Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Incontro a Londra con Barry J. Kemp

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2011 19:36
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16/09/2011 22:53
 
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Luca, se ne hai modo procedi con il tutto. Grazie ;)
16/09/2011 23:33
 
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Re:
ToMegaTherion, 16/09/2011 21.44:

E non c'è solo Kemp, ma anche un altro "pezzo da 90" come Kate Spence...
(A chi interessasse ho il suo articolo "Three-dimensional form of the Amarna house")



Hai ragione, hanno partecipato molte personalità!


-Kiya-, 16/09/2011 22.53:

Luca, se ne hai modo procedi con il tutto. Grazie ;)



Perfetto! Mi organizzo per iniziare a tradurre. [SM=g999103]
20/09/2011 11:50
 
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Intanto vi presento le prime due parti della traduzione. Che per comodità dividerò in interventi distinti.


La conferenza 2011 dell’ Ancient World Tours si è tenuta allo UCL di Londra, nel week end del 3-4 settembre. Gli autori hanno partecipato e presentano questa recensione generale della conferenza. Nei prossimi 10 giorni pubblicheremo anche delle rassegne dettagliate di circa metà delle sessioni, nella sezione Magazine Reviews di Egittologia (che formalmente farà parte della prossima edizione). Nel momento in cui saranno pubblicate, tutte le rassegne saranno iperlinkate in maniera automatica a questo articolo, ed anche agli altri, così che siano facili da trovare. Per ragioni di presentazione, gli interventi sono starti raggruppati per soggetti, e non nell’ordine in cui sono state enunciate durante la conferenza.
Il tema per il 2011 era il periodo amarniano, e molte delle conferenze erano focalizate proprio su questo.

Barry Kemp – La politica degli harem ad Amarna? Riflessioni su uno sguardo ad alcuni vecchi report di scavo

Il Professor Barry Kemp della University of Cambridge, Direttore dell’Amarna Project e presidente dell’Amarna Trust ha tenuto le lezioni chiave il primo giorno. La prima ha aperto la conferenza con un discorso sulla politica negli harem ad Amarna, e la seconda ha chiuso la giornata con uno sguardo avanti, ai lavori furturi dell’Amarna Project. È stato utile che in questo discorso d’apertura abbia mostrato la piantina del sito di Amarna per chi non abbia familiarità con esso.
In “Harem Politics at Amarna?” ha guardato il rapporto (sia temporale sia politico) tra Akhenaten, Nefertiti, Meretaten and Kiya, inserendo la sua ricerca nel contesto di scavi antichi. C’è sempre stato un punto di domanda sui ruoli di Nefertiti e Kiya in qualità di mogli di Akhenaten, ed in questa conferenza Kemp ha introdotto l’idea che Meretaten, la figlia di Nefertiti, possa aver assunto alcuni, se non tutti, i ruoli prima ricoperti da Nefertiti, e forse da Kiya. La sua discussione sull’argomento si è focalizzata sulle prove archeologiche da Amarna, facendo riferimento soprattutto ai testi geroglifici, dove testi originali sono stati rimpiazzati da quelli più nuovi. Gran parte delle prove utilizzate è stata catturata dai primi scavatori in forma di rapporti, fotografie (in particolare quelle di F. G. Newton dei primi anni del 1920), ed illustrazioni di iscrizioni geroglifiche (in particolare le note fatte da Duncan Greenless). Ha anche fatto riferimento ad un numero delle contemporanee Lettere di Amarna, scambiate tra Akhenaten ed il capo dei Mitanni. La conoscenza dei titoli standard e degli epiteti per entrambi gli individui, e il tipo di ruolo che può essere loro stato dato è la chiave, e Kemp ha raccolto perizie in tutto il mondo allo scopo di dare un’interpretazione dettagliata di cosa significassero le modifiche testuali.
Le prove di Kemp rafforzano una vista crescente che Meritaten divenne sempre più importante alla fine del regno di Akhenaten, rimpiazzando forse Nefertiti, o Kiya (o entrambe), come controparte femminile di Akhenaten, sebbene Kemp abbia messo in guardia contro la possibilità di non considerare che Nefertiti sia stata rilocata a Menfi o Malkata per diffondere l’influenza della famiglia reale.
La relazione tra le donne reali ed il faraone Akhenaten continuerà senza dubbio ad essere dibattuta in futuro, ma in questa conferenza Kemp ha sollevato l’interessante possibilità che a Meritaten sia stata data una posizione di grande favore nella corte reale, forse uguale a quella delle altre mogli del re.
La passione di Kemp per Amarna e la sua competenza sono ovvie. Combinata con una affabilità naturale ed il talento nelle presentazioni, è facile capire perché egli sia un conferenziere così popolare.

Una relazione scritta più dettagliata e un commento su ambedue le conferenze seguirà in un articolo separato.

[Modificato da Hatshepsut76 20/09/2011 11:50]
20/09/2011 11:51
 
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Paul Nicholson – Fabbricazione di vetro, Faience (maiolica) e ceramica ad Amarna O45.1: Un antico complesso industriale

Il dr. Paul Nicholson ha iniziato a lavorare con l’Amarna Project nel 1983, ma sta attualmente lavorando a Saqqara. Come facente parte dell’Amarna Project, ha scavato un’area industriale vicino al Palazzo Nord, oggi conosciuta dalla moderna designazione sulla griglia O45 1. L’area includeva un numero di piccoli forni ed ampie fornaci.
Nel suo discorso Niholson ha esposto la prova per l’uso di alcuni forni di ceramica, ed altri per la produzione di faience. Ha discusso le tecniche di manifattura della ceramica, e ha dato una spiegazione eccellente del metodo usato per produrre faience ad Amarna, particolarmente utile per quelli di noi che l’hanno sempre trovato un po’ confusionario.
Nicholson è persuaso del fatto che le due più larghe fornaci al 045.1 fossero usate per la manifattura di vetro. Sebbene Petrie avesse suggerito che il vetro era prodotto ad Amarna, e proposto un metodo, secondo il quale poteva essere fatto usando i materiali disponibili allora, alcuni esperti in vetro antico hanno messo in discussione questa visione, chiedendosi se queste fornaci potessero essere troppo grandi per produrre vetro, suggerendo che, al limite, potessero produrre vetro poroso – un vetro precursore nel processo di manifattura. La presenza del vetro in Egitto è spesso stata spiegata, invece, in termini di importazione dal Nord Est. Nicholson, comunque, pensava che la prova di O45.1, in accordo alla proposta di Petrie, potesse essere argomento a favore per la manifattura del vetro ad Amarna. Con successo ha integrato le prove archeologiche dello scavo con l’archeologia sperimentale, in cui lui ed un collega hanno costruito la replica di una fornace, producendo con successo il vetro al primo tentativio.
O45.1 dimostra il rapido sviluppo di Amarna. Inizialmente il sito era usato come cimitero prima che venisse utilizzato come sito industriale (forse per tenere questi importantissimi processi industriali sotto stretto controllo da parte dei sovrintendenti del palazzo). Tuttavia, la produzione è durata solo 5 anni, prima che il sito cambiasse ancora una volta utilizzo per diventare una casamatta, sebbene sfortunatamente non abbia spiegato cosa fosse.
Ha fatto piacere un discorso sull’industria piuttosto che sui classici argomenti di religione, mummie e disposizioni domestiche, e Nicholson ha trasmesso bene l’argomento, portando il soggetto di manifattura e produzione alla vita.

20/09/2011 12:03
 
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Re:
Hatshepsut76, 20/09/2011 11.50:

Intanto vi presento le prime due parti della traduzione. Che per comodità dividerò in interventi distinti.



Alla fine della quale preparerò il pdf di modo che, se vorrete, potrete avere il resoconto completo in un unico file


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20/09/2011 13:17
 
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Re:
Hatshepsut76, 20/09/2011 11.50:




.....C’è sempre stato un punto di domanda sui ruoli di Nefertiti e Kiya in qualità di mogli di Akhenaten, ed in questa conferenza Kemp ha introdotto l’idea che Meretaten, la figlia di Nefertiti, possa aver assunto alcuni, se non tutti, i ruoli prima ricoperti da Nefertiti, e forse da Kiya. La sua discussione sull’argomento si è focalizzata sulle prove archeologiche da Amarna, facendo riferimento soprattutto ai testi geroglifici, dove testi originali sono stati rimpiazzati da quelli più nuovi. Gran parte delle prove utilizzate è stata catturata dai primi scavatori in forma di rapporti, fotografie (in particolare quelle di F. G. Newton dei primi anni del 1920), ed illustrazioni di iscrizioni geroglifiche (in particolare le note fatte da Duncan Greenless).

[...]

Le prove di Kemp rafforzano una vista crescente che Meritaten divenne sempre più importante alla fine del regno di Akhenaten, rimpiazzando forse Nefertiti, o Kiya (o entrambe), come controparte femminile di Akhenaten, sebbene Kemp abbia messo in guardia contro la possibilità di non considerare che Nefertiti sia stata rilocata a Menfi o Malkata per diffondere l’influenza della famiglia reale.
La relazione tra le donne reali ed il faraone Akhenaten continuerà senza dubbio ad essere dibattuta in futuro, ma in questa conferenza Kemp ha sollevato l’interessante possibilità che a Meritaten sia stata data una posizione di grande favore nella corte reale, forse uguale a quella delle altre mogli del re.
[...]





Concordo nel dire che il Prof. Kemp è indubbiamente un grande studioso, ancor prima che un grande conferenziere. Tuttavia devo, forse, ammettere che chi ha stilato questo primo resoconto abbia peccato di una certa qual leggerezza, affermando che solo ora sia stata introdotta l'idea che Meritaton assunse un ruolo di rilievo nella corte Amarniana. Per dirla in modo più esplicito, assunse il titolo di Grande Sposa Reale, accostato al cartiglio di suo padre, sostituendo dove i nomi di Nefertiti e dove quelli di Kiya. E queste informazioni sono note da tempo ormai.
Proprio sul sito dell'Amarna Project è possibile visionare le foto di alcuni rilievi in cui la sovrapposizione del nome di Meritaton su quello di Kiya risulta estremamente evidente, poichè il tempo ha fatto si che parte dello stucco di copertura si staccasse, riportando in evidenza i segni che componevano il nome della Sposa Grandemente Amata.
Meritaton assunse una posizione di primaria importanza dunque, dopo la "scomparsa" dalla scena pubblica della madre e dopo che anche Kiya tornò nell'ombra da cui era venuta (non conosciamo la sua fine, ma nemmeno le sue origini, al pari della Sposa principale).

Interessante l'ipotesi di una Nefertiti inviata presso Menfi o presso Malqata, con l'intento di operare forse un controllo più diretto sull'operato del Clero di Amon e quello, sicuramente non secondario, di far sentire la presenza del Re, in un luogo dalle radicate tradizioni, quale era la Tebe dell'epoca. Non scordiamo infatti che sussistono riscontri della presenza del "misterioso" Smenkhkhara proprio nell'area Tebana e che quest'ultimo regnò, presumibilmente, in coreggenza con Akhenaton.

22/09/2011 22:28
 
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Ecco la terza parte:


Jo Fletcher – Le Mummie Reali del Periodo Amarniano
La dr.ssa Jo Fletcher, Ricercatore onorario all’università di York, è un personaggio familiare dei nostri schermi televisivi, ed una esperta presentatrice televisiva. Comunque ci può una certa delusione nell’incontrare un presentatore TV in carne ed ossa, e ciascuno di noi due ha percepito che il suo stile funziona meglio in TV che non in una sala conferenze. La forza della Fletcher è l’alto livello di commento e le idee stimolanti. Funziona bene in televisione, soprattutto quando le spiegazioni e le prove possono essere intervallate con grafica successiva e voci fuori campo per rinforzare il messaggio. In generale è sembrato che gli ascoltatori preferissero conferenze più formalmente strutturate, e lo stile più spontaneo di Jo Fletcher è stato a volte difficile da seguire. Per essere giusti con Fletcher, lei stava condividendo uno spazio con Stephen Buckley, e ha avuto metà del tempo rispetto agli altri relatori. Questo ha significato che non ha avuto il tempo di includere i dettagli che lei, e noi del pubblico, speravamo.
La Fletcher è stata la prima relatrice ad offrire biografie delle dramatis personae del periodo amarniano, qualcosa che è stata ben accolta, e che è stata ben fatta. Come al solito ha avuto alcune cose interessanti da dire sulle Mummie Reali del periodo amarniano. È ritornata su un terreno più familiare continuando a suggerire l’ipotesi che la mummia della Younger Lady dalla tomba KV35 nella Valle dei Re (chiamata mummia KV35YL) sia quella della regina Nefertiti. Ha spiegato due argomenti relativamente nuovi, nessuno dei quali è stato da noi ritenuto molto convincente. Suggerisce che la sottigliezza delle lunghe ossa dimostra che la signora avesse avuto gravidanze multiple, che sono coerenti con Nefertiti, ma difficilmente insolite in un mondo prima dei contraccettivi. Ha anche suggerito che le misure facciali della KV35YL si accordino con il busto di Berlino, generalmente presunto essere un ritratto di Nefertiti. Il fatto che ci siano così tante mummie mancanti delle donne reali di Amarna, non fa altro che indicare che KV35YL sia una delle donne di Amarna che probabilmente ha condiviso una somiglianza familiare. E come la Fletcher ha riconosciuto, il busto è solo attribuito a Nefertiti: non ha il suo nome inciso, e questo lascia la questione della mummia di Nefertiti ancora aperta.

26/09/2011 16:08
 
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Ecco la quarta parte:


Stephen Buckley – Le Mummie Reali del Periodo Amarniano
Joanna Marchant – La maledizione del DNA del faraone


Sebbene non siano state presentate insieme e fossero state, infatti, pianificate in giorni diversi, abbiamo presentato queste due conferenze insieme, in quanto c’era una considerevole sovrapposizione di oggetti. Entrambi gli autori hanno gettato uno sguardo alle recenti pretese di identificazione delle mummie della XVIII dinastia sulle basi del loro DNA, esaminando le difficoltà dell’analisi del DNA, e tutti e due hanno messo in discussione le precedenti indagini e le discrepanze tra le proposte più nuove e le precedenti scoperte
Stephen Buckley dell’Università di York ha discusso la seconda parte della conferenza iniziata da Jo Fletcher. In un tema ripreso il secondo giorno dalla giornalista Jo Marchant, Buckley ha messo in luce alcune delle ragioni per cui molti esperti non credono che il DNA possa essere raccolto con successo, ed analizzato dalle mummie dell’antico Egitto.
Ha iniziato a pronunciare delle critiche contro Ancestry and Pathology in King Tutankhamun’s Family (Hawass et al, JAMA 2010), che sono state rinforzate da Marchant il giorno successivo. Per esempio: mentre lo scritto di Hawass descrive l’apparentemente mancante dito del piede di Tutankhamon come una malformazione congenita, i raggi X effettuati negli Anni Sessanta mostrano che il dito del piede era presente, e che è stato perso successivamente, attraverso il maltrattamento della mummia. Altre ossa mancanti, come lo sterno e le costole, erano probabilmente presenti, ad un primo esame di Carter e Derry. Buckley ha anche suggerito che la famosa lesione al ginocchio sia stata in realtà inflitta post mortem.
Successivamente ha ridimensionato l’età della mummia della KV55 nello scritto di Hawass, osservando che le tavole statistiche basate sugli Americani moderni e poveri non sono una buona base di partenza per analizzare le ossa di antichi Egizi in forma e appartenenti alla elite che avevano una dieta nutriente. Egli ha anche suggerito che dalle misure le mani e i piedi non appartengono alla mummia KV55, ma non ha avuto tempo di indagare l’argomento in dettaglio. È un peccato che Buckley abbia avuto solo metà tempo.
Nella sua conferenza il giorno seguente, Jo Marchant ha esploraro un terreno simile, ma si è concentrate sugli aspetti del DNA. Ha iniziato dando spiegazioni molto dettagliate del DNA e delle metodologie dei test del DNA. Ha anche esposto efficacemente la dicotomia nel campo della ricerca del DNA antico. Così alcuni esperti credono che il DNA non possa essere raccolto, ed analizzato dalle mummie antiche, a causa di alcuni problemi quali la contaminazione ed il degrado di campioni, causato dalle condizioni ambientali, ad esempio il calore e l’umidità nelle tombe; altri esperti pensano che gli alti standard della mummificazione di cui godeva l’élite significa che nelle mummie reali il DNA è ben conservato. Marchant ha dimostrato un’abilità straordinaria nello spiegare idee complicate, come ad esempio le “single tandem repeats” in maniera concisa ed accessibile. Marchant ha anche informato l’audience sulla ricerca che sarà pubblicata in un prossimo futuro, che includerà il risultato di studi importanti sul cromosoma Y ed il DNA mitocondriale.
Tutti e due gli interventi sono stati ben accolti, grazie ai feedback che sono stati dati al pubblico. Il lavoro di schedulazione è naturalmente una sfida nell’organizzazione delle conferenze, ma sarebbe stato d’aiuto per quelli del pubblico che non avevano familiarietà con la scienza del DNA di ascoltare questa conferenza prima di quella si Stephen Buckley. Ci prefiggiamo un esame dettagliato e scrivere di una, o entrambe, le loro sessioni.

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27/09/2011 16:43
 
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Bel lavoro Hat, grazie per averlo tradotto per noi.
Continua a seguire l'opera di Kemp e mantieni i contatti con lui per condividere le notizie qui su Egittophilia, è certamente uno degli archeologi che amo di più, secondo me uno dei migliori al mondo [SM=x822753]
Ma perché non si occupa di predinastico??? [SM=x822720]
27/09/2011 21:53
 
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... e non è ancora finito... Appena ci saranno novità Kemp spedisce le newsletter. Ciò mi fa pensare che al momento non ci siano novità. O se ci sono, ne parlerà nella prossima. E stai sicura che non appena mi arriverà qualcosa, ne parlerò qui! [SM=g999103]
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