Re:
Maat Ka Ra, 28/05/2012 21.18:
L'ho trovato, Gabolde dice che in alcune iscrizioni (quali?) Ankh(et)kheperura Neferneferuaton è scritto al femminile.....
Ho trovato i riferimenti: le volte in cui il nome in questione compare al femminile sono più d'una, contrariamente a quanto avevo accennato nel precedente post. Se ne trova riscontro negli studi di Sir W.M. Flinders Petrie ('
Tell el-Amarna'), dove l'Archeologo riferisce di aver trovato nel sito castoni di anelli e sigilli recanti il nome
Ankh.t-Kheperu-Ra con la desinenza del femminile. Tali reperti sono oggi custoditi al Petrie Museum dell'University College di Londra.
Oltre a questo, abbiamo la testimonianza di John Pendlebury che, nella decade compresa tra il 1920 e il 1930, si dedicò a scavi ad Akhetaton. Pendlebury e i suoi collaboratori individuarono un grande edificio comprendente una sala ipostila nella quale emersero i resti di ben 816 colonne. Sui relativi basamenti, in alcuni casi, compariva inscritto "
Ankhkheperura, la Casa del Giubileo dell'Aton". Tra questi, in un unico caso il nome era trascritto con la
t del femminile.
L'edificio in questione è oggi noto come
Smenkhkara Hall, poichè si ritenne che
Akhenaton lo fece erigere per celebrare il suo Co-Reggente. Successivamente, però, si scoprì che l'area in cui furono trovati i mattoni d'agilla con le iscrizioni di cui sopra erano pertinenti a un edificio aggiuntivo, che si presentava non allineato con l'originale.
Il caso appena descritto è illuminante, per certi versi, poichè testimonia l'origine di buona parte della confusione che aleggia intorno ai personaggi in questione.
Dopo che agli inizi del 1900 fu possibile accertare l'esistenza (plausibile) di un Sovrano di nome Smenkhkara, grazie al ritrovamento di alcuni oggetti recanti semplicemente il nome
Smenkhkara o
Ankhkheperura-Smenkhkara-Djeserkheperura e di iscrizioni tombali in cui tali nomi risultarono riproposti, arbitrariamente, ogni qual volta che ci si imbatté in uno di questi nomi, si dette per scontato che si riferisse a
Smenkhkara.
Ciò comporta attualmente che, pur ipotizzando possa trattarsi di individui distinti, la confusione creata è tale e tanta da rendere difficile ricostruire la situazione originale attraverso gli scritti dei singoli specialisti. Diventa quindi di fondamentale importanza, laddove ancora possibile, l'analisi e lo studio delle fonti dirette.