Re:
emilioraffaele, 19/02/2010 15.17:
Quasi tutti gli animali in natura allontanano però il proprio figlio dall'area in cui lo stesso è stato allevato. Il meccanismo che li spinge a questo comportamento è scritto dentro il loro corredo genetico, rispondendo a necessità evolutive che escludono, laddove possibile, la possibilità di rapporti consanguinei, situazione non favorevole all'“evoluzione” e non “selezione”. L'errore di selezionare le specie lo commette solo l'uomo!.
In linea di massima sono d'accordo, però girerei il discorso in un altro modo.
Sempre se Darwin ha ragione...
In natura alcune specie hanno iniziato ad allontanare la prole autosufficiente dal gruppo natale, così le unioni fra individui geneticamente vicini (parenti troppo strette) sono diminuite; questa si è rivelata una caratteristica vincente, ha portato effetti positivi nella specie, gli individui si sono riprodotti con moltosuccesso, in alcuni casi.
Detto così si percepisce meglio la mancanza di volontà nell'effettuare la scelta.
Però bisogna osservare che:
- non tutte le specie (vegetali e animali) lo fanno eppure sopravvivono lo stesso;
- spesso l'allontanamento è fittizo, (ad esempio gatto, cane, ...) cioé la madre allontana i figli per spingerli a diventare autosufficienti del tutto e cominciare a formarsi una propria famiglia, inoltre risponde allo stimolo di ritornare presto pronta per accoppiarsi di nuovo;
- quando vengono allontanati dal padre succede perché questo vede nei figli maschi possibili rivali (e ha ragione, perché appena gira l'occhio...), ma ben presto uno dei figli tornerà per spodestarlo dalla guida del suo harem, (ad esempio gorilla, stambecco, ...);
Sembra dunque che l'allontanamento adolescenziale non escluda l'incesto nel mondo animale, pur non creando i problemi genetici di cui tanto si preoccupano gli umani.
Evidentemente nel caso dell'uomo ben altre forze sono entrate in gioco.
Il discorso si fa complicato.
Forse sono stati i sentimenti: l'uomo ha sviluppato sentimenti per cui ad un certo punto è diventato difficilissimo separarsi dai suoi parenti più prossimi, ma la vicinanza di maschi e femmine implicava problemi terribili e complicazioni mai viste nei rapporti, per cui ad un certo punto ha dovuto cominciare a classificare questo tipo di sentimenti e stabilire un ordinamento familiare per evitare di dover far male o allontanare persone a cui voleva bene.
Sotto certi aspetti Freud è considerato un po' superato, sotto altri uno "esagerato" o fissato; forse sono vere entrambe le cose, però alcune sue fantastiche intuizioni mantengono tutt'ora la capacità di spiegare fenomeni sepolti nella mente dell'uomo.
Non so se in psicologia sia ancora tenuto in gran conto (ma credo di sì
)
però in antropologia i sui risultati non sono certo da meno!