ottava:
Kate Spence – Appartamento e casa ad el-Amarna: alcuni pensieri sull’ architettura domestica
Catalogare le case per tipo può sembrare un soggetto freddo ed impegnativo per una conferenza, ma la D.ssa Kate Spence dell’università di Cambridge è riuscita a renderlo interessante.
Dietro alle aree formali di Amarna si radunavano i palazzi ed i templi della città reale di Amarna, pianificata velocemente da Akhenaten; sono sobborghi residenziali estesi, consistenti di ben più di mille case dalle differenti dimensioni. Come è stato registrato dalla missione tedesca prima della Prima Guerra Mondiale, c’è un vasto corpo del reato disponibile per le analisi di queste strutture. Un’esistente tipologia per le case ha aiutato Spence a sviluppare le sue analisi. Molti studi di Amarna hanno suggerito che le aree residenziali erano velocemente pianificate, come le zone formali, con Akhenaten che dettava un modello standardizzato per la sistemazione, ma le scoperte di Spence non supportano quell’idea.
Al centro dei suoi tentativi per accertare il modo in cui la disposizione interna delle case era combinata, c’era un’analisi di disposizione d’accesso, usando una metodologia proposta da Hiller e Hanson (1984) sotto il nome di analisi gamma. Spence ha mostrato come le case amarniane condividano una topografia funzionale simile, senza curarsi del numero delle stanze. Spence ha dimostrato quanto questo non fosse uno sviluppo pianificato, regimentato sotto un faraone autoritario, come alcuni suggeriscono, ma piuttostouno sviluppo naturale, organico, conforme all’idea basedi quanta gente dovesse muoversi nello spazio domestico: le case hanno acquisito una simile topografia in reazione alle strutture sociali, che governavano le aspettative, così come una casa fosse stata usata per accogliere i visitatori. Il paragone con i disciplinati villaggi di lavoratoriad El Lahun supporta la sua veduta.
Spence ha fatto notare che una delle difficoltànel capire l’architettura domestica e lo stato dei diversi edifice è che nessun piano superiore è sopravvissuto, e si pensa che le case – per varie ragioni – abbiano abbiano almeno un piano, e in alcuni casi due. L’idea di case a due piani sembra far sì che l’antico sembri più reale e meno remoto, e questo era rafforzato ulteriormente dalle immagini generate dal computer, che Spence ed i colleghi hanno sviluppato, mnostrando come potessero apparire le case.
Questa è stata la conferenza che ha portato in vita i non residenti ad Amarna. Era accattivante, ben strutturata e particolarmente piacevole.