 28 gennaio 2010 08:19
Vorrei solo esprimere un dubbio: parlando della grande piramide, tiriamo in ballo i vari corridoi, gran corridoi, canali d'areazione, camere ecc... anche per "spiegare" questi metodi costruttivi. Quello che mi chiedo io: ma allora, quella di Chefren, com'è che l'hanno costruita? Visto che, quest'ultima, di tutte queste cose è, allo stato attuale delle conoscenze, priva?
Merytaton62
00giovedì 28 gennaio 2010 14:48
E' vero:si parla sempre della piramide di Cheope, scordandoci che quella di Chefren è poco più piccola.Il fatto è che, anche se non ce ne rendiamo conto, siamo tutti influenzati dai mezzi di comunicazione:sulla prima si sono sbizzarriti scrittori di fantarcheologia, adepti newage ,etc...della seconda, si parla di meno.

Risposta rapida per Ramsy:non vorrei sbagliarmi, masono quasi certa che nella Grande Piramide abbiamo il riscontro della galleria scavata dai ladri!
Themistoklis
00giovedì 28 gennaio 2010 18:19
Felice di vedere che si parla anche delle altre piramidi che, credo, siano sempre lasciate un pò in disparte su questo argomento... Per la questione della costruzione non mi sbilancio ma credo che tra le mille teorie esposte si tralasci sempre qualcosa, come se si desse per scontato qualcosina... Credo che non si valuti davvero attentamente la morfologia del territorio delle piana e dei suoi dintorni... Semplice pensiero che può essere contraddetto...
RAMSY
00giovedì 28 gennaio 2010 22:27
A proposito del legno: nel filmato di Houdin, nella grande galleria si vedono tracce di ciò che sostengono essere state lasciate dallo sfregamento delle travi usate per trascinare i blocchi. Ma il legno non è materiale databile col carbonio-14? Non potrebbe dare qualche indicazione?
ACUSinpw
00giovedì 28 gennaio 2010 23:36
C'è una cosa che dice Pincherle che condivido: il problema della Grande Piramide, evidentemente, non può essere tanto quello dei blocchi di calcare, ma quello del granito all'interno della piramide.
RAMSY
00sabato 30 gennaio 2010 01:01
Re:
ACUSinpw, 28/01/2010 8.19:

Vorrei solo esprimere un dubbio: parlando della grande piramide, tiriamo in ballo i vari corridoi, gran corridoi, canali d'areazione, camere ecc... anche per "spiegare" questi metodi costruttivi. Quello che mi chiedo io: ma allora, quella di Chefren, com'è che l'hanno costruita? Visto che, quest'ultima, di tutte queste cose è, allo stato attuale delle conoscenze, priva?




E che mi potete dire di Snefru: tre piramidi, una diversa dall'altra in 24 anni di regno, non mi sembra che ci possiamo stare coi tempi [SM=x822741]
Ho letto, ad esempio, che i Maya hanno trovato le piramidi di Chichen Itza belle che pronte. Non dico che ci siano di mezzo i soliti Klingon e soci ma la possibilità che un paio possano essere state usurpate da Nebmaat è proprio da escludere?
Themistoklis
00sabato 30 gennaio 2010 01:37
Perdonatemi in anticipo ma io credo che la sfinge e le piramidi siano antecedenti agli egizi come li conosciamo, credo che siano state ristrutturate e modificate dagli egizi ma non costruite direttamente da loro, in fondo più di una volta si sono verificati casi di "infangamento" in Egitto basti pensare ad Hat che è stata quasi del tutto cancellata dalle cronache o a Horemhab che si è preso più anni di regno dei suoi effettivi, lasciando stare il trattamento subito da Akhenaton, che poteva avere delle "ragioni" a supporto. Il grande Ramses II (che io apprezzo grandemente) ha fatto passare x vittoria uno scontro pareggiato davvero al 90°... Credo quindi che i monumenti in questione siano un eredità lasciata da un altro/altri popoli e che, semplicemente, chi le ha "ristrutturate" le ha anche fatte sue... Cmq quando parlo di altri popoli non mi riferisco agli omini verdi, se mai dovessi dire una cosa simile abbattetemi...
RAMSY
00sabato 30 gennaio 2010 14:20
omini verdi......omini verdi................... [SM=x822741] .........ma.......Osiride E' un omino verde!! [SM=g999108] [SM=g999108] [SM=g999108] [SM=g999108] [SM=g999108] [SM=g999108]
Scherzi a parte collegandomi a d un altro topic di Kiya che dice:

"Da ormai dieci anni Marc Lehner si dedica attivamente allo studio del colosso di pietra che fa da guardiano alla Piana di Giza, coadiuvato da Zahi Hawass."

mi sembra che Robert Schock ci abbia messo molto meno a dimostrare che la sfinge è antecedente al regno di Kefren.
Chissà perchè quando si data un manufatto antico o preistorico in qualche deserto o in zone di scarso valore storico sono tutti d'accordo e accettano i risultati come tali, ma se succede a qualche oggetto o monumento che l'archeologia classica ritiene di aver riconosciuto nessuno può confutarlo. Si torna ai tempi di Galileo e questo non mi sembra una bella cosa, La storia nondeve essere basata sulle tradizioni o leggende ma su indagini scientifiche, dettagliate e dimostrate. Non tutto quello che ha scritto Manetone è universalmente riconosciuto. E' vissuto 2200 anni (duemiladuecento) dopo Cheope. Come ha raccolto i suoi scritti? Non certo per esperienza diretta, quindi deve aver attinto da fonti che in alcuni casi non erano verificabili. Il fatto che ritenesse Cheope un tiranno è dato dal fatto che solo un tiranno poteva schiavizzare un intero popolo per un quarto di secolo per costruire un' opera simile-ESTJQAATSY! chissà cosa pensava di Snefru!-ma non aveva prove tangibili.
Adesso Hawass scopre che i costruttori delle piramidi erano uomini liberi, smentendo di fatto Manetone, Per coerenza tutte le datazioni di Manetone dovrebbero essere messe in discussione.
Ma tutto dipende dall'orgoglio nazionale: Hawass ha voluto dimostrare che gli egiziani erano "felici e contenti" di aver costruito le piramidi, ma non mettete in dubbio chi le ha costruite, non è politicamente corretto.
Nonostante quel che penso, non me ne vogliate
Ciops!
ACUSinpw
00sabato 30 gennaio 2010 15:38
Dunque c'è da dire che di Khufu non ci parla solamente Manetone, ma anche documenti più antichi (forse il papiro Westcar, ma non ne sono sicuro. Appena ho gli appunti a riguardo sotto mano controllo), in cui ci è presentato come "tradizionalmente" malvagio. C'è da dire, però, che è poco probabile che la sua malvagità sia dovuta effettivamente al grande lavoro della realizzazione della piramide, poichè la tradizione ci ha invece riportato Snefru come un faraone estremamente positivo, nonostante abbia realizzato tre piramidi di notevoli dimensioni che, sommate, non danno certo meno lavoro della Grande Piramide di Khufu... Per quanto riguarda la "retrodatazione" della Sfinge, si, è stata retrodatata, ma non a epoche preistoriche. La retrodatazione che è stata fatta, ufficialmente, della Sfinge (in linea, ancora, del tutto teorica) è di un regno o due al massimo: infatti ora è attribuita a Cheope (per ragioni per lo più "stilistiche") o al limite a Djedefra, che l'avrebbe dedicata al padre, ritraendone le fattezze nel volto...

Inoltre non è "non messo in dubbio" chi ha realizzato le piramidi: solo esiste il tentativo di attenersi alla teoria più "verosimile" fra quelle proposte. Hawass, ogni giorno, riceve centinaia di e-mail sulla Grande Piramide e su sempre nuove teorie, che, incredibilmente, almeno stando a quanto dice la Piacentini, Hawass legge, risponde e cerca di verificare, per lo più. Recentemente, poi, grazie a carotaggi fatti nelle intercapedini fra i vari blocchi di calcare, si sono estratti materiali organici, datati all'epoca di Khufu con radiocarbonio... questo non fa altro che portare una "prova" in più a favore di chi la vuole effettivamente di proprietà del faraone della IV dinastia. Avendo una prova "organica" a favore della teoria, per smontarla ci vuole ben più di congetture e assunti ideali... ci vogliono prove, prove vere e finchè queste non dovessero saltare fuori, non si può permettere di "sconvolgere" la storia basandosi, appunto, su idee fantasiose, per quanto affascinanti.
RAMSY
00sabato 30 gennaio 2010 16:43
Re:
ACUSinpw, 30/01/2010 15.38:

dinastia. Avendo una prova "organica" a favore della teoria, per smontarla ci vuole ben più di congetture e assunti ideali... ci vogliono prove, prove vere e finchè queste non dovessero saltare fuori, non si può permettere di "sconvolgere" la storia basandosi, appunto, su idee fantasiose, per quanto affascinanti.


Concordo con quanto dici, ma proprio per questo ritengo più attendibile lo studio geologico che la retrodatazione per motivi "stilistici", oltretutto mi sembra appurato (ecco....adesso mi arriva un'altra ka22iata [SM=g1619689] )che il volto originale non fosse quello che noi conosciamo, quindi anche retrodatarla a Cheo... [SM=g1619689] oops ...a Khufu non mi convince comunque
[SM=g999100] Ciops [SM=g999100]


ACUSinpw
00sabato 30 gennaio 2010 18:29
RAMSY, 30/01/2010 16.43:


Concordo con quanto dici, ma proprio per questo ritengo più attendibile lo studio geologico che la retrodatazione per motivi "stilistici", oltretutto mi sembra appurato (ecco....adesso mi arriva un'altra ka22iata [SM=g1619689] )che il volto originale non fosse quello che noi conosciamo, quindi anche retrodatarla a Cheo... [SM=g1619689] oops ...a Khufu non mi convince comunque
[SM=g999100] Ciops [SM=g999100]





Potrei darti ragione anche qua, se non fosse che è stato largamente appurato che la sfinge è stata "scolpita" in una collina rocciosa ivi presente (si anche nel 12000 a.C.)... quindi i rilevamenti "geologici" non contraddicono affatto la paternità della sfinge attribuita a Khufu o Djedefra o Rakhaef
Hotepibre
00sabato 30 gennaio 2010 19:07
Allora, dinanzi a cotanta conoscenza, non posso che inchinarmi e cercare di portare il mio modestissimo contributo in una questione che, se riuscissimo a risolverla, ci porterebbe d'un botto al Nobel...

Premesso che:
-da questi discorsi sono banditi gli omini verdi e i marziani;
-che Osiride se era verde era perchè era ...zzato come una biscia perchè il fratello gli aveva fatto la pelle;

passiamo ad Harmaki Khepri Atum; esisteva nella preistoria?

SI!

Anche se quella collina non sapeva ancora che sarebbe diventata la Sfinge...
A riprova dell'esistenza ovviamente ultrapreistorica della collina, vengono portati i solchi orizzontali che ne rigano profondamente la superficie e che sono stati scavati dall'acqua, un'acqua che, ovviamente, da molti milioni di anni ha lasciato la piana di Imentet.

Secondo una teoria la Sfinge, in origine, aveva corpo e testa di leone, una testa che solo succesivamente sarebbe stata rimodellata in sembianze umane.
Perchè no? Potrebbe anche darsi e, non esistendo all'epoca fonti scritte, perchè non supporre che questo sia avvenuto non millenni prima, ma solo centinaia di anni? o magari solo decine?
A suffragio di questa ipotesi, viene portata la "sproporzione" della testa rispetto al corpo... ma ribadisco che, pur non essendo un patito di questa teoria, non ci troverei niente di trascendentale.
Semmai di trascendentale c'è il solito, recondito, desiderio di qualche "esperto" più o meno accreditato di essere l'unico depositario di scoperte che, alla luce delle fonti e dei fatti, non hanno alcun fondamento reale ma non possono che attestarsi e sedimentarsi nell'infinito campo delle "ipotesi"!

Per Acus, ti confermo che nel Westcar si parla di Kufu, Khafra ed Herdjedef (oltre che, si intende, proprio di Snefru).
ACUSinpw
00sabato 30 gennaio 2010 21:36
Ah ecco! Quindi ricordavo bene ^__^ vedo che confermi in toto la mia spiegazione. Pensa che ho letto da qualche parte che la Sfinge, prima di avere un volto umano, era una riproduzione gigantesca di Anubi...
RAMSY
00domenica 31 gennaio 2010 23:32
no, scusate, mi sono perso. [SM=g1621246]
Allora, il corpo della sfinge esiste da più di 10.000 anni? Volete dire che è una conformazione naturale e non è stata scolpita?
Mi riesce difficile da capire perchè non mi sembra che il corpo sia stato modellato dalla natura. E poi i segni di erosione da acqua piovana sono evidenti anche sulle pareti della "vasca" che circonda la sfinge, e quelle pareti non sono naturali...
ACUSinpw
00lunedì 1 febbraio 2010 01:47
Sempre sull'argomento in topic:
http://www.smithsonianmag.com/science-nature/pyramid.html




P.S.

Ramsy, continuerei la discussione "Sfinge" qui: Giza: Marc Lehner e i "segreti" della Sfinge
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