Uffa! Uffa e arciuffa !!!!
Stavolta il buon
ZH ritorna alla carica per interposta persona? Temendo di essersi fin troppo esposto manda avanti qualcun altro? E,nuovamente, si tratta di un egiziano che avrebbe scoperto l'acqua calda!
Premesso che
nessuno vuole necessariamente ricondurre la morte di Tut ad un omicidio (esistevano anche le cause naturali, cribbio, e non è che 3500 anni fa si sapesse poi curare proprio tutto, nonostante gli influssi alieni
...), mi pare sia
abbondantemente appurato (e ben prima della TAC di ZH) che il frammento osseo visibile all'interno del cranio del povero Tut non c'entri niente con la sua morte.
Si è parlato dell'osso etmoide rotto dagli imbalsamatori quando estrassero il cervello dal naso; si è detto che potrebbe trattarsi di un frammento addirittura causato dagli stessi scopritori quando cercarono di estrarre il povero corpo dal sarcofago... l'ispessimento osseo, inoltre, in corrispondenza della nuca non sarebbe dovuto esistere se il malcapitato fosse morto a seguito del colpo etc. etc.
Dopo la TAC (svolta da esperti egiziani solo alla fine supportati da medici stranieri -quando vedrete il filmato fate attenzione alla "delicatezza" elefantina con cui viene maneggiato il corpo-) è saltata fuori la teoria della frattura alla gamba.
NO PROBLEM. Potrebbe anche essere stata davvero quella la causa della morte, ma quello che stona (e purtroppo è
una costante da quando "qualcuno" occupa un "certo" posto) è il continuo, incessante,
sensazionalismo e l'
enfasi con cui vengono propagandate ipotesi che
nulla hanno , di più, delle altre che si sono susseguite nel corso dei decenni!
Sono ipotesi e NON certezze!
Fondamentalmente, e dalla TAC di Tut in poi mi pare ancor più evidente, alla base di tutto c'è un
esasperato nazionalismo di ZH che vuole riappropriarsi dell'archeologia egiziana (sentimento più che giusto, per carità) dimostrando che il mondo intero, per decenni, non ha capito un accidente (eufemismo per qualcos'altro, decidete voi cosa) e che gli unici che possono risolvere i "misteri" egizi sono gli egiziani stessi.
Salvo, si intende, dover ricorrere ai soldi (e tanti) che il mondo intero mette a disposizione di ZH (e spero non nel pieno senso della parola) per poter portare avanti i suoi studi.
Di qui la "cacciata" degli archeologi che si discostano dalle sue regole (o che comunque si permetotno di pensarla differentemente), come Reeves o lo stesso Shaeden (questo più elegantemente messo alla porta con la scusa della fine della stagione di scavo).
Non credo, sinceramente, che l'egittologia
SERIA stia ottenendo una buona pubblicità: forse la stanno conoscendo tutti, questo si e potrebbe essere un bene, ma non so fino a che punto si tratti di conoscenza e se invece non sia una "
SVENDITA" di conoscenza che, nel momento stesso in cui diventa "nazional-popolare" si svilisce.
Non è snobismo il mio, per carità, ma solo la convinzione che -in qualunque campo della cultura- quando si crea una situazione di eccessiva diffusione, automaticamente ne viene a soffrire la qualità e, (il romanzo "Nefertiti", di cui stiamo sparlando in un altro 3D, docet) in questa "licenza, come scriveva il grande Platone, nasce e prospera una mala pianta",
l'ignoranza che assurge al rango di "conoscenza"!
Scusate l'eccessiva lunghezza...
[Modificato da Hotepibre 28/11/2006 9.26]