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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Crema (CR): Conferenze su Geroglifici

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2010 14:53
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
06/05/2010 14:07
 
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Visto il successo e la grande partecipazione di pubblico in relazione alle serate dedicate all’antico Egitto svoltesi nel mese di gennaio,abbiamo deciso di seguire nuovamente questo filone e dedicare a quest’affascinante civiltà altre due serate.La prima si terrà VENERDI' 21 MAGGIO e si intitola “Le parole del dio: i segreti dei geroglifici”.Fra le conquiste più importanti del genere umano, la scrittura occupa sicuramente un posto di primo piano, perché ha consentito agli individui di comunicare e trasmettere le proprie conoscenze superando i limiti dello spazio e del tempo. I geroglifici egizi sono una delle forme di scrittura più antiche che l’uomo abbia inventato. Dietro questi simboli così naturali ed armoniosi è rimasta chiusa per oltre un millennio la voce della gloriosa civiltà egizia, fino a quando il genio dello studioso francese Jean-François Champollion ha dato al mondo la chiave per decifrarli. Paolo Belloni, coautore dei libri “Tutankhamon, immagini e testi dall’ultima dimora” e “ La stele di Rosetta e il decreto di Menfi”, ci conduce nel mondo affascinante dei geroglifici, raccontandoci la loro storia dalle origini alla riscoperta, gli scopi per cui furono adoperati dal popolo del Nilo, fino ai meccanismi di base che regolavano il loro utilizzo. È un’occasione preziosa per coloro che amano l’antico Egitto o ne sono semplicemente incuriositi, per conoscere da vicino la scrittura geroglifica e acquisire una minima familiarità con una delle invenzioni più belle dell’intelletto umano.
La seconda serata che si terrà SABATO 29 MAGGIO è dedicata alla presentazione del libro che si intitola: “LA STELE DI ROSETTA E IL DECRETO DI MENFI”.L’importanza della Stele di Rosetta, conservata al British Museum di Londra e visitata ogni anno da milioni di turisti, è nota al grande pubblico. Recentemente si è anche riacceso il dibattito circa una sua eventuale restituzione all'Egitto. Tuttavia ben pochi saprebbero riferire il contenuto del documento o l’esatta portata storica della sua decifrazione nel XIX secolo da parte dello studioso francese Jean- François Champollion. In quale modo questo celebre pezzo di granito grigio fu utile a quest.’ultimo per diradare le fitte nubi che avvolgevano la scrittura geroglifica? Che cosa avevano inciso gli antichi egizi sulla sua superficie? Qual era il contesto storico dell’Egitto quando la Stele fu incisa? I relatori vi accompagneranno in un suggestivo viaggio che partirà dal celebre reperto per svelarne la storia, il suo contenuto e che proseguirà a ritroso nel tempo tra i vicoli dell’opulenta Alessandria d’Egitto, per terminare accanto agli uomini dell’Armata d’Oriente e a quel gruppo coraggioso di scienziati che fornirono i primi mattoni. per la costruzione di un nuovo edificio: l’Egittologia. L’appuntamento non nasce come conferenza accademica riservata agli addetti ai lavori, ma come un’occasione per appassionati e semplici curiosi di approfondire la conoscenza di un reperto quasi mitico.La conferenza sarà tenuta da Alberto Elli, autore del libro” La stele di Rosetta e il decreto di Menfi” ed esperto di egittologia e lingue semitiche e da Paolo Belloni e Paolo Bondielli, collaboratori dell’autore e soci fondatori dell’associazione Egittologia.net.
Le conferenze si terranno presso il circolo Arci Crema Nuova in via Bacchetta 2 a Crema CR alle ore 21.00

PER INFO: 3493517988 Alberto

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[Modificato da -Kiya- 06/05/2010 19:40]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

07/05/2010 07:40
 
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Molto interessante, peccato non poterci essere, ma l'orario serale è un po' proibitivo per chi non è del posto o delle immediate vicinanze.
Spero proprio che qualcuno possa andare e poi ci racconti qualcosa di più, o se non ti portasse via troppo tempo potresti farlo tu...
C'è speranza che gli eventi vengano ripetuti in orari pomeridiani?
L'argomento è decisamente affascinante, sulla stele di Rosetta e l'avventura di Champollion ho già letto qualcosa (tipo Solé e Valbelle), ma del decreto di Menfi non so nulla e mi attira molto di più perché immagino sia anche più antico [SM=x822706]
Grazie delle notizie Amenhotep!
[Modificato da pizia. 07/05/2010 07:42]
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
07/05/2010 10:45
 
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abbiamo scelto di farle alla sera e di sabato tranne la prima altrimenti sarebbe stata concomitante con la finale di champions league proprio per permettere anche a chi veniva da fuori di partecipare...le conferenze che abbiamo realizzato a gennaio con Sandro Trucco hanno avuto un enorme successo di pubblico in quell'orario...mi spiace che tu non possa essere presente...cmq non mancherò di farvi una relazione sulle due serate...ciao
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

08/05/2010 00:33
 
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Grazie allora!
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
19/08/2010 14:53
 
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La risposta alla domanda proposta da pizia giunge direttamente da uno dei coautori del libro indicato. Si tratta di Paolo Bondielli, che alcuni fra noi già conoscono.
La nostra -francis- ha provveduto ad inoltrare il tutto a pizia direttamente, che in questo momento si sta godendo le meritate ferie. Con l'autorizzazione del suddetto, che ringraziamo, la proponiamo anche qui, affinchè possa soddisfare la curiosità e l'interesse di altri lettori.



[...]
Ho notato che nessuno ha poi scritto nulla riguardo la presentazione del libro e che tu attendevi notizie soprattutto sul Decreto di Menfi, che supponevi essere più antico rispetto alla Stele di Rosetta.
Avendo curato in particolar modo l’approfondimento storico, sia quello antico riguardante il periodo in cui la stele fu incisa (196 a.C.), sia quello moderno della sua riscoperta (1799) da parte dell’Armata d’Oriente, vorrei darti qualche informazione sul Decreto di Menfi.
Se nel frattempo hai già approfondito l’argomento mi scuso e prendi questo scritto come un semplice saluto, altrimenti spero di aver fatto cosa gradita?

Come certamente sai gli ultimi tre secoli di storia egizia sono stati caratterizzati da una minoranza dominante e da una maggioranza dominata. Macedoni di cultura ellenistica i primi, l’intero popolo egizio i secondi.
Ben sappiamo che i Tolomei governarono l’Egitto alla maniera greca, considerandolo una proprietà personale e privilegiando sistematicamente i cittadini di origine greca che per altro già da qualche secolo gestivano un’ampia fetta del commercio in terra d’Egitto.
Tuttavia non possiamo non ritenere genuini alcuni tentativi fatti dai Tolomei per avvicinare queste due culture, quella dominante affascinata da quella dominata che, se pur in una condizione politica di netto svantaggio, presentava i caratteri della sapienza assoluta intesa anche come archetipo di qualsiasi ambito dello scibile umano.
Tra questi tentativi ne vanno ricordati soprattutto quattro:


    _ la creazione di una nuova divinità, Serapide, con l’intento di fondere gli aspetti cultuali dei due mondi, che nelle sue prerogative fondeva tratti di divinità greche ed egizie;

    _ l’istituzione di un sinodo annuale, durante il quale i sovrani ascoltavano le necessità sacerdoti di tutti i templi d’Egitto, individuati dai Tolomei come i migliori interlocutori per essere poi accettati anche dal popolo egizio;

    _ l’incoronazione del sovrano a Menfi secondo l’antica tradizione egizia;

    _ la creazione di testi di propaganda regale, come avvenne per il Medio Regno, dove il sovrano cercava di legittimare il proprio regno con l’uso degli oracoli.



In realtà questi e altri tentativi, non riscossero molto successo e le due culture non si fusero mai com’era nelle speranze dei Tolomei ma anzi, il nazionalismo covava come i tizzoni ardenti sotto uno strato di cenere: invisibili ma pericolosi!
E’ bastato quindi un fatto di “orgoglio” per ridare voce al popolo egizio. Infatti nel 221 a.C. l’esercito di mercenari al soldo dei Tolomei affronta quello siriano di Antioco III a Raphia e per la prima volta vengono schierati soldati egizi. Saranno proprio quest’ultimi a rendere possibile la vittoria di Tolomeo IV Filopatore e da quel momento in Egitto scoppieranno delle vere e proprie rivolte, da sud a nord!
Quelle del nord, più vicine alla capitale Alessandria e agli interessi della corona furono sedati sostanzialmente in poco tempo. Ma al sud, ancora da quella Tebe che per altre due volte nel corso della storia della civiltà egizia aveva riunito le Due Terre, prima nel Medio Regno e poi nel Nuovo Regno, saranno due sovrani, Haruennefer e Ankhuennefer, che sfideranno i Tolomei con un regno autonomo che durerà all’incirca vent’anni.

E qui ci avviciniamo al periodo della Stele di Rosetta e del Decreto di Menfi.
Tolomeo IV Filopatore (che ama il padre, che è l’unico membro della famiglia che non ha ucciso perché già morto! Gli alessandrini erano celebri per coniare soprannomi…) lascia il regno a Tolomeo V Epifane che però è un bambino. La prima incoronazione la riceve ad Alessandria con un’ovazione dell’esercito, com’era costume macedone, qualche anno più tardi la riceverà anche a Menfi.
In quell’occasione erano presenti anche i rappresentanti di tutti i templi d’Egitto e si svolse un vero e proprio sinodo. Il risultato di questo incontro, come di consueto, fu inciso su pietra dura e fu messo in tutti i templi di primo, secondo e terz’ordine…e fu scritto in geroglifico, demotico e greco.
Ebbene si…è proprio la Stele di Rosetta…e il Decreto di Menfi altro non è che il testo che vi fu inciso sopra?
Probabilmente il Decreto di Menfi fu inciso alcune centinaia di stele tra cui anche la Stele di Rosetta, anche se a noi ce ne sono pervenute solo due. Il Decreto di Menfi, è quindi il contenuto della Stele di Rosetta e fu inscritto anche sul muro esterno del mammisi in forma di tempietto a periptero, costruito all’interno del Tempio di File, anche se poi venne sovrascritto da altri testi e oggi è appena visibile.

[...]

Un caro saluto
Paolo Bondielli

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