ACUSinpw, 06/02/2010 13.12:
...
Non mi interessava dimostrare niente a loro. Non mi piaceva parlare dell'Egitto con loro. Io volevo lei: ma così è, se vi pare.
...
Certo che,... detto così...
Acusy, ti dico anche la mia.
Secondo me quando hai realizzato che non c'era "lei" all'esame sei rimasto così contrariato, che i nervi hanno iniziato a vibrare, quà e là si sono contratti, anche esageratamente, e la tua faccia dev'essere diventata quella di un rabbioso drago sputafuoco, così quando sei arrivato davanti agli esaminatori, la loro reazione è stata quella di difesa -e di offesa- davanti
ad un'essere furioso, quindi hanno tenuto un comportamento non molto neutro, pure loro.
Il viso, le mani, il movimento, anche la voce, tradiscono i nostri sentimenti negativi e trasmettono aggressività, senza rendercene conto, anche quando non vogliamo.
Poi c'è la spiegazione freudiana della tua dimenticanza, un vero lapsus: evidentemente tu non volevi fare quest'esame in tali condizioni, (e come non capirti, in fondo è uno dei più importanti per il tuo indirizzo) quindi il tuo inconscio ti ha giocato contro, dapprima disorganizzando le tue idee, ma quando hai risposto bene al quesito sulla traduzione, ti ha sferrato un colpo decisivo facendoti dimenticare le nozioni utili in quel momento sulla fine della XIX dinastia e sei caduto nel ginepraio della XX.
Insomma, se proprio non volevi, e te ne sei accorto dal primo momento, potevi girare sui tacchi, ma invece hai voluto affrontare questa esperienza negativa; forse lo ritenevi necessario, forse questo è davvero necessario, anche un egittologo molto conosciuto qui sul forum ci ha parlato delle docce fredde sopportate anche da lui... sì penso proprio siano prove necessarie...