Stiamo parlando di una scena idilliaca amobientata in un giardino molto rigoglioso, il Re sta ricevendo dalla Regina qualcosa, gli abiti sono palesemente "da passeggio". Lo stesso cofano presenta, in un'altra parte, una scena di caccia (vedi foto qui sotto) in cui il Re, seduto su un trono, scaglia frecce mentre accoccolata ai suoi piedi c'è Ankhesenamon.
Come si può notare, in questa seconda immagine il re indossa la corona azzurra normalmente considerata come un elmo da guerra. QUesto per indicare che, per i Re, l'uso delle armi (fosse per la caccia o appunto per la guerra) aveva una sorta di "rituale" ben preciso.
Escluderei, quindi, possa trattarsi, sia pure in maniera stilizzata, di un'arma.
Propenderei per un bastone "da passeggio" che non necessariamente doveva servire per appoggiarvisi; del resto anche oggi si usano (per passeggiate in montagna, ma talvolta anche in pianura) addirittura "racchette" che ricordano quelle da sci, ma non servono come appoggio, o almeno non nel senso di supportare la deambulazione in modo concreto, bensì come elemento di maggior sicurezza.
Del resto, analogo uso fanno i Vescovi, o il Papa, con il pastorale che non serve pcome appoggio ma come simbolo del viandante predicatore.
Ritornando alla scena idilliaca di cui sopra, io ritengo possa semplicemente trattarsi di un momento di intimità tra gli sposi, sono a paseggio in un giardino, o forse in riva al fiume (e questo potrebbe desumersi anche dalle piante), ed il bastone potrebbe anche essere semplicemente uno strumento di maggior sicurezza per scacciare, ad esempio, animali indesiderati (ad esempio serpenti) che in qualsiasi momento potrebbero essere incrociati dai due.
Se si parte dalla presunta malfomazione di Tut è chiaro che l'intepretazione potrebbe essere differente, ma in tal caso il modo in cui il Re si appoggia al bastone nell'immagine è decisamente troppo blanda per sottolineare una vera e propria necessità alla deambulazione.