Sabato 11 Novembre 2006
La giornata comincia presto, sveglia alle 5.30 del mattino.
E meno male che abbiamo preparato tutto il possibile ieri sera, altrimenti chissà a che ora bisognava alzarsi!
Valigie già pronte nell’auto, vestiti da indossare sul divano, non ci resta da sbrigare altro che l’ordinaria manutenzione personale e si può partire.
Dobbiamo raggiungere in macchina l’aeroporto di Malpensa, quindi ci siamo fatti una tabella di marcia, prevedendo che ci vorranno circa un paio d’ore per raggiungerlo e un’altra mezz’ora per parcheggiare e spostarsi al Gate 1.
Per le 8.30 bisogna presentarsi al check-in, cioè due ore prima dell’orario del decollo, previsto per le 10.30.
Riusciamo a malapena, perché usciti dall’autostrada, la statale è tutt’altro che agevole, bisogna attraversare ancora molti centri abitati e rotonde.
A proposito di ciò, ho imparato a mie spese che arrivare tempestivi al check-in vuol dire aggiudicarsi i posti migliori, oppure poter scegliere di stare vicino a qualcuno, perché le persone che viaggiano sole chiedono tutti di stare vicino al finestrino o tutt’al più al corridoio, così alla fine rimangono liberi solo i posti centrali delle file e sono i più scomodi, gomito a gomito con le altre persone di fianco, da un lato e dall’altro, per di più sconosciuti e invece chi vi accompagna si trova forse nella stessa situazione però in un altro gruppo di sedili!
Vi risparmio i particolari del viaggio aereo, intanto sapete già che non mi ha divertita per niente; nemmeno quando, arrivati nel cielo del Cairo, mi sono fatta coraggio e ho cercato di guardare fuori per vedere le piramidi, ma purtroppo il cielo era velato e la sponda ovest del Nilo ricoperta di nuvole leggere ma sufficienti per impedire la vista del panorama.
Cercate solo di immaginare la contentezza al quadrato con cui ho posato i piedi in terra, già esultavo per essere sana e salva, in più calcavo la terra d’Egitto!
A questo punto devo rivelarvi l’identità del Tour Operator col quale abbiamo fatto il viaggio: si tratta di Turisanda, scelta operata con il criterio dell’appalto al minor costo.
Faccio un passo indietro. Generalmente viaggiamo da soli, siamo veri e propri turisti fai da te, ma mi sono resa conto che l’Egitto era per me un ambiente nuovo e troppo diverso da quello in cui sono abituata, perciò avrei avuto bisogno di un supporto, così mi sono rivolta alla mia agenzia viaggi di fiducia, dove ero stata già una volta nel 1995 e mi avevano aiutato per la Spagna!
Il mio programma era un po’ particolare, volevo volare con Alitalia, non fidandomi di nessun’altra compagnia aerea, anche perché i 4 aerei che ho già preso erano della nostra compagnia di bandiera, ma tutto ciò ha comportato l’arrivo a Luxor due giorni prima dell’imbarco, così abbiamo diviso il nostro soggiorno in questa città in due parti, due giorni prima e cinque dopo la crociera.
La scelta del Tour Operator si è rivelata ottima, infatti appena atterrati al Cairo, ore 15.20 ora locale, ore 14.20 in Italia, già ci corre incontro un incaricato, pratico di lingua italiana, con i bolli da mettere sul passaporto e i biglietti per l’aereo che ci avrebbe portato a Luxor in serata; ci accompagna con un mezzo noleggiato fino all’altro aeroporto del Cairo, quello dal quale partono i voli nazionali, e ci tiene compagnia per alcune ore, mentre aspettiamo il momento in cui si apre il bureau per il chek-in.
Il secondo volo è molto meglio del primo, (soprattutto più breve!) ma partendo già col buio non è nemmeno pensabile di poter vedere qualcosa dai finestrini, non so se dire: “Peccato!” oppure “Meglio!”.
Anche all’arrivo a Luxor ci attende l’incaricato Turisanda col cartello verde in mano e il mezzo pronto fuori dall’aeroporto per portarci al Sofitel Karnak.
Si tratta di una specie di “villaggio” fatto con costruzioni su due piani al massimo, posizionato su una vasta area al margine settentrionale del sobborgo di Karnak, Comune di Luxor; per giungervi bisogna percorrere un tratto di strada sterrata, ma ci dicono che è a causa di lavori che si stanno eseguendo per fornire adeguate infrastrutture al circondario turistico.
Le strade alla sera sono ben illuminate, anche quelle che portano fuori città, ma del bel panorama che ci circonda non riusciamo a vedere nulla.
Arriviamo molto stanchi alla sera del primo giorno, ci accolgono con un bicchiere di karkadè fresco che beviamo volentieri, poi di corsa a nanna, per poterci svegliare in tempo utile al mattino e fare colazione nei tempi indicati dall’hotel.