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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Il Cofanetto in avorio di Tutankhamon

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2010 00:48
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MerytAton Sitenjterw -
06/11/2010 08:22
 
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OK, dunque, per tornare all'origine di questa discussione, Tut ha nella sua mano un accessorio di abbigliamento.
Che sia la sua mano destra o la sinistra non dovrebbe celare altri significati reconditi se non l'armoniosa inquadratura di una istantanea che fissa un momento di relax dove il re è lieto di ricevere un omaggio da Anches durante una passeggiata al fiume.
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Akhu-en-inpu
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06/11/2010 13:47
 
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Al museo egizio di Torino, nella prima sala, ci sono diversi esempi di bastoni da passeggio. Nell'antico egitto il bastone da passeggio era un accessorio, e non necessariamente prevedeva disfunzioni motorie: pensiamo in parallelo all'epoca vittoriana, dove i nobili, anche molto giovani, erano soliti avere un bastone da passeggio. Era uno status symbol, e credo che nell'antico Egitto valeva più o meno allo stesso modo. Un accessorio, quindi, il cui materiale poteva essere indice della ricchezza e del benessere del proprietario.
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MerytAton Sitenjterw -
07/11/2010 16:22
 
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Ecco qui il particolare di uno dei bastoni, veramente tantissimi, rinvenuti nella tomba di Tut.
La cura del particolare è inimitabile !
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08/11/2010 11:55
 
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Stupendo
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09/11/2010 13:34
 
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...ed anche in questo caso, come per i disegni riportati sotto i sandali, si trattava di una sorta di oltraggio giacché il Re camminava letteralmente sopra i nemici, suoi e dell'Egitto.

Proprio tale valutazione, peraltro, suscita in me una considerazione che ci riporta alle presunte difficoltà deambulatorie del Re: se, infatti, Tut fosse stato davvero claudicante, un bastone con le sembianze di un nubiano (o altri con sembianze di asiatici pure presenti nel corredo) che lo aiuti a camminare acquisterebbe un valore positivo e non negativo.

Il Re, infatti, nella complessa simbologia tipica non solo dei regni egizi, avrebbe camminato bene "solo" se aiutato dalle popolazioni nemiche?

Sarebbe perciò stato una sorta di omaggio a chi lo aiutava invece di essere, come sopra indicato, un elemento denigratorio.
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09/11/2010 13:39
 
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...ho postato erroneamente un'immagine che rappresenta due bastoni con nubiani, mentre il seguente è un bastone con "asiatico"
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MerytAton Sitenjterw -
09/11/2010 20:15
 
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Qualcuno, non ricordo chi e dove l'ho letto, sostiene che la parte ornata con nubiani o con asiatici non sia l'impugnatura ma ciò che poggia a terra.
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10/11/2010 00:54
 
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Non credo; se così fosse, i bastoni che abbiamo qui postato non sarebbero mai stati usati visto che non presentano alcun segno di abrasione o consunzione. Sarebbe però interessante sapere se una ipotesi del genere è stata mai "ufficialmente" avanzata e perchè.

Peraltro, se si fosse trattato di bastoni da "campagna" dovrebbero presentare, come sopra scritto, segni evidenti di abrasione, e se fossero bastoni "da passeggio" per luoghi chiusi o comunque pavimentati -ad esempio cerimoniali- (il che potrebbe giustificare la scarsa consunzione), sarebbero decisamente scomodi e addirittura pericolosi se si vuol credere che servissero per correggere un eventuale difetto di deambulazione.

Il fatto che siano stati fotografati quasi sempre al contrario deriva, forse, dall'intenzione di far ben vedere il lavoro di ebanisteria e di piccola scultura.
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10/11/2010 08:22
 
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Sebbene io abbia cercato, tra i miei testi, la fonte della interpretazione cui ho accennato, non sono riuscita a localizzarla e proverò ancora.
Tuttavia ritengo io stessa che non sia accetabile e che i numerosissimi bastoni rinvenuti nella tomba facessero parte di un corredo custodito in una scatola lunga travata, aperta ed in parte manomessa, sotto uno dei letti del re. Allora diciamo che sono accessori eleganti arricchiti della testimonianza della supremazia del faraone sui popoli sottomessi.
Una curiosità : l'altra estremità dei bastoni, quasi tutti, è formata con un elemento in faience colorata riproducente il papiro a foglie aperte come i capitelli di alcune colonne.

Aggiungo l'immagine di un altro bastone, ancora più decorato, con due stranieri uno asiatico e l'altro nubiano.

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Akhu-en-inpu
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Gemet-ef-reh-neb
10/11/2010 11:05
 
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"L'oro di Tutankhamen", di Kamal el Mallakh e Arnold C. Brackman, riporta come didascalia a tre immagini di bastoni (un semita, un nubiano e un asiatico) la seguente: Tre bastoni cerimoniali che raffigurano i nemici dell'Egitto
Gli autori, quindi annotano:


"Tre figure di tradizionali nemici dell'Egitto sono scolpite in questi bastoni cerimoniali, che dovevano essere gettati a terra per simboleggiare l'atto del trascinare i prigionieri nella sabbia per proteggere le frontiere dello stato."




In "I Grandi Faraoni" di T.G.H.James, edito da White Star, nella sezione relativa a Tutankhamon, si legge, a pag. 267


(...) I sovrani e gli alti ufficiali sono spesso raffigurati con in mano un bastone. Nella tomba di Tutankhamon ne son stati ritrovati circa centotrenta, al punto che Carter ipotizzò che il giovane sovrano dovesse collezionarli. Alcuni sono assai semplici e si potrebbero definire "bastoni da combattimento"; altri invece erano simboli di autorità, meravigliosamente intagliati con immagini di prigionieri stranieri. Uno di questi, in particolare, mostra un raffinato ritratto del faraone realizzato interamente in oro. Dunque, erano previsti bastoni per ogni occasione e dai segni ritrovati su molti di essi si può dedurre che fossero stati usati prima di essere deposti nelle tombe.



E ancora, a commento del Bastone Decorato (Carter 227A, J. d'E. 61756, lunghezza 108 cm):

I combattimenti con i bastoni sono ancora molto diffusi nell'Alto Egitto e sono pochi gli uomini che non portano sempre con s+ un robusto arnese in legno, adatto a diversi usi. In alcune tombe sono state ritrovate raffigurazioni di giochi analoghi, dalle quali risulta evidente che i bastoni erano considerati oggetti personali di una certa importanza. Secondo Carter, il giovane Tutankhamon doveva esserne un collezionista, dato il numero di bastoni ritrovati nella sua tomba; molti di essi sono semplici, altri hanno forme insolite e sono decorati sulla parte ricurva, altri ancora sono talmente preziosi da essere considerati ornamentali. (...)



Commentando invece il Bastone con prigioniero libico (Carter 100a, J. d'E. 61734, lunghezza 109 cm) si legge:

I tre bastoni con l'impugnatura raffigurante prigionieri legati sono stati ritrovati in una lunga cassa nell'anticamera, insieme ad alcuni archi, riposti in particolari custodie, e ad altri oggetti di forma allungata. I bastoni qui illustrati recavano tutti impresso il nome di Tutankhamon e dovevano risalire agli anni del suo regno. Tuttavia, è improbabile che un generale vittorioso abbia mai condotto un prigioniero davanti al faraone, anche se è possibile che il suo comandante in capo Horemheb avesse cominciato una campagna per riconquistare le regioni tradizionalmente sotto l'influenza egiziana e perdute durante il regno di Akhenaton. La Libia, a quel tempo, non rappresentava una minaccia per i confini dell'Impero: eppure su questo bastone è raffigurato un prigioniero libico. (...)



Mentre a commento del Bastone con prigioniero nubiano (Carter 48b, J. d'E. 61735, lunghezza 102 cm):

Questo bastone è quasi identico al precedente: l'unica differenza consiste nell'impugnatura, dove è raffigurato un prigioniero di origini nubiane anzichè libiche. Non si conoscono altri bastoni con figure, oltre a quelli rinvenuti nella tomba di Tutankhamon: pertanto è difficile indovinarne le possibili funzioni, anche se risulta evidente che lo scopo finale era quello di umiliare i nemici del faraone. (...)


[Modificato da ACUSinpw 10/11/2010 11:32]
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