La bella foto di Bata consente di vedere come l'ipotesi di distacco d'intonaco sia campata in aria. Il calcare dell'architrave è perfettamente conservato in quel punto, malgrado i danni degli elementi del soffitto e quelli sulla destra dello stesso architrave. I lavori di rinforzo del soffitto lasciano intendere che qualche archeologo è stato a diretto contatto con l'"armata", di cui quasi sicuramente esistono foto ad altissima risoluzione fatte con le luci giuste per evidenziare i rilievi dei segni.
A conferma del fatto che i disegni misteriosi furono voluti, realizzati utilizzando i segni geroglifici dei titoli dei due sovrani e non sono il risultato di accidentali distacchi di intonaco, si deve ricordare che nella sala ipostila esiste almeno un altro esempio di cartiglio composto (Sethy I + Ramesse II).
Ci troviamo quindi di fronte a dei "rebus", delle figure più o meno realistiche, dalle quali si può leggere una o più frasi.
Queste particolarissime immagini furono forse ideate dal genio di Senenmut, il quale era solito scivere sulle statue qualcosa di enigmatico (rebus).
Risolto a mio parere il mistero delle frasi sovrapposte, rimane da risolvere quello della forma degli oggetti.
E' mai possibile che gli artisti abbiano disegnato tre oggetti astratti, senza alcun significato per loro e che dopo 3000 anni questi oggetti ricordino fortemente degli oggetti moderni?
Mi sembra che la probabilità di un tale evento sia estremamente bassa.