| | | OFFLINE | | Post: 774 Post: 709 | Registrato il: 26/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | Colui che divenne Re per onestà | |
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01/11/2010 14:25 | |
Tutto quello che è stato illustrato è sicuramente supportato da verità incontestate ma vorrei suggerire un'ulteriore lettura del fatto.
Premetto che quanto sto per esporre è solo un pensiero personale e, oltretutto, non approfondito nel contesto storico.
Sono trascorsi, relativamente, pochi anni dalla cancellazione dell'eresia amarniana, ad Akhenaton sono succeduti quattro o cinque sovrani, il culto di Amon è stato ripristinato in toto e il suo clero ha ripreso completamente le sue prerogative e, probabilmente, anche i suoi intrallazzi alla corte del faraone.
Potrebbe essere che, per gli stessi motivi che spinsero Amenhtep III a cercar di prendere le distanze dal clero e successivamente il figlio di lui a fondare una nuova religione e una nuova capitale, prima Sethi e poi Ramses abbiano sentito la necessità di spostare la capitale senza creare nuovi dei ma appoggiandosi a un grande dio già presente nel panteon egizio, Ptah?
La scelta della località, sempre seguendo il mio pensiero, potrebbe essere stato dettato dal controllo delle vie commerciali che lì transitavano e che già avevano suggerito l'edificazione di Het-Uaret (Avari) e contestualmente/consecutivamente la formazioni di divisioni militari prima per il rafforzamento del controllo delle predette vie commerciali e, successivamente, a difesa del territorio a causa dei movimenti Ittiti oltre il confine poi utilizzate nell'attacco culminato nella battaglia di Qadesh.
Non ho consultato fonti ma è solamente un pensiero personale, forse leggo troppi romanzi........
Ciao, BATA. |