Se non sbaglio si trattava, proprio come dice Kareni, di una delle prove a cui il defunto deve sottostare, nominando i pezzi della nave la "risvegliava" e tutti erano aminati e parlava con loro, persino col paletto dell'ormeggio.
era quanto intendevo dire anche io, riferendomi alla "magia"
Se ti fa piacere pensare così, o questo converge particolarmente i tuoi obiettivi.... in ogni caso è ovvio, sei liberissimo di dubitare e di cercare altri casi di reimpiego di ancore in false porte, chissà, magari scopriremo una connessione fra queste due cose a cui nessun egittologo aveva ancora pensato, oppure scopriremo che qualcuno ci aveva già pensato ma noi semplici dilettanti non ne sapevamo ancora nulla.
Poi potremo andare a cercare anche occulte simbologie nel riuso (molto più documentato) di stipiti come macine...
No, converge nei miei obiettivi, capire se e quale nesso esistesse nella civiltà egiziana tra fasa porta e nave dei morti. questo è importante. Chiaramente, quello dell'ancora riutilizzato per costruire l'architrave di una falsa porta è un indizio, ma isolato, speavo di avere d più dai testi delle piramidi, dagli affreschi, dalla compresenza nelle tombe di modellino o affresco di nave, con falsa porta: questo avrebbe valore statistico e quindi probante.
anche la statistica in archeologia soffre di vari difetti....
[Modificato da Nepente(1977) 20/10/2011 23:54]