Il sarcofago, le suppellettili ed eventuali divinità poco note all'interno della tomba di Tutakhamon

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roberta.maat
00lunedì 28 maggio 2012 08:30
Grazie !
Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 10:33
Che quantità incredibile di carne al fuoco!

Mi dispiace, ma credo sarebbe più saggio cercare di affrontare un problema alla volta, il mio unico dilemma è che si rischia di lasciare dietro temi che sono interessanti e che offrono molti spunti per un fruttuoso confronto. Kiya, forse potremme creare una sorta di elenco, la butto là....

Intanto, riferendomi all'articolo postato da Kiya di Marianne Eaton-Krauss, pensavo che la questione dell'identificazione di Neferneferuaton con Nefertiti fosse appurata, evidentemente non è così. Sarebbe quindi interessante capire chi per primo ha avanzato questa tesi (Neferneferuaton=Nefertiti), se aveva solide basi o se era una sua personale interpretazione. Dico questo perchè nella chiaccherata di ieri è emerso che effettivamente le acque sono molto torbide, ormai, non si capisce più quali siano le certezze e io credo che sia importante fare un gran bel passo indietro e prendere confidenza con le basi di questo corposissimo argomento, altrimenti finiamo per accodarci all'ennesima costruzione di castello in aria che non va da nessuna parte.

@Roby, ho letto i posts sui sigilli, che solleva un altro soggetto interessante. Ciò che però mi è stato fatto notare, di cui non so proprio nulla, è il fatto che "i nove" sono sormontati da un Anubi e che questo sia un fatto unico, che attualmente (stando a quanto detto) non ha ancora una spiegazione accettabile. Una possibile interpretazione potrebbe essere che il re defunto, impersonato da Anubi e non da Osiri per questioni di influenze del culto di Aton ancora forti, sovrasti appunto i nove in quanto rappresentanti del regno nella sua totalità, compresi quindi i popoli confinanti e quelli delle regioni governate. A conferma di questa teoria il fatto che in questo periodo il culto di Osiri viene obliterato poichè Aton riveste anche il ruolo di "sole notturno" e che, quindi, a supervisionare la Duat resta Anubi (come ai vecchi tempi, dico io!), non ovviamente in quanto re dell'oltretomba. Insomma, identifica quell'Anubi con Tut. Devo dire che, per quanto poco chiara, mi è sembrata una spiegazione coerente.
Questo era il tema che volevo sollevare riguardo il sigillo e siccome esula dal problema interpretativo dei nove, ho preferito continuare qui anche questa discussione, ma dite voi cosa preferite in merito. [SM=x822724]
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 12:48
Sì, ho già pianificato di dividere la discussione in più parti, in base all'argomento specifico.

Mi attivo in giornata ;)
Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 13:35
take it easy! ;)
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 13:42
Don't worry. I'll do it my engagements permitting ;)
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 15:51
Re:
Maat Ka Ra, 28/05/2012 10.33:



[...]
Intanto, riferendomi all'articolo postato da Kiya di Marianne Eaton-Krauss, pensavo che la questione dell'identificazione di Neferneferuaton con Nefertiti fosse appurata, evidentemente non è così. Sarebbe quindi interessante capire chi per primo ha avanzato questa tesi (Neferneferuaton=Nefertiti), se aveva solide basi o se era una sua personale interpretazione. Dico questo perchè nella chiaccherata di ieri è emerso che effettivamente le acque sono molto torbide, ormai, non si capisce più quali siano le certezze e io credo che sia importante fare un gran bel passo indietro e prendere confidenza con le basi di questo corposissimo argomento, altrimenti finiamo per accodarci all'ennesima costruzione di castello in aria che non va da nessuna parte.

[...]





Per il momento sorvolo sull'operazione di divisione degli argomenti perchè si tratta di un iter lungo e impegnativo, che preferisco rimandare a dopo.

Rispondo in merito alla confusione che avvolge la figura di Smenkhkara e il nome Neferneferuaten, la quale è tutt'altro che risolta.

Dire che sussiste una diatriba tra gli specialisti dell'Epoca non rende appieno l'idea. Il tutto è ben più complesso. Non vi è alcun accordo sulle posizioni da prendere e, in questo frangente, questa difficoltà risulta pienamente giustificata.
Sebbene siano pochi i riscontri in nostro possesso relativi a Smenkhkara, si tratta di riscontri tutt'altro che omogenei. I reperti che recano il nome di Neferneferuaton contribuiscono a rendere tutto ciò ulteriormente più ingarbugliato.

Ecco che dunque - per citare solo alcune delle teorie proposte - Dodson opta per contraddistinguere di netto Smenkhkara da Neferneferuaton, riconoscendo al primo la titolatura incompleta, di solo Nomen e Prenomen, composta da Ankhkheperura Smenkhkara Djeser Kheperu. I due Cartigli così composti, peraltro, compaiono accanto a quelli di Akhenaton su un vasetto globulare appartenete al corredo funerario di Tutankhamon (Cairo - JE62172) - si tratta di uno dei reperti presi in esame per sostenere la tesi di coreggenza tra i due Sovrani citati. Grimal, dal canto suo, lo identifica invece esplicitamente come Ankhkheperura Neferneferuaton. Per Gardiner si tratta di Ankhkheperura Smenkhkara Neferneferuaton Meri Waenra. Per Van Dijk è ancora Smenkhkara Neferneferuaton.

Le ragioni che stanno alla base dell'ambiguità che caratterizza la proprietà del nome sono essenzialmente quelle esposte a seguire.

Il nome Neferneferuaton compare invariabilmente:

    1) prima del nome di Nefertiti;

    2) racchiuso in un cartiglio (come nel primo caso), ma accompagnato da diversi epiteti di genere maschile, quali:

      - 'Amato da Akhenaton';
      - 'Amato da Waenra'

    3) associato allo scettro heqa, che è un simbolo della Regalità ed è quindi identificativo un Re.


Per le ragioni di cui sopra, dunque, allo stato attuale è impossibile scindere Smenkhkara da Neferneferuaton e, pertanto, l'associazione di questi due nomi proposta dalla Dott.ssa Eaton-Krauss non può essere validamente contestata.
pizia.
00lunedì 28 maggio 2012 16:18
Re:
Maat Ka Ra, 26/05/2012 09.32:


non trovo logico che abbiano aperto la tomba di Nefertiti (una donna) per prendere pezzi da riutilizzare per Tut. Se l'avessero fatto solo per quello, credo avrebbero aperto la tomba di un uomo, tanto il lavoro di recupero e riadattamento sarebbe stato comunque necessario.


Pensa che io lo trovo logico proprio per il motivo che hai detto: tanto il lavoro di recupero e riadattamento sarebbe stato comunque necessario.
D'altra parte c'è un precedente senza andare troppo lontano, cioé il sarcofago di tipo femminile trovato nella KV55.

Maat Ka Ra, 26/05/2012 09.32:


Per cui la mia personale idea è che se è morta prima di Tut ed è stata inumata ad Akhetaton, certamente non l'hanno spostata;


Permettimi di dubitare di quel "certamente", in questi anni ho imparato che anche spostamenti incredibili possono essere avvenuti, ma certamente quanto ho imparato io è davvero molto poco.
E per finire con i musicanti Ihy, dal titolo avevo inteso cercassi divinità poco conosciute, come queste entità potevano sembrare ad una persona così poco preparata come me, non avevo inteso che il quesito fosse rivolto a teorie aliene [SM=x822706]

-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 16:37
Personalmente non trovo nulla di strano nella presenza di reperti concepiti per Nefertiti nella tomba di Tutankhamon. Questo perchè sono del parere che, quando Akhetaton fu definitivamente abbandonata, Tutankhamon si premurò di far trasferire le salme e i corredi dei suoi famigliari in quel della Valle (l'ho già detto, vero? :D ). Ciò non comporta necessariamente una duplicazione della tomba Reale, ma con buona probabilità l'esistenza di un certo numero di cachette (un riscontro di ciò potremmo trovarlo nella KV55 e nella KV63, il cui contenuto eterogeneo lascia effettivamente ipotizzare che di questo si tratti). Da lì a ritenere che le autorità incaricate di assemblare il corredo funerario del Re, morto inaspettatamente, attinsero da questi 'magazzini', il passo potrebbe essere relativamente breve....
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 17:52
Re:
-francis-, 26/05/2012 19.39:



Per tutto il resto mi trovo molto d’accordo con quanto scritto da Maria.
Per quanto riguarda le teste dai vasi canopi ricordo che lessi, da più parti, che rappresentavano Kiya.




Grazie per il sostegno, Franca [SM=g999103]

In merito ai Canopi, mi tocca dissentire: i vasi attribuiti a Kiya sono, con alta probabilità, quelli rinvenuti nella KV55 e non quelli destinati a Tutankhamon. Questi ultimi non possono appartenere a Kiya per una ragione molto semplice: recano le insegne Reali e non si tratta di aggiunte a posteriori, poichè si nota con chiarezza che l'ureo è un tutt'uno con la testa che lo regge. Come sappiamo, purtroppo, Kiya non venne mai riconosciuta come Sposa principale e quindi non fu mai rappresentata con simboli che identificavano la Regalità (o, per qualche ragione, ne fu privata - i canopi della KV55 in effetti presentano il foro di alloggiamento per uadjet/nekhbet, sebbene ne siano privi), al contrario di Nefertiti. Che si tratti di un uomo o di una donna, quindi, il titolare dei vasi adattati per Tut doveva essere un Re o una Regina.


Eccone un dettaglio:

Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 18:50
...aggiungo che il nemes non lo portavano principesse o le regine. Amenochè non si fossero proclamate "Re" in qualche modo....

@ Pizia: quel "certamente" è riferito alla mia opinione, secondo la quale "certamente" ecc..., come è una mia personale idea che Nefertiti sia morta successuvamente a Tut, non è un'imposizione. Farsi un'idea non dovrebbe essere come tifare per una squadra di calcio, ma per esempio mi capita di fare una ricerca, ne traggo delle conclusioni che possono essere sbagliate oppure mi si propinano verità assolute che non mi sembrano tali, in entrambi i casi cerco di avere un'opinione da parte di chi ne sa più di me. Infatti, il titolo del post aveva lo scopo di attirare la vostra attenzione su alcune teorie che mi sono state date per certe, che ai miei occhi tanto certe non erano. Ihy, Mehen, Mehet Wret, sono alcune di quelle divinità che sono state presentate come "ignote", sulle quali invece ho trovato una certa quantità di materiale senza faticare un granchè, visto che l'avevo in casa. Ne ho quindi desunto che tanto sconosciute non fossero. Cosa c'è di "alieno" in tutto ciò?
Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 19:02
Ho letto l'articolo postato da Roby di Gabolde e mi sembrava la sua una ricostruzione credibile, riguardo Smenkhkara, che lui identifica come una persona diversa da Neferneferuaton...secondo voi sbaglia?
Identifica anche Mertitaton con Neferneferuaton, a me è sembrato strano per il solo fatto che fino a ieri pensavo fosse certo che si trattasse di Nefertiti, ma qui i punti fermi ...ballano! [SM=x822709]
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 19:45
Non ci sono punti fermi quando ci si addentra in Epoca Amarniana. Spesso può risultare attendibile tutto, ma anche il contrario di tutto. E' la ragione per cui quel ventennio è così soggetto a speculazioni, che sovente varcano persino i confini della razionalità....
Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 20:52
Re: Re:
-Kiya-, 28/05/2012 15.51:



Ecco che dunque - per citare solo alcune delle teorie proposte - Dodson opta per contraddistinguere di netto Smenkhkara da Neferneferuaton, riconoscendo al primo la titolatura incompleta, di solo Nomen e Prenomen, composta da Ankhkheperura Smenkhkara Djeser Kheperu. I due Cartigli così composti, peraltro, compaiono accanto a quelli di Akhenaton su un vasetto globulare appartenete al corredo funerario di Tutankhamon (Cairo - JE62172) - si tratta di uno dei reperti presi in esame per sostenere la tesi di coreggenza tra i due Sovrani citati. Grimal, dal canto suo, lo identifica invece esplicitamente come Ankhkheperura Neferneferuaton. Per Gardiner si tratta di Ankhkheperura Smenkhkara Neferneferuaton Meri Waenra. Per Van Dijk è ancora Smenkhkara Neferneferuaton.

Le ragioni che stanno alla base dell'ambiguità che caratterizza la proprietà del nome sono essenzialmente quelle esposte a seguire.

Il nome Neferneferuaton compare invariabilmente:

    1) prima del nome di Nefertiti;

    2) racchiuso in un cartiglio (come nel primo caso), ma accompagnato da diversi epiteti di genere maschile, quali:

      - 'Amato da Akhenaton';
      - 'Amato da Waenra'

    3) associato allo scettro heqa, che è un simbolo della Regalità ed è quindi identificativo un Re.


Per le ragioni di cui sopra, dunque, allo stato attuale è impossibile scindere Smenkhkara da Neferneferuaton e, pertanto, l'associazione di questi due nomi proposta dalla Dott.ssa Eaton-Krauss non può essere validamente contestata.




..Anche Gabolde la pensa come Dodson riguardo a Smenkhkara; non ricordo Reeves.
Anche Hatshepsut lascia in alcuni documenti il suo nome al maschile, e non quello di trono, ma il suo nome di nascita. Se Akhenaton e Nefertiti avessero tentato una coreggenza per far assumere a lei il trono successivamente, è anche plausibile che le attestazioni del nome Neferneferuaton siano al maschile. Anche la presenza del segno heqa in questo senso non prova nulla. Voglio dire semplicemente che nemmeno questo è un punto fermo.
Gabolde sostiene che Smenkhkara possa essere un principe straniero, spiegando così l'assenza di un nome di nascita. Io non ho capito questo passaggio. Alla stessa stregua effettivamente Smenkhkara potrebbe essere chiunque, anche un'altra persona che non abbiamo ancora trovato.
Non so perchè, ma ho avuto la sensazione che Reeves sottintendesse determinate cose, senza avere però l'ardire di dichiararle apertamente. La sua presenza alla conferenza del MEM mi fa pensare che l'abbia intesa come una occasione adatta per proporre implicitamente interpretazioni alternative e, tutto sommato, nuove...(ce ne fosse mai bisogno! [SM=x822712] )

-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 21:01
Se non ricordo male, Gabolde punta il dito su Zannanza, assimilandolo a Smenkhkara. Ma purtroppo non vi è modo di avvallare con certezza la sua teoria, innanzi tutto perchè non siamo in grado di stabilire in modo assoluto l'avvento sulla scena di Amarna di Smenkhkara. Dodson, tuttavia, è del parere che divenne coreggente di Akhenaton intorno al 13°/14° anno di Regno di quest'ultimo - e questo sclude Zannanza in maniera assoluta. Semmai è più facile confutare tale ipotesi, basandosi sul fatto che vi sono riscontri di una permanenza di Smenkhkara in quel di Tebe, dove fece erigere monumenti. E poi, semplicemente, salì al trono. Zannanza non avrebbe potuto farlo, poichè non arrivò per tempo. Ce lo conferma suo padre.
Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 21:06
Re:
-Kiya-, 28/05/2012 16.37:

Personalmente non trovo nulla di strano nella presenza di reperti concepiti per Nefertiti nella tomba di Tutankhamon. Questo perchè sono del parere che, quando Akhetaton fu definitivamente abbandonata, Tutankhamon si premurò di far trasferire le salme e i corredi dei suoi famigliari in quel della Valle (l'ho già detto, vero? :D ). Ciò non comporta necessariamente una duplicazione della tomba Reale, ma con buona probabilità l'esistenza di un certo numero di cachette (un riscontro di ciò potremmo trovarlo nella KV55 e nella KV63, il cui contenuto eterogeneo lascia effettivamente ipotizzare che di questo si tratti). Da lì a ritenere che le autorità incaricate di assemblare il corredo funerario del Re, morto inaspettatamente, attinsero da questi 'magazzini', il passo potrebbe essere relativamente breve....



Se queste premesse sono reali, nemmeno io trovo strana la presenza di parte del corredo di Nefertiti dentro la tomba di Tut. Però un ennesimo dilemma mi affligge: da cosa si evince che Tut abbia fatto spostare le tombe da Akhetaton a Tebe ( se l'ha fatto, niente di strano che abbia disposto l'uso di cachettes anzichè un'intera nuova tomba)? Lo chiedo dalla più profonda ignoranza in merito: come ben sapete, non mi sono mai occupata di questo periodo se non in modo davvero superficiale (e comunque penso si sia già capito da un pezzo! [SM=x822723] ). C'è un'iscrizione da qualche parte che fa intendere che possa essere stata fatta una cosa simile e quindi possa essere considerato il trasferimento un "punto fermo"?
Non ricordo dove l'ho letto, sicuramente Gabolde ne parla nell'ultimo articolo, ma anche qualcun altro di cui ho letto in questi giorni ha scritto la medesima cosa, ma non ricordo chi sia. Ebbene, che siccome è stata trovata una statuetta funeraria di Nefertiti ad Akhetaton, allora significa che lei è morta lì. Beh, detta così mi ha fatto un po' specie: dove si trovava e in che modo è stata rinvenuta?
Credo siano domande importanti.
Se dico delle fesserie, ditemelo.
Maat Ka Ra
00lunedì 28 maggio 2012 21:18
L'ho trovato, Gabolde dice che in alcune iscrizioni (quali?) Ankh(et)kheperura Neferneferuaton è scritto al femminile, come indicato tra parentesi, e che questo fatto prova che si tratti di una donna. Gabolde fa morire Nefertiti ad Akhetaton prima e, non potendosi trattare di Kiya, suggerisce che la "candidata ideale" possa essere Merytaton....

Di nuovo l'wshabty di Nefertiti senza coordinate; Kiya non ha riferimenti e Merytaton sembra messa lì un po' a caso....dimenticavo: anche l'attestazione del nome Ankhkheperura Neferneferuaton al femminile manca di riferimenti....

Proviamo a cercarli?

pizia.
00lunedì 28 maggio 2012 22:51
Re:
Maat Ka Ra, 28/05/2012 18.50:

Ihy, Mehen, Mehet Wret, sono alcune di quelle divinità che sono state presentate come "ignote", sulle quali invece ho trovato una certa quantità di materiale senza faticare un granchè, visto che l'avevo in casa. Ne ho quindi desunto che tanto sconosciute non fossero. Cosa c'è di "alieno" in tutto ciò?


Proprio nulla, infatti pensavo che ti riferissi a quelle quando parlavi di divinità poco note (non "ignote", come hai scritto nel post qui saopra, ma "poco note" come è scritto nel titolo), per quello ho citato i musici, altrimenti me ne sarei guardata bene, so benissimo che li conosci certamente, e molto meglio di me!
Comunque come non detto, dal titolo avevo frainteso, colpa mia, pensavo fosse quello il tema della ricerca, sarcofago di pietra, divinità poco conosciute, tutto lì.
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 23:42
Re:
Maat Ka Ra, 28/05/2012 10.33:


@Roby, ho letto i posts sui sigilli, che solleva un altro soggetto interessante. Ciò che però mi è stato fatto notare, di cui non so proprio nulla, è il fatto che "i nove" sono sormontati da un Anubi e che questo sia un fatto unico, che attualmente (stando a quanto detto) non ha ancora una spiegazione accettabile. Una possibile interpretazione potrebbe essere che il re defunto, impersonato da Anubi e non da Osiri per questioni di influenze del culto di Aton ancora forti, sovrasti appunto i nove in quanto rappresentanti del regno nella sua totalità, compresi quindi i popoli confinanti e quelli delle regioni governate. A conferma di questa teoria il fatto che in questo periodo il culto di Osiri viene obliterato poichè Aton riveste anche il ruolo di "sole notturno" e che, quindi, a supervisionare la Duat resta Anubi (come ai vecchi tempi, dico io!), non ovviamente in quanto re dell'oltretomba. Insomma, identifica quell'Anubi con Tut. Devo dire che, per quanto poco chiara, mi è sembrata una spiegazione coerente.
Questo era il tema che volevo sollevare riguardo il sigillo e siccome esula dal problema interpretativo dei nove, ho preferito continuare qui anche questa discussione, ma dite voi cosa preferite in merito. [SM=x822724]




Mi tocca contraddirti, Maat. I sigilli apposti sull'ingresso della KV55 erano identici a quelli descritti da Carter per Tutankhamon e posti in alto, rispetto a quello del Re: i nove archi sormontati dalla figura di Anubi, in posa accucciata.
Sembra non sia concesso parlare di unicum , poichè si afferma trattarsi del sigillo ufficiale della Necropoli Reale Tebana. Ipotizzo venisse apposto singolarmente (ovvero non accompagnato da un sigillo Reale riconducibile a un Sovrano specifico) ogni qual volta si ravvisasse la necessità di intervenire a richiudere una tomba violata o in presenza di una cachette. La presenza di questo sigillo sembra, inoltre, essere garanzia di sepoltura Reale (è quanto afferma Graziella Busi nel suo "Nefertiti, l'ultima dimora", edito da Ananke - Ed. 2002), ma nel caso della KV55 potrebbe identificare la presenza di un Re o Regina, pur non trattandosi di una tomba individuale. Anche Carter ne conferma la natura, riconoscendolo come sigillo ufficiale, trattando della scoperta della tomba di Tut.

Del sigillo della Necropoli possediamo più di un riscontro: oltre ai casi già citati, è stato trovato all'interno della tomba di Thutmosi III e anche all'interno della KV35 (Amenhotep II), per citare due esempi. Affermerei , pertanto, che sussistono pochi dubbi riguardo al suo uso abituale nella Valle dei Re, durante la XVIII Dinastia. Se volessimo, quindi, limitarne l'uso al solo Regno di Tutankhamon e di Ay, come proposto da Steve Cross nello scritto a cui ci ha rimandato Roberta (per comodità, lo riporto nuovamente qui), dovremmo ipotizzare che tutte le tombe citate, ed altre eventuali, siano state risigillate nell'intervallo di tempo circoscritto a questi due Sovrani. Ipotesi che non è possibile escludere, in effetti, tenuto conto che la Valle non registrò particolare attività per oltre un decennio, esponendo le tombe pre-esistenti a un alto rischio di violazione.
-Kiya-
00lunedì 28 maggio 2012 23:51
Re:
Maat Ka Ra, 28/05/2012 21.18:

L'ho trovato, Gabolde dice che in alcune iscrizioni (quali?) Ankh(et)kheperura Neferneferuaton è scritto al femminile, come indicato tra parentesi, e che questo fatto prova che si tratti di una donna. Gabolde fa morire Nefertiti ad Akhetaton prima e, non potendosi trattare di Kiya, suggerisce che la "candidata ideale" possa essere Merytaton....

Di nuovo l'wshabty di Nefertiti senza coordinate; Kiya non ha riferimenti e Merytaton sembra messa lì un po' a caso....dimenticavo: anche l'attestazione del nome Ankhkheperura Neferneferuaton al femminile manca di riferimenti....

Proviamo a cercarli?




Vado a memoria, ma mi pare di ricordare che il nome Ankh.t-Kheperu-Ra (al femminile) compaia soltanto una volta, inscritto in un Cartiglio e accompagnato dall'epiteto Meri.t Waenra (Amata da Waenra). In altre occasioni compare invece al maschile, sembre nel Cartiglio, ma comunque seguito da Meri.t Waenra (l'epiteto al genere femminile). Per giustificare tale 'anomalia' è stato supposto che potesse trattarsi di un errore dello scriba che vergò l'iscrizone.
Purtroppo non ricordo affatto l'ubicazione di queste iscrizioni, ma mi attivo subito per individuarle.


La provenienza dell'ushabti attribuito a Nefertiti non è certa. Peraltro i frammenti sono due, ma di uno non vi è garanzia alcuna che appartenesse alla Regina. La parziale iscrizione presente sul davanti del medesimo non identifica la Grande Sposa Reale.

Per ulteriori dettagli, rimando a questa discussione: Figura funeraria (ushabti) di Nefertiti?

In ultimo, la tua proposta conclusiva è per me un invito a nozze.... da anni ormai mi dico convinta dell'esistenza di personaggi appartenuti all'Epoca Amarniana di cui si sono perse le tracce. E non mi riferisco a personaggi comuni, ma appartenti alla schiera Reale.
-Kiya-
00martedì 29 maggio 2012 00:47
Re:
Maat Ka Ra, 28/05/2012 21.18:

L'ho trovato, Gabolde dice che in alcune iscrizioni (quali?) Ankh(et)kheperura Neferneferuaton è scritto al femminile.....





Ho trovato i riferimenti: le volte in cui il nome in questione compare al femminile sono più d'una, contrariamente a quanto avevo accennato nel precedente post. Se ne trova riscontro negli studi di Sir W.M. Flinders Petrie ('Tell el-Amarna'), dove l'Archeologo riferisce di aver trovato nel sito castoni di anelli e sigilli recanti il nome Ankh.t-Kheperu-Ra con la desinenza del femminile. Tali reperti sono oggi custoditi al Petrie Museum dell'University College di Londra.
Oltre a questo, abbiamo la testimonianza di John Pendlebury che, nella decade compresa tra il 1920 e il 1930, si dedicò a scavi ad Akhetaton. Pendlebury e i suoi collaboratori individuarono un grande edificio comprendente una sala ipostila nella quale emersero i resti di ben 816 colonne. Sui relativi basamenti, in alcuni casi, compariva inscritto "Ankhkheperura, la Casa del Giubileo dell'Aton". Tra questi, in un unico caso il nome era trascritto con la t del femminile.
L'edificio in questione è oggi noto come Smenkhkara Hall, poichè si ritenne che Akhenaton lo fece erigere per celebrare il suo Co-Reggente. Successivamente, però, si scoprì che l'area in cui furono trovati i mattoni d'agilla con le iscrizioni di cui sopra erano pertinenti a un edificio aggiuntivo, che si presentava non allineato con l'originale.

Il caso appena descritto è illuminante, per certi versi, poichè testimonia l'origine di buona parte della confusione che aleggia intorno ai personaggi in questione.
Dopo che agli inizi del 1900 fu possibile accertare l'esistenza (plausibile) di un Sovrano di nome Smenkhkara, grazie al ritrovamento di alcuni oggetti recanti semplicemente il nome Smenkhkara o Ankhkheperura-Smenkhkara-Djeserkheperura e di iscrizioni tombali in cui tali nomi risultarono riproposti, arbitrariamente, ogni qual volta che ci si imbatté in uno di questi nomi, si dette per scontato che si riferisse a Smenkhkara.
Ciò comporta attualmente che, pur ipotizzando possa trattarsi di individui distinti, la confusione creata è tale e tanta da rendere difficile ricostruire la situazione originale attraverso gli scritti dei singoli specialisti. Diventa quindi di fondamentale importanza, laddove ancora possibile, l'analisi e lo studio delle fonti dirette.
Maat Ka Ra
00martedì 29 maggio 2012 09:46
Re: Re:
-Kiya-, 28/05/2012 23.42:


Mi tocca contraddirti, Maat. I sigilli apposti sull'ingresso della KV55 erano identici a quelli descritti da Carter per Tutankhamon ....



Tranquilla, siamo qui per uno scambio di informazioni e in realtà sono io che "usurpo" il tuo sapere! [SM=x822723]

Comunque, come spiegavo nel post a Roby, questa è la spiegazione che è stata data da altri (insomma, fa parte di quell'evento che ha fatto scaturire il post in questione), non da me, che non ricordavo nemmeno dell'interpretazione dei sigilli della necropoli reale e quando l'ho letto nel tuo post mi si è aperto un mondo! Questa è la prova che quando dico che non mi ricordo più nulla, sono realistica! [SM=x822714]

-Kiya-
00martedì 29 maggio 2012 12:07
@Maat: ho spostato il commento relativo alle ushabties nella discussione di riferimento.

Oggi vedrò come fare per riordinare gli argomenti, in modo da renderli facilmente individuabili a tutti.
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