Il computo del tempo: più di un sistema di datazione in uso nell'antico Egitto?

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-Kiya-
00domenica 18 settembre 2011 15:50
Al contrario di quanto è stato fatto per l'era Cristiana, gli Antichi Egizi non si curarono mai di contare gli anni a partire da un avvenimento specifico, reale o immaginario che fosse, quale sarebbe potuto essere, ad esempio, l'anno della prima unificazione dei Due Regni. Essi adottarono un sistema che tutt'oggi genera non poche difficoltà, in cui si imbattono gli studiosi desiderosi di approfondire nel dettaglio la Cronologia Egizia. E non solo, naturalmente, poichè anche il "semplice" calcolo della durata di una Dinastia o di un singolo Regno ne risultano inficiati.

Eppure sembra esistere un documento in grado di contraddire questo assunto, su cui ognuno di noi fa affidamento, avendolo preso come dato di fatto.
Per il momento non sono in grado di fornire dettagli, avendone io stessa appena apresa l'esistenza. Posso solo riferire quanto indicato da Montet nel volume "Egitto eterno", il quale cita un documento risalente al Regno di Ramesse II che testimonia l'esistenza di un altro medoto di datazione. Il documento in questione è datato all'anno 400 di un monarca che "non sappiamo con certezza se reale o mitico; l'anno 400 sembra coincidere con l'inizio di un'era detta di Menofres, giunta, alla fine dell'era di Augusto, all'anno 1606".

Le parole in corsivo sono quelle di Montet (pag. 58 dell'edizione Mondadori, pubblicata nel 1991). Dalle stesse si evince che i documenti in questione fossero più d'uno, visto che ci è concesso risalire alla data in corso all'epoca di Augusto (Anno 1606 - il che ci permette di stabilire che tra l'anno in cui fu redatto il documento risalente al Regno di Ramesse II e quello databile all'epoca di Augusto intercorsero 1206 anni).
Se davvero così fosse, tenuto conto che Montet scrisse il suo libro nel 1964 e che successivamente potrebbe essere stato smentito, si potrebbe ritenere che esistesse più di un sistema di computo degli anni, che vi fossero degli uffici civili che non tenevano conto dei cambi di Regno e che quello a noi maggiormente noto fosse un sistema secondario, applicato per ogni singolo Sovrano e forse riservato ai documenti destinati ai suoi Archivi.

Qualcuno ha già avuto modo di imbattersi in questo documento? Mi impegnerò ad individuarlo, naturalmente. Tuttavia ogni suggerimento risulterebbe gradito.
ToMegaTherion
00domenica 18 settembre 2011 16:13
Deduco che non ci sia alcuna nota nel testo... C'è qualche indizio in bibliografia (testi specifici, articoli...) ?
-Kiya-
00domenica 18 settembre 2011 16:16
Solo questo:

"Kemi", IV, Tav. XI

Ignoro di che si tratti....
-Kiya-
00domenica 18 settembre 2011 16:28
Del testo di Montet, possiedo anche la prima edizione italiana, risalente al 1964. Stessi contenuti e stessa nota anche lì.
-Kiya-
00domenica 18 settembre 2011 16:40
Ok, la fonte dovrebbe essere questa:

Kêmi, Revue de philologie et d'archéologie égyptiennes et coptes. Paris 1928—1971 (vols. 1—21)

Rivista fondata dallo stesso Montet.

Naturalmente in questo contesto ci interessa la Tav. XI, pubblicata nel 4° Vol.
Biceleon
00domenica 18 settembre 2011 17:55
Re:
-Kiya-, 18/09/2011 16.40:

Ok, la fonte dovrebbe essere questa:

Kêmi, Revue de philologie et d'archéologie égyptiennes et coptes. Paris 1928—1971 (vols. 1—21)

Rivista fondata dallo stesso Montet.

Naturalmente in questo contesto ci interessa la Tav. XI, pubblicata nel 4° Vol.



Non è che Montet si riferisce alla Stele di 400 anni? Egli infatti ha scritto un articolo La stèle de l'an 400 retrouvée presente appunto in Kemi vol. 4 (1931-1933) pp. 191-215.
ToMegaTherion
00domenica 18 settembre 2011 18:58
Re: Re:
Biceleon, 18/09/2011 17.55:



Non è che Montet si riferisce alla Stele di 400 anni? Egli infatti ha scritto un articolo La stèle de l'an 400 retrouvée presente appunto in Kemi vol. 4 (1931-1933) pp. 191-215.



Mi hai preceduto !!! Credo sia proprio quello... [SM=x822753]

-Kiya-
00domenica 18 settembre 2011 19:09
Pare che si riferisca proprio a quella, bravo Biceleon! Ma la traduzione corretta è "La Stele dell'anno 400".
Dall'analisi del testo della Stele, secondo Montet, si evince che gli antichi Egizi avessero effettivamente un duplice metodo per calcolare il tempo:

1) quello limitato al Regno di un singolo Sovrano, a cui tutti siamo abituati
2) il computo di precise "ere" storiche, che comprendevano al loro interno più Regni di altrettanti Sovrani.

La Stele dell'Anno 400 è oggi custodita al Museo del Cairo. Mariette la scoprì nel 1863, ma poi venne rinsabbiata e se ne persero le tracce. La successiva riscoperta, avvenuta nel 1933, è proprio dovuta al merito di Pierre Montet.
Il monumento fu redatto per ordine di Ramesse II, figlio di Sethi I, verosimilmente a Pi-Ramesse. Successivamente Psusenne I volle trasferirla nella sua città, Tanis, poco distante dal luogo d'origine.

La Stele fornisce dettagli relativi a una (forse due) di queste "Ere".
Riporto la traduzione dell'inizio dello studio pubblicato da Montet sulla rivista Kemi, poi citata come fonte nel suo libro. Il titolo dello scritto è: "L'ère de Menophrès".



"Gli Egizi avevano tanto delle Ere quanto dei Re. Almeno due Sovrani ebbero il privilegio di fornire il punto di partenza per un'Era di lunga durata.
La Stele dell'anno 400 trovata da Mariette a San el-Hagar, perduta, poi ritrovata dal sottoscritto nel 1933, rende nota l'Era del Re Seth apehti, Figlio di Ra Nubti, che durò all'incirca 400 anni. L'astronomo Teone, durante il IV sec. d.C., menziona come fatto noto che siano trascorsi 1605 anni da Menophrès fino al termine dell'Era di Augusto.
L'Era di Menophrès (ntd: non mi è chiaro se si tratta di un altro nome di Re Seth apehti o se piuttosto Menophrès fu il Sovrano con cui coincide l'inizio dell'era successiva) ebbe dunque inizio nel 1321 a.C.
Questo rappresenterebbe per gli Egittologi un elemento tra i più preziosi, a condizione di riuscire a identificare Menophrès
[....]".




Allego il coda il pdf dell'articolo completo, in lingua francese. Se avete difficoltà, posso procedere con la traduzione.


L'ère de Menophrès
-Kiya-
00domenica 18 settembre 2011 19:20
Ecco una riproduzione della Stele:


Hatshepsut76
00domenica 18 settembre 2011 20:53
Re:
Interessante, Kiya! Non sapevo deell'esistenza di questa stele.

-Kiya-, 18/09/2011 19.09:

Allego il coda il pdf dell'articolo completo, in lingua francese. Se avete difficoltà, posso procedere con la traduzione.


L'ère de Menophrès



grazie, scaricato! [SM=g999103]
Kareni
00lunedì 19 settembre 2011 00:10
Argomento interessante, grazie Kiya! Do il mio piccolo contributo... nella stele questo "anno 400" compare all'inizio della VII riga: rnp.t-sp 400, 3bd 4 (ny) šmw, sw 4 "quattrocentesimo anno, quarto mese di shemu, quarto giorno".
Un particolare "curioso" è che non segua alla data: ḫr ḥm n(y) "sotto la maestà di..." assai frequente in tale posizione. Mi viene da pensare che ciò sia dovuto proprio alla data che potrebbe effettivamente seguire altri parametri di misurazione.
roberta.maat
00lunedì 19 settembre 2011 08:36
Tutto questo è estremamente interessante. Grazie.
-Kiya-
00lunedì 19 settembre 2011 09:02
Re:
Kareni, 19/09/2011 00.10:

Argomento interessante, grazie Kiya! Do il mio piccolo contributo... nella stele questo "anno 400" compare all'inizio della VII riga: rnp.t-sp 400, 3bd 4 (ny) šmw, sw 4 "quattrocentesimo anno, quarto mese di shemu, quarto giorno".
Un particolare "curioso" è che non segua alla data: ḫr ḥm n(y) "sotto la maestà di..." assai frequente in tale posizione. Mi viene da pensare che ciò sia dovuto proprio alla data che potrebbe effettivamente seguire altri parametri di misurazione.




Grazie per il tuo contributo, Carlo.
Nel pomeriggio cercherò ulteriori informazioni e documentazione.
mavir
00lunedì 19 settembre 2011 15:59
"La Stele dell'Anno 400 è oggi custodita al Museo del Cairo. Mariette la scoprì nel 1863, ma poi venne rinsabbiata e se ne persero le tracce. ..."

Scusa Kiya, perché reinsabbiata? A quale scopo?
MaVir
-Kiya-
00lunedì 19 settembre 2011 16:03
Posso dedurne che andò perduta, forse per una certa incuria durante gli scavi..... non ho informazioni certe, al momento. Tuttavia non fu certo un caso isolato, questo.
-Kiya-
00martedì 20 settembre 2011 20:13
Sto leggendo lo scritto del Prof. Montet a riguardo di Menophrès (a singhiozzi, ma lo sto leggendo.... benedetto tempo!) e devo ammettere che è davvero molto, molto interessante..... ne parleremo approfonditamente, non appena l'avrò ultimato.
-Kiya-
00martedì 20 settembre 2011 23:36
Il testo della "Stele dell'anno 400"



"Possa il Toro Possente Amato da Maat vivere, Il Signore del Giubileo come suo padre Ptah-Tenen, il Re dell'Alto e Basso Egitto User-Maat-Ra Setep-en-Ra, Figlio di Ra Ramesisu-Meri Amon, dotato di vita, egli che è sotto la tutela delle Due Signore, il protettore dell'Egitto, il conquistatore delle terre vicine, Ra che ha generato tutti gli dèi, che ha ordinato le Due Terre, Horo d'Oro ricco di anni e grande di vittorie, il Re dell'Alto e Basso Egitto User-Maat-Ra Setep-en-Ra, Figlio di Ra Ramesisu Meri-Amon, il Principe che ha dotato le Due Terre di monumenti in suo nome in modo che il sole possa splendere in tutto il suo amore, il Re dell'Alto e Basso Egitto User-Maat-Ra Setep-en-Ra, Figlio di Ra Ramesisu Meri-Amon.

Sua Maestà ha ordinato di elevare una grande stele in granito per il grande nome dei suoi padri al fine di innalzare il nome del padre di suo padre (e per) suo padre stesso il Re Men-Maat-Ra, Figlio di Ra Sethi Mer-en-Ptah che viva per l'eternità, come Ra ogni giorno.

Anno 400, quarto mese della stagione di Shemu, quarto giorno del Re dell'Alto e Basso Egitto, Apehtiseth (?) [ndr: forse "Seth 'Grande di Valore'" (?)], Figlio di Ra che egli ama, Nubti [1], amato da Ra-Hor-akhty, possa vivere in eterno.

Il Reggente è giunto, il Sindaco della città, il Tjatj (Vizir), il Portatore di Flabello alla destra del Re, il Capo/migliore degli Arcieri, il Capo dei tiratori/degli arcieri, il Governatore della Fortezza di Tjarw, il Grande dei Medjau, lo scriba reale, il responsabile amministrativo dei carri, il capo supremo delle cerimonie della Festa dell'Ariete, il capo di Smendes, il Primo Profeta di Seth, il sacerdote-lettore di Wadjet-Opet-Tawy, il capo di tutti i sacerdoti di tutti gli dèi, Seti, giusto di voce; il figlio del Principe Reggente, il Sindaco della città, il Tjatj (Vizir), il capo degli arcieri, il Governatore della Fortezza di Tjarw, lo scriba reale, il responsabile amministrativo dei carri, Paramesse [2], giusto di voce, nato dalla signora della casa, la cantatrice di Ra, Tiw, giusta di voce, ha detto:

Salute a te, Seth, figlio di Nut, grande di forza nella barca dei milioni di anni, a prua della nave di Ra, il grande urlatore.... ... possa tu darmi un buon momento per servire il tuo Ka e possa io durare in/per..... "



[1] - di Nubt (Ombos). Quindi Seth 'Grande di valore', originario di Nubt.
[2] - Ramesse I
-Kiya-
00mercoledì 21 settembre 2011 00:53
Re: Il testo della "Stele dell'anno 400"
-Kiya-, 20/09/2011 23.36:




Anno 400, quarto mese della stagione di Shemu, quarto giorno del Re dell'Alto e Basso Egitto, Apehtiseth (?) [ndr: forse "Seth 'Grande di Valore'" (?)], Figlio di Ra che egli ama, Nubti [1], amato da Ra-Hor-akhty, possa vivere in eterno.




Ecco come la interpreto io:

Apehti Seth.... Aapehpeh.... Apophis, alias Ipepi Aauserra, il Sovrano Hyksos della XV dinastia che elesse a suo dio Seth e la cui titolatura ci è pervenuta incompleta.
Re Ipepi regnò per circa 40/50 anni e sotto di lui ebbero inizio i conflitti tra gli Hyksos e i Principi Tebani.
Ecco come inquadrano il suo Regno i principali studiosi che si sono occupati della Cronologia dell'epoca:

Redford 1605 a.C. - 1555 a.C.
Dodson 1585 a.C. - 1545 a.C.
Ryholt 1581 a.C. - 1541 a.C.
Franke 1574 a.C. - 1534 a.C.

mediamente si prende in esame il periodo 1580 a.C. - 1540 a.C. (± 50 anni)

Ed ecco invece, come si configura il Regno di Ramesse II:

Redford 1304 a.C. - 1237 a.C.
Gardiner 1294 a.C. - 1227 a.C.
Arnold 1290 a.C. - 1224 a.C.
von Beckerath 1279 a.C. - 1213 a.C.
Malek 1279 a.C. - 1213 a.C.
Krauss 1279 a.C. - 1213 a.C.
Shaw 1279 a.C. - 1213 a.C.
Grimal 1279 a.C. - 1212 a.C.
Dodson 1279 a.C. - 1212 a.C.

mediamente si prende in esame il periodo 1279 a.C. - 1212 a.C. (± 30 anni)

Tenuto conto degli scarti dovuti ai dubbi sull'effettiva Cronologia, è ragionevole affermare che il testo della Stele dell'anno 400 potrebbe essere stato redatto nella ricorrenza del 400esimo anno dell'incoronazione di Ipepi, che evidentemente cadde sotto il Regno di Ramesse II.
Con il testo redatto nella "Stele dell'Anno 400", quindi, Ramesse non onora soltanto suo padre (Seti I) e suo nonno (Ramesse I), ma anche coloro che ritiene i suoi avi, avendone la sua famiglia abbracciato il culto: gli Hyksos e nello specifico il Sovrano Hyksos Ipepi, che elesse a suo dio Seth di Ombos.

Seth, dopo la cacciata degli Hyksos ad opera dei Principi Tebani venne relegato a ruolo di secondo piano o, per meglio dire, praticamente bandito come divinità malvagia. Con l'avvento della XIX dinastia il suo culto tornò in auge e gli si attribuì, quale riscatto, il posto accanto a Ra sulla barca solare, affinchè scacciasse Apopi, il serpente che incarnava il Caos.

La salita al trono di un Re straniero, abbinata all'elevazione di Seth (a sfavore di Horus) si potrebbe indubbiamente considerare come l'inizio di una nuova era.


Resta da identificare il Menophrès di cui ci parlò Teone..... anche in questo caso potrebbe trattarsi di un'era coincidente con un punto di rottura: ovvero con il termine di un periodo che gli Egizi, o meglio, i Regnanti Egizi vollero .... cancellare [SM=g999103]
-Kiya-
00mercoledì 21 settembre 2011 08:54
Stanotte riflettevo su questo "metodo di datazione".
Aldilà del chi o cosa possa essere il soggetto di riferimento (non è detto che fu sempre un sovrano, come nel caso della "Stele dell'Anno 400", potrebbe, in altre circostanze, essere stato un avvenimento a dar inizio a un'Era), non parlerei in senso stretto di un metodo di datazione alternativo, quanto piuttosto di un riferimento simbolico.

Le cosiddette "ere", laddove esistite come consuetudine per tutti i sovrani Egizi o per buona parte di essi, potrebbero essere strettamente connesse alla politica adottata dal Sovrano in carica e pertanto stabilite dal medesimo.
Nel caso di Ramesse II, come già accennato, l'intento potrebbe essere stato quello di celebrare la divinità sotto la quale la sua famiglia si pose (Seth) iniziando il computo degli anni a partire dall'incoronazione del sovrano che scelse di elevarla, in altri casi potrebbe riguardare un antenato o un evento di ispirazione per chi sedeva sul trono d'Egitto.
Qualora così fosse, le ere potrebbero non essere progressive, ma anche accavallarsi tra loro.

Provo a fare qualche esempio per rendere più chiaro il mio pensiero.

Supponiamo che anche durante il Regno di Hatshepsut fosse stata decretata un'era di riferimento. Questa potrebbe riguardare il Medio Regno, tenuto conto che le raffigurazioni e i monumenti di Hatshepsut traggono spesso ispirazione dai canoni artistici di quell'epoca. Pensiamo alla stessa Regina, rappresentata in forma leonina come sfinge, o più semplicemente alla collocazione del suo Tempio. Se anche Hatshepsut avesse "scelto" un riferimento quale punto di partenza (ispirazione?) per un'era in cui collocare il suo Regno, questo sarebbe potuto essere l'anno di incoronazione di Mentuhotep II.

Ramesse II, salito al trono ben dopo Hatshepsut, naturalmente non avrebbe tenuto nella minima considerazione l'Era relativa a Mentuhotep II, cominciando il suo computo dall'epoca Hyksos.

Ora mettiamoci nei panni di HeriHor, Primo Profeta di Amon, che assumendo titolatura reale diede inizio a una dinastia parallela alla XX durante il cosiddetto Terzo periodo Intermedio.
Con ogni probabilità, Herihor, dovendo decretare il punto di origine di un'era a lui consona e di ispirazione, avrebbe optato per l'inizio della XVIII Dinastia, allorquando Amon divenne divinità principale.
In tal caso, la sua Era sarebbe andata ad inserirsi in un intervallo di tempo già compreso nell'Era "coniata" da Hatshepsut e in quella di Ramesse II, di cui naturalmente Herihor non avrebbe tenuto conto.

Facciamo un ampio salto, fino a un tempo relativamente più "vicino" a noi. Cosa avrebbe potuto segnare un'era dal punto di vista della regina Cleopatra? Senza ombra di dubbio l'avvento di Alessandro Magno e la liberazione del paese dal gioco Persiano. Ecco dunque che la Regina, oltre a contare i suoi propri anni di regno, avrebbe potuto dare disposizione ai suoi funzionari affinchè "creassero" una nuova era storica di cui tenere computo parallelamente alle date ufficiali.

Kareni
00mercoledì 21 settembre 2011 18:25
Mi sembra che il tuo ragionamento sia molto logico Kiya.
Far partire un'era da qualche avvenimento simbolico vivido nella mente di tutti o particolarmente caro al "regnante",
(oltretutto spesso coincidente con le idee poltiche di quest'ultimo), rientra nella volontà tipica dei popoli antichi, in maggior misura per quelli del Vicino Oriente, di "avere radici"...

Mi domando inoltre una cosa...a vostro parere il numero quattro potrebbe avere valore simbolico in questo caso? "Quattrocentesimo anno, quarto mese, quarto giorno" non vi suona poco casuale?
-Kiya-
00mercoledì 21 settembre 2011 19:10
Re:
Kareni, 21/09/2011 18.25:



Mi domando inoltre una cosa...a vostro parere il numero quattro potrebbe avere valore simbolico in questo caso? "Quattrocentesimo anno, quarto mese, quarto giorno" non vi suona poco casuale?




Bravo Kareni!
Ero talmente presa dai contenuti e dalle plausibili interpretazioni che mi è totalmente sfuggito il dettaglio della data. Non credo che sia casuale, in effetti... Il quattro, secondo il Credo Egizio, riproduce l'Universo creato e quadripartito, quindi le mura del tempio.
C'è da chiedersi, a questo punto quale possa essere il valore dell'anno 400. Non credo che sia stato scelto solo per via del 4. Credo che vi fosse la reale intenzione di tornare a un tempo quanto meno vicino a quello indicato, se non effettivamente preciso. E' possibile però che il quarto mese e il quarto giorno siano stati scelti per rimarcare un preciso significato.
Kareni
00lunedì 3 ottobre 2011 20:26
Chiedo scusa per il rispolveramento di questa discussione…ma non avevo avuto modo di rispondere.

Anche secondo me vi è la volontà di tracciare un filo conduttore con il tempo preciso di cui parli, tuttavia credo che in tal caso la data sia stata “arrotondata” per enfatizzare, considerando anche che un
avvenimento ,verificatosi circa 400 anni addietro, forse sarebbe stato difficile da datare con esattezza.
D’altro canto non mi sento neppure di scartare completamente l’ipotesi che la data sia del tutto simbolica, a questo punto però la motivazione tende inevitabilmente a sfuggire, in gran parte.
Infine come ultima possibilità: forse nel quarto giorno del quarto mese di shemu, cioè “Mswt Ra”, nascita di Ra (guarda caso la stele è di Ramesse II, un particolare comunque significativo) poteva esserci da tempo una ricorrenza o festività, che cadeva proprio quel giorno per via del simbolismo legato al 4…ma prendetelo come azzardo, non ho dati su cui basarmi.

Ad ogni modo una cosa si può affermare con certezza, è attestato che nell’Antico Egitto non sia stato usato esclusivamente il calcolo del tempo secondo gli anni di regno, anzi, pare che questo metodo si sia affermato nella grande misura che conosciamo in un secondo momento. La prima attestazione di una data fatta iniziare da un avvenimento risale a non molto tempo dopo la “dinastia 0”. Si tratta di un frammento di tavoletta scritta in geroglifici un po’ “arcaici” :) dove si fa partire la conta degli anni “da quando Narmer sottomise il popolo del Delta”.
Poi chiaramente bisogna separare i periodi altrimenti si rischia di incorrere in errori…è probabile che anche in questo “ambito” le cose siano cambiate e/o si siano alternate nel corso del tempo. Basti pensare alla nostra storia…per esempio: AB VRBE CONDITA, AB IMPERIVM VESPASIANII , ANNO DOMINI, DIOCLETIANI ANNO (usato ancora nella chiesa copta) …etc. etc…
pizia.
00martedì 4 ottobre 2011 02:28
Re:
mavir, 19/09/2011 15.59:



Scusa Kiya, perché reinsabbiata? A quale scopo?


Nell'Ottocento spesso le cose (manufatti ma anche tombe, muri, porzioni di città e siti interi) venivano reinsabbiate, ma non per nascondere delle prove o per deviare l'attenzione da ritrovamenti scomodi, piuttosto per rispondere all'esigenza molto pratica di conservare tali reperti in attesa di poterli recuperare in futuro.
In quel periodo infatti, quando l'Egitto prometteva ancora tesori inestimabili, fama e oro, persino gli egittologi più "seri" compivano scavi sommari e, senza esaurire le informazioni dei siti, talvolta erano sollecitati (anche dagli sponsors) a rivolgere altrove la loro attenzione.
Ad esempio Petrie e Quibell scavarono migliaia di tombe nelle necropoli predinastiche, presero appunti sui loro taccuini, catalogarono un po' di oggetti ottenendo anche risultati superbi (mi riferisco alle SD), poi coprirono tutto e sotto la sabbia giaciono ancora i resti dei primi egizi.

Adesso torno immediatamente IT e dico la mia sul metodo di datazione.
Nei complessi templari c'erano i centri culturali in cui veniva conservato, tramandato e prodotto il sapere, quindi è normale che lì fosse tenuto il computo del tempo, secondo i metodi tradizionali e conosciuti, quindi il calendario, la discrepanza fra la data reale e quella del calendario, gli anni di regno del re in carica, l'archivio degli annali.
Nei templi dedicati al culto funerario del re, quando questi aveva lasciato considerevoli rendite per garantirsi il servizio a lungo, è possibile che si contassero gli anni dalla morte, o meglio ancora, che si continuasse a contare come se quelo re fosse ancora vivo.
Si ha notizia della continuazione del culto dei re della IV dinastia, presso i loro templi funerari, ben oltre la loro morte.
Quei sacerdoti, beneficiando per generazioni dei lasciti di alcuni defunti illustri, dovevano certo esser loro molto riconoscenti!
Quindi non trovo strana l'esistenza di documenti in cui si parla di XXX anni del re Y.

Sulla possibilità di identificare un re dopo 400 anni, in un documento di epoca ramesside, sono molto scettica: ammesso e non concesso che i 400 anni, 4° mese e 4° giorno siano un dato simbolico, potrebbe comunque trattarsi di un dato falsato in buona fede.
Mi spiego meglio. Chi ha scritto il testo copiato sulla stele potrebbe aver davvero creduto o calcolato di trovarsi a 400 anni, 4° mese e 4° giorno dall'evento celebrato, ma potrebbe aver attinto ad una fonte mendace.
Oppure potrebbe aver semplicemente scritto così perché voleva collegare il re presente e quello antico con un intervallo di tempo assai simbolico, anche se non vero, intanto ai tempi loro, chi avrebbe potuto verificare?

A me sembra che anche i ramessidi non vedessero di buon occhio i re Hyksos, al punto di non comprenderli nella lista di Abydos, mentre quel sovrano così importante da essere preso a riferimento dovrebbe esserci.
Potrebbe essere stato Ahmose, il cui culto funerario è attestato a lungo nel tempo, ad aver lasciato un buon ricordo di sé e notevoli rendite al proprio tempio, per permettere ai propri sacerdoti la continuità dei riti e delle offerte, e il conteggio dei suoi anni di regno, anche dopo la giustificazione.
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