Alessandro (2oOD210522), 09/06/2021 19:39:
In realtà le guerre dell'antichità non furono quelle carneficine che sono state le guerre moderne. A parte forse guerre epocali come le guerre puniche le altre sono state battaglie con numero di morti relativamente contenuto. A Qadesh (1500 anni dopo le piramidi) si stimano non più di 10000 morti complessivi, a Maratona nelle guerre persiane si parla di 200 ateniesi e 6000 persiani morti, a Eraclea 4000 per Pirro e 7000 per i Romani. Nulla a che vedere con Verdun, la Somme o Stalingrado.
Una guerra difensiva (contro i libici o qualche popolo proveniente dal Medio Oriente, sempre pronti a piombare sull'Egitto) avrebbe avuto un effetto collante sul popolo. Un po' come le guerre persiane per i Greci, capaci di mettere insieme Atene e Sparta e tutte le altre città greche. Anche qualche guerra offensiva come nel nuovo Regno, capace di portare nuovi beni in Egitto, avrebbe potuto avere un effetto collante.
Purtroppo, caro Hor, sono costretto a post lunghi per due motivi:
1. ho un piede ingessato e debbo pur passare il tempo in qualche modo😁;
2. gli interventi che si stanno sviluppando in questo 3D sono interessanti e date le perplessità manifestate, necessitano di risposte più approfondite e concrete che non semplici rispostine da scuola media😎.
Questo, ad esempio, posso liquidarlo con 2 parole quando si entra in teorie storico-antropologiche-politiche sulla guerra?
Intanto partiamo dal fatto che non sia importante quante siano state le vittime delle antiche battaglie, non ce ne frega niente giacché quelle sono solo gli effetti di qualcosa che è ben più grande e che può solo rispondere a una domanda solo apparentemente semplice: perché!
Il nostro amico Alessandro pensa che una guerra potesse essere più aggregante che non costruire le piramidi.
Proviamo a ragionare: di cosa stiamo parlando? Di un paese appena creato, di popoli sparsi su migliaia di km che neppure si conoscono e che, magari, non parlano neppure lo stesso dialetto (per non dire la stessa lingua). E qui già il concetto di unitarietà di comando (alla base di una qualsiasi intesa di gruppo) andrebbe a farsi benedire.
Poi parliamo di Guerra in senso moderno? Beh, si dovrà aspettare almeno altri 4mila anni prima che si possa, strategicamente e tatticamente (con la Guerra dei Cent'anni), dare ai grossi scontri che anticamente si chiamavano guerre la veste di "guerra" in senso stretto. Le guerre allora erano solo una sequela di grosse risse, di battaglie, o di scaramucce, o di assedi che potevano riunire di certo non molti uomini.
E comunque anche ammesso che si creasse una sorta di cameratismo, questo sarebbe stato sempre destinato a rimodularsi dopo ogni battaglia, quando il numero dei morti avrebbe necessariamente fatto scemare il numero dei compagni in armi.