| | | OFFLINE | | Post: 14.452 Post: 3.441 | Registrato il: 26/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Scriba Reale | - Waenra, MerytWaenRa, Semenet - | |
|
11/10/2010 17:11 | |
Ho votato l'opzione 3 perchè sono consapevole che in un romanzo storico, che si svolge in epoche molto precedenti alla nostra, pur essendo lo scrittore preparato e studioso del periodo, deve per forza di cose inventarsi situazioni per riempire centinaia di pagine.
Ho sempre detto che basterebbe evitare di usare nomi di personaggi storici realmente vissuti quando di loro si conosce poco o niente, a meno che l'autore abbia la necessaria modestia di evidenziare, prima dell'inizio del romanzo, che certi avvenimenti sono solo il frutto della sia fantasia e non comprovati storicamente.
Così come ha fatto Giuseppe Esposito.
In caso contrario si scrive un romanzo ad ambientazione storica, con nomi inventati, e con i quali lo scrittore può scatenare completamente la sua fantasia, tenendo però presente la realtà e l'ambientazione di allora.
Non come ha scritto l'autore di Nefertiti che ci racconta che gli egizi si recavano al ristorante e chiedevano la listi dei vini, oppure che attraversavano il Nilo grazie ad una galleria scavata sotto all'alveo.
Il responsabile primario è sicuramente l'autore. All'editore interessa vendere, non sta certo a censurare imprecisioni o bufale storiche. |