| | | OFFLINE | | | Post: 857 Post: 857 | Registrato il: 03/10/2008 | | Artista del Re | |
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01/02/2011 08:26 | |
Scrive Howard Carter: " ... Come abbiamo già detto, durante la XXI dinastia, tredici mummie reali erano state tumulate nel sepolcro di Amenhetep, ove vennero rinvenute nel 1898. Nei sarcofagi furono però trovate soltanto le mummie: tutte le ricchezze che, nella loro potenza, i faraoni avevano voluto profondere nei sepolcri, erano sparite da tempo, ma ai corpi era stata almeno risparmiata l'ultima profanazione. ... Il corpo dello stessdo Amenhetep giaceva ancora nel suo sarcofago, dov'era rimasto per più di tremila anni. Molto opportunamente il governo, su istanza di sir William Garstin, decise di non trasferire altrove la mummia; il sepolcro venne sprangato, posto sotto una rigorosa sorveglianza, e lì il re venne lasciato nel suo riposo. Purtroppo questa storiaebbe un seguito. Dopo un paio d'anni, una banda di ladri riusci a penetrare nella tomba, senza dubbio con la complicità delle guardie, e frugò nel sarcofago ... I ladri vennero in seguito rintracciati e arrestati dall'ispettore capo alle Antichità, che però non fu in grado di farli condannare ... Il procedimento giudiziario, quale risulta dagli atti ufficiali, ricalca sensibilmente le orme di quelli a suo tempo istruiti a carico degli antichi ladri di tombe ... per cui siamo costretti a concludere che i moderni egiziani non differiscono gran che, sotto molti aspetti, dai loro antenati ... Da questo episodio possiamo comunque ricavare una morale da offrire ai critici che ci hanno definiti vandali perché preleviamo oggetti dalle tombe. Trasferendo quelle antichità nei musei, noi ne salvaguardiamo realmente la sicurezza: lasciate in situ, esse diverrebbero inevitabilmente, prima o poi, preda dei ladri ...". Da: "La scoperta della tomba di Tutankhamon", Howard Carter, 2008, PD, pag. 37 - 38. |