Entriamo nella stanza, è un vano unico stimabile circa 5m. x 15m., con tre file trasversali di 11 pilastri, più rifiniti i primi, quelli davanti all’ingresso, via via più grezzi gli altri, e così le pareti stesse di questa camera probabilmente destinata al culto del defunto.
A me questo numero 11 suonava un po’ strano, insolito per l’architettura egizia, così ho cominciato a chiedermi perché ci fossero 11 pilastri e vi giuro che prima di aver disegnato questo schema qui sotto non l’avevo capito, o meglio, mi ero data queste spiegazioni poco convincenti: evidentemente quando avanzavano tempo e soldi si finanziava l’aggiunta di una campata di tre pilastri alla tomba, oppure si voleva dare risalto ai “vuoti”, facendo tornare il numero delle campate (12) a discapito dei pilastri.
Invece lo schema iniziale è organizzato su una maglia di 3x12 pilastri, però la quinta fila è stata assunta come asse di ingresso e quindi eliminata, per far posto al pozzo che necessitava dello spazio di due campate.
Schema della pianta