Incesto nella famiglia reale

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-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 23:04
direi che le recenti rivelazioni annullino la mia ipotesi di matrimoni prettamente virtuali, ovvero non consumati, tra consanguinei diretti ....
pizia.
00giovedì 18 febbraio 2010 23:19
Secondo alcuni autori potrebbero essere di questo tipo, cioé bianchi, i matrimoni fra consanguinei di generazioni differenti, cioé fra padre e figlia o zio e nipote (quest'ultimo non credo abbia senso, ma che sto dicendo?), in tal caso le recenti scoperte confermerebbero solo il continuo ricorso a matrimoni fra fratelli.
Anche Erodoto (mi sembra) riporta con tono di sottile condanna l'usanza mai persa dagli egizi di unire in matrimonio il fratello con la sorella, adottata da tutti, dal ricco funzionario come dal povero contadino.
Merytaton62
00venerdì 19 febbraio 2010 11:11
Credo che, a livello inconscio, anche gli egizi sapessero che i legami tra consanguinei non fossero una buona cosa:da qui la necessità di affiancare alle spose reali anche numerose donne in un harem. Anche i matrimoni con principesse starniere, probabilmente, oltre a suggellare alleanze politiche erano finalizzati ad apportare "nuova linfa"alla stirpe.

Finora si è parlato di "necessità", ma non si può escludere che la cosa facesse loro comodo. I faraoni, infatti, erano soprattutto uomini, e come tali soggetti a tutte le umane debolezze. ]Solo dei forti condizionamenti di carattere morale ci impediscono di commette nefandezze. [SM=x822740]
Freud sicuramente esagerava, però una parte di ragione, a mio avviso, ce l'aveva....
emilioraffaele
00venerdì 19 febbraio 2010 15:17
 

Vorrei dare un piccolo contributo alla discussione. Io sono dell'idea che nell'analisi dei fatti dovremmo distinguere quello che nei diversi momenti della “storia” è stato pensato e creato apposta dall'uomo per l'uomo, da quello che, in base a costanti fondamentali, è lo sviluppo della vita e quindi lo sviluppo di tutte le specie, compresa poi anche quella umana.

 

L'evoluzione biologica in generale non contempla né una linea ancestrale privilegiata, né un fine prefissato, né una diversità sessuale, ma si pone quale obiettivo, la sola perpetuazione della specie. Tutte le specie viventi al mondo (vegetale o animale) si riproducono e colonizzano la terra, adattandosi anche a condizioni non favorevoli alla sopravvivenza. Questa è l'evoluzione. Quasi tutti gli animali in natura allontanano però il proprio figlio dall'area in cui lo stesso è stato allevato. Il meccanismo che li spinge a questo comportamento è scritto dentro il loro corredo genetico, rispondendo a necessità evolutive che escludono, laddove possibile, la possibilità di rapporti consanguinei, situazione non favorevole all'“evoluzione” e non “selezione”. L'errore di selezionare le specie lo commette solo l'uomo!.

 

Ok, fermiamoci qui. Ciò di cui state parlando è: “durante il periodo del Nuovo Regno era abituale il rapporto incestuoso, o era una pratica adottata solo per mantenere vivente la linea regale del Faraone?”.

 

Io credo che in quei tempi – ma limitatamente alla casa Reale – non si facesse troppa attenzione a prevenire la possibilità di deformità a seguito di rapporti consanguinei e Tut non è stato ucciso in un complotto come si vaneggiava qualche anno fa, anzi è stato allevato come un Re, nonostante i suoi problemi (e sembrerebbero davvero non pochi) ed è cresciuto fino a diventare uomo (a quei tempi il cui la vita media non arrivava a 35/40 anni, un ragazzo di 19 anni era certamente un uomo). Quindi, a mio parere, in quel tempo, era più importante la preservazione della linea regale, piuttosto che la prevenzione di tare ereditarie, anche se gli Egizi, ne conoscevano benissimo il motivo.

Quante volte in quel periodo si è ripetuto l'incesto? Dobbiamo forse aspettare le altre analisi del Dna da parte di Hawass? 

Merytaton62
00venerdì 19 febbraio 2010 16:39
Secondo me, in un'epoca in cui il matrimonio era visto essenzialmente a fine procreativo (soprattutto in ambito regale, in cui c'era una dinastia da perpetuare) dei matrimoni "bianchi" non avrebbero avuto alcun senso. [SM=x822741]
Sappiamo per certo che Amenofi III ha sposato la figlia Sitamun (anche se non abbiamo notizia di eventuale prole), e che Ramses II ha impalmato numerose figlie (non ricordo se sei o quattro) avute dall'amatissima (?) Nefertari.Pare appurato che, da questi connubi, siano nati parecchi principini... per cui puramente simbolici non erano. In base a ciò è lecito supporre che anche l'unione del nostro amatissimo "faraone del sole" con la principessa Meritaton fosse tale a tutti gli effetti.Taluni sostengono, infatti, che la coppia avrebbe generato la piccola Meritaton ta-sherit, probabilmente morta bambina.
Per chi proprio non riesce ad accettare l'idea, rimane la consolazione che , di questi fatti, non possiamo essere sicuri al 100%.
pizia.
00sabato 20 febbraio 2010 15:56
Re:
emilioraffaele, 19/02/2010 15.17:

Quasi tutti gli animali in natura allontanano però il proprio figlio dall'area in cui lo stesso è stato allevato. Il meccanismo che li spinge a questo comportamento è scritto dentro il loro corredo genetico, rispondendo a necessità evolutive che escludono, laddove possibile, la possibilità di rapporti consanguinei, situazione non favorevole all'“evoluzione” e non “selezione”. L'errore di selezionare le specie lo commette solo l'uomo!.



In linea di massima sono d'accordo, però girerei il discorso in un altro modo.
Sempre se Darwin ha ragione...
In natura alcune specie hanno iniziato ad allontanare la prole autosufficiente dal gruppo natale, così le unioni fra individui geneticamente vicini (parenti troppo strette) sono diminuite; questa si è rivelata una caratteristica vincente, ha portato effetti positivi nella specie, gli individui si sono riprodotti con moltosuccesso, in alcuni casi.
Detto così si percepisce meglio la mancanza di volontà nell'effettuare la scelta.
Però bisogna osservare che:
- non tutte le specie (vegetali e animali) lo fanno eppure sopravvivono lo stesso;
- spesso l'allontanamento è fittizo, (ad esempio gatto, cane, ...) cioé la madre allontana i figli per spingerli a diventare autosufficienti del tutto e cominciare a formarsi una propria famiglia, inoltre risponde allo stimolo di ritornare presto pronta per accoppiarsi di nuovo;
- quando vengono allontanati dal padre succede perché questo vede nei figli maschi possibili rivali (e ha ragione, perché appena gira l'occhio...), ma ben presto uno dei figli tornerà per spodestarlo dalla guida del suo harem, (ad esempio gorilla, stambecco, ...);

Sembra dunque che l'allontanamento adolescenziale non escluda l'incesto nel mondo animale, pur non creando i problemi genetici di cui tanto si preoccupano gli umani.
Evidentemente nel caso dell'uomo ben altre forze sono entrate in gioco.
Il discorso si fa complicato.
Forse sono stati i sentimenti: l'uomo ha sviluppato sentimenti per cui ad un certo punto è diventato difficilissimo separarsi dai suoi parenti più prossimi, ma la vicinanza di maschi e femmine implicava problemi terribili e complicazioni mai viste nei rapporti, per cui ad un certo punto ha dovuto cominciare a classificare questo tipo di sentimenti e stabilire un ordinamento familiare per evitare di dover far male o allontanare persone a cui voleva bene.
Sotto certi aspetti Freud è considerato un po' superato, sotto altri uno "esagerato" o fissato; forse sono vere entrambe le cose, però alcune sue fantastiche intuizioni mantengono tutt'ora la capacità di spiegare fenomeni sepolti nella mente dell'uomo.
Non so se in psicologia sia ancora tenuto in gran conto (ma credo di sì [SM=x822712] )
però in antropologia i sui risultati non sono certo da meno!


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