Sogni che diventano Incubi

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ACUSinpw
00sabato 6 febbraio 2010 13:12
Scrivo dopo alcuni giorni di assenza e di silenzio. Avevo la necessità di "mandare giù" bocconi troppo amari da sopportare. Passi 22 anni della tua vita ad aspettare un certo momento, carico di aspettative, di sogni, di paure, di dubbi, di piacere, di desiderio, di, di, di... Poi quel giorno fatidico arriva. Una grande confusione in testa, cercare di mantenere ordinati così tanti tasselli di un periodo tanto lungo. Ma mancano poche ore, la porta della Biblioteca di Egittologia, presto, si sarebbe aperta perchè io potessi sostenerne l'esame. Di fronte a una docente che da tempo stimo e di cui spesso ho letto. Le ore passano: l'ansia e l'agitazione crescono esponenzialmente ad ogni giro d'orologio. Poi la notizia: questo esame non l'avrei sostenuto di fronte a lei, per una qualche urgenza. La delusione che come un serpente infido comincia a strisciare dal mio stomaco verso il cuore, che non smetteva di palpitare troppo velocemente: ma così è, se vi pare. Non c'era scelta. Dovevo varcare quella soglia e trovarmi di fronte a due esaminatori dei quali, superbia mia probabilmente, non mi interessava minimamente. Non mi interessava dimostrare niente a loro. Non mi piaceva parlare dell'Egitto con loro. Io volevo lei: ma così è, se vi pare.
Ultimo della giornata, mi siedo su quella sedia, di fronte a quei due professori. Dietro le loro spalle i libri della biblioteca, innumerevoli volumi che vorrei possedere tutti, che vorrei poter leggere tutti. L'ansia, l'agitazione, la delusione, il rammarico, il dispiacere di non poter realizzare l'esame secondo le mie aspettative si mescolano disordinatamente dentro di me.
La prima domanda: "i pronomi". Mi è sembrato di risvegliarmi da uno stato di coma che durava da tutto il giorno. Riportato alla realtà bruscamente, rispondo, correttamente, ma in modo disorganizzato: mi ero perso. Mi sono perso attanagliato dalle mie emozioni, da aspettative troppo elevate per un momento che, di per sè, nessuno riteneva troppo importante. Solamente io. Che per 22 anni l'ho aspettato. Che stupido.
La seconda domanda: una traduzione
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perfetta.
Altri piccoli quesiti grammaticali rispetto a questa frase... significato di tpy, abd sottointeso e altro... Tutto bene, bravo, devi essere più organizzato quando spieghi. Grazie. Lo so.
Passiamo oltre: passiamo a storia. La difficile successione di Ramses 2. Black Out. L'agitazione, che non mi aveva ancora abbandonato (stranamente, visto che in genere in tutti gli altri esami che ho sostenuto l'agitazione sussiste fino al momento in cui mi siedo, poi scompare), la confusione, le emozioni di cui ho parlato, tutto questo mi si è scaraventato addosso. Ho snocciolato in modo totalmente disorganizzato. Ho parlato di Merenptah, di Tenuseret. Ho iniziato con il dire che con la XX dinastia troviamo un momento di ordine. Non l'avessi mai detto. Orsenigo mi interrompe e si inalbera. Bastava che mi lasciasse finire la frase. "nel regno di Ramses III". Ma no. Deve schiacciarmi psicologicamente. Io mi perdo di nuovo, non riesco a stare a galla e ad avere il controllo delle mie emozioni negative. Non riesco ad essere lucido come vorrei. Racconto qualcosa di Ramses III, del suo spirito d'emulazione nei confronti di Ramses II, di Medinet Habu. Stavo conquistando un briciolo di spontaneità e di fluidità quando mi interrompe. "Che documento ci ha tramandato la congiura dell'harem?". Non lo so. Un papiro, questo lo so. Ma è un papiro in particolare? Non mi sembra, non lo ricordo. Forse gli archivi di Deir-el Medina? Sono confuso, poco lucido. Avrei dovuto rispondere forse semplicemente "un papiro". Ma se me lo chiede? Significa che è un papiro importante su cui Grimal si sofferma parecchio? Per forza! Non sono sicuro di me stesso. Niente va per il verso giusto. Provo: "gli archivi di Deir el-medina". La Moioli, con un sorriso sprezzante e superiore sul viso "è proprio impossibile". Perchè è impossibile? Mi chiedono come mai sto andando così male in Storia. "Non l'ha studiata?". Io penso: non l'ho studiata? Ma se non ho fatto altro negli ultimi 20 anni. E intanto penso: Ramses ti odio. Si ho studiato, invece. Ma non riesco a organizzare le idee. Sono confuso e voi mi state rendendo la cosa ancora più difficile continuando a farmi perdere e sprofondare... "Gli chiediamo qualcosa del corso?" "Il museo del Cairo, ne tracci la storia?" Bene. Vediamo se almeno qui riesco a essere dignitoso. Faccio per cominciare. Non faccio a tempo a dire "il museo del Cairo..." che vengo interrotto "dove si trova quello attuale e quando nasce?". Rispondo. Lei non dice nulla. Non capisco cosa vuole che le dica di più. Allora ne ricostruisco, a ritroso, la storia parlando di Boulaq, di Giza, di Esbecheia... "eh beh non ci resta che tornare indietro". Dice, lei. Cosa intende dire? Io sono sempre più nel panico. E davvero mi sembra di stare vivendo un incubo. Parlo ancora. Mi chiedono come mai si è reso necessario spostare il museo. Perchè non c'era spazio. E perchè non c'era spazio? Beh perchè i reperti erano sempre maggiori, soprattutto da quando Mariette diviene direttore e organizza il partage. Non l'avessi mai detto: impossibile, di partage si parla solo dopo la seconda guerra mondiale, dubito fortemente che la professoressa vi abbia parlato di partage con mariette. Invece si. E non solo lei, anche la Marucchi. Io, stanco, stavolta, reagisco: no, di questo sono sicuro e che diavolo! Quello che personalmente è passato a lezione è quello che ho detto, libero di dire quello che vuole, lui. Si arrabbia. 25. Ma se lei è intenzionato, ne è poi tanto sicuro?, di laurearsi in Egittologia, beh non può proprio accettarlo. Ritorni a Maggio.
Merytaton62
00sabato 6 febbraio 2010 14:32
Ma 25, come punteggio, è poi così male? Non credo, visto che il massimo (se non sbaglio) è 30... [SM=x822741]


Coraggio, la prossima volta andrà meglio!!! [SM=x822748]

Te lo dice un'ex studentessa svogliata, che ha scoperto ilvalore della cultura in età relativamente tarda... [SM=g1619689]

emilioraffaele
00sabato 6 febbraio 2010 15:42
Condivido il pensiero di Merytaton. Comunque secondo me la prima cosa che dovresti fare, è sbrigarti a conseguire la laurea, per poter veramente affrontare le cose vere della vita e per goderti intensamente quelle belle, che poi non è che siano moltissime. A proposito, gli esami non "finiscono mai", vabbè, ma 25 è un punteggio molto buono, tenuto anche conto del tuo improvviso, umano disorientamento.
Noi tifiamo per te!
Themistoklis
00sabato 6 febbraio 2010 16:27
Perdonami ma non capisco perchè ti hanno detto di tornare a maggio... Puoi ridare l'esame per migliorarlo?
ACUSinpw
00sabato 6 febbraio 2010 17:04
Perché non ho passato questo esame .. E a maggio lo ripeto da capo.
Hotepibre
00sabato 6 febbraio 2010 17:36
25 è un ottimo voto, avete ragione... ma non basta se credi in quel che fai ed ACUS credo davvero, scusate il gioco di parole, che CI CREDA!

Puoi accettare un voto se "non vedevi l'ora di toglirti il dente", come si dice, ma se sai di sapere, se su quei libri ci hai "buttato il sangue", se il tuo sogno, covato per 20 anni, è di diventare quel per cui stai studiando, no, allora 25 NON è un bel voto.

Potrebbe al massimo essere "il minimo sindacale" per poter dire "anche questa è fatta", ma ACUS, ed è chiarissimo da quel che scrive, non credo voglia accontentarsi di questo.

E allora, mio carissimo ACUS, trai spunto da quel che è succeso (e così bene hai saputo tratteggiare) e preparati; e, come dico sempre ai miei figli in previsione di un esame "vai e uccidi!" [SM=g999105]
sethorus
00sabato 6 febbraio 2010 17:45
Secondo me non è andato male (non per il voto), ma adesso hai la possibilità di rifare l'esame a maggio, magari con la professoresa che stimi (forse è un segno del destino).
Non tutti hanno una seconda possibilità, io non aveto scelta mi sono trovato ad un bivio: provare a sostenere consapevole di essere costretto ad accettare qualsiasi voto e consapevole che il mio esame non sarebbe andato benissimo in quanto non avevo ancora letto un libro in programma, Egittologia a cura del Roccati, e assicurare anche per l'anno dopo la borsa di studio o rimandare l'esame di un mese e mezzo circa, prendere almeno 30 e perdere il beneficio della borsa di studio (posto letto gratis, mensa a pranzo e cena gratis e contributo di 900 € per libri o altro)?

Acus il tuo sogno non si è trasformato in un incubo, il tuo sogno è stato solamente rimandato!!! [SM=g999105]
Themistoklis
00sabato 6 febbraio 2010 20:06
Ok, scusate mi era sfuggito un pezzo...


Acus mettiamola così, un primo tempo giocato bene (i tuoi inizi), hai avuto il possesso palla e l'hai fatta girare con tranquillità governando gli avversari ma quando sei andato in vantaggio (sapevi di avere tutto sotto controllo) hai calato la concentrazione e in quell'unico contropiede ti sei fatto trovare scoperto (il cambio di prof e la paura conseguente) e ti hanno infilato il pareggio. Ora sei negli spogliatoi, siediti davanti ad un buon thè caldo, riorganizza la difesa e parla con l'attacco che ora dovrà darsi da fare per scardinare il catenaccio che ti troverai davanti (paura, stress, tensione, prof etc..), è il momento di calare l'asso per cambiare la partita. L'asso è la tua voglia di farcela. A maggio inizia il tuo secondo tempo, non hai perso ma sei 1-1, scalda i muscoli e ripassa le tattiche, ci sono 45 minuti di fuoco che ti aspettano e uno stadio (tutti noi) che fa il tifo per te, dai ragazzo fagli vedere come si gioca!
I legionari romani usavano questa frase: "Dividi et impera!"... Ricordatela quando sei in difficoltà, attacca il tuo nemico non lasciarli spazio di agire, mettilo in difficoltà, governalo e battilo!
-Kiya-
00sabato 6 febbraio 2010 20:10
Acus, innanzitutto un abbraccio.
Riesco a comprendere il tuo sentire. Anche la tua rabbia. Il tutto non è dettato dal un voto, di per sé troppo basso per le tue aspettative, giustificate dall'amore che nutri verso questa civiltà. Ciò che brucia è il non aver potuto condividere quei momenti con colei che ha contribuito ad amplificare oltre misura la tua passione, il tuo desiderio di sapere. E' come se te ne sentissi tradito.
Quest'esperienza ti servirà molto più di quel che credi in questo momento.
Ti aiuterà a dissociarti da chiunque tu abbia di fronte e a mantenere in qualunque caso il controllo della tua espozione. Ti aiuterà a non basare tutto su chi si trova al di là della scrivania, ma soltanto su te stesso e sulla consapevolezza della tua preparazione.
E' questa che conta. E' questa che ti condurrà ad abbracciare il tuo traguardo e le relative soddisfazioni. Che saranno molte, ne sono più che sicura.
Testa alta, caro amico! Non ne sei affatto uscito sconfitto. Sconfitto è chi ha perso in toto la sua primordiale passione, al punto da risultare incapace di riconoscerla anche quando ce l'ha di fronte, a un palmo dal naso ;)

p.s. Sicuramente ormai ti sarai riappropriato di ogni nozione offuscata la momento dell'esposizione, tuttavia riferisco per tutti coloro che leggono che il documento relativo a Ramesse III e alla congiura che lo riguardò si trova al Museo di Torino ed è denominato Papiro della congiura dell'harem. Si tratta del resoconto degli atti del Processo, tenutosi quando gli intrighi furono scoperti. Altri documenti fondamentali sull'epoca sono il, cosiddetto, Papiro dello Sciopero (anch'esso a Torino) e il Papiro Harris, conservato al British Museum.
Il primo narra le vicende relative al primo sciopero conosciuto nella storia, indetto dagli operai di Deir el Medina, da mesi senza cibo, che dopo un mese di lotte ottennero il riconoscimento di quanto gli era dovuto. Nel secondo è Ramesse III a parlare in prima persona narrando i fatti salienti del suo Regno, ma in realtà lo scritto fu compilato postumo, per volere del figlio Ramesse IV, che volle garantire al padre il riconoscimento dovutogli dagli Dei e dagli uomini.
ACUSinpw
00sabato 6 febbraio 2010 21:55
Il problema per me è stato, più che tutto, la delusione per il non essere riuscito a esprimere me stesso durante quella prova.

Vi ringrazio profondamente per le vostre parole, davvero.

Si, Kiya, sono andato a "colmare" quei vuoti subito dopo. :)
roberta.maat
00sabato 6 febbraio 2010 22:58
Dai Acus ! Giustissimo rifiutare il 25. Non era il tuo voto visto che hai studiato con passione e volevi dimostrarlo a Lei,proprio a Lei.
Sai .....è successo anche a me.......volevo un 30 dal prof e non 25 da altri........ci sono riuscita !
Themistoklis
00domenica 7 febbraio 2010 03:19
Acus... A maggio ci dirai che hai preso un 30... Non mi stancherò mai di dirti di lottare e te lo dice uno che in questo momento ha davvero perso tutto... Prendi quel 30 per la tua vita e per chi, come noi, sa che lo puoi fare...
NEFERNEFERURE
00domenica 7 febbraio 2010 22:01
Caro Acus tieni duro, considera questa prima volta una "prova", adesso sai cosa aspettarti, sai
come si può articolare "l'interrogatorio", soprattutto potrai andare più sereno e pronto a non
farti più opraffare dall'emozione e non perdere più la lucidità. In maggio sarai TU a condurre
il gioco e chissà.. spero sia con la prof che tanto stimi. In quanto alla preparazione....sappiamo
TUTTI che non è un roblema, semplicemente avevi caricato troppe aspettative su quest'esame e
ciò ti ha reso psicologicamente fragile, ma in maggio non succederà più.
Al di là di tutto sappi che nella mia esperienza di vita ho appurato moltissime volte che chi ha
ottenutoi voti migliori a scuola non ha raggiunto i medesimi risultati nel lavoro e nella vita, non è
per nulla scontato: la vera scuola è la vita e i risultati vengono dalla forza interiore e dalla
caparbietà nel erseguire una meta, anche a costo di...lacrime e sangue (si fa per dire).
Siamo tutti con te! Un abbraccio fraterno, con tanto tantissimo affetto!!!! [SM=x822748] [SM=x822748] [SM=x822748] [SM=x822748]




[SM=g1621242]
ACUSinpw
00lunedì 8 febbraio 2010 12:23
Vi voglio bene :))
pizia.
00lunedì 8 febbraio 2010 23:14
Re:
ACUSinpw, 06/02/2010 13.12:

...
Non mi interessava dimostrare niente a loro. Non mi piaceva parlare dell'Egitto con loro. Io volevo lei: ma così è, se vi pare.
...


Certo che,... detto così... [SM=x822706]

Acusy, ti dico anche la mia.
Secondo me quando hai realizzato che non c'era "lei" all'esame sei rimasto così contrariato, che i nervi hanno iniziato a vibrare, quà e là si sono contratti, anche esageratamente, e la tua faccia dev'essere diventata quella di un rabbioso drago sputafuoco, così quando sei arrivato davanti agli esaminatori, la loro reazione è stata quella di difesa -e di offesa- davanti [SM=x822740] ad un'essere furioso, quindi hanno tenuto un comportamento non molto neutro, pure loro.
Il viso, le mani, il movimento, anche la voce, tradiscono i nostri sentimenti negativi e trasmettono aggressività, senza rendercene conto, anche quando non vogliamo.
Poi c'è la spiegazione freudiana della tua dimenticanza, un vero lapsus: evidentemente tu non volevi fare quest'esame in tali condizioni, (e come non capirti, in fondo è uno dei più importanti per il tuo indirizzo) quindi il tuo inconscio ti ha giocato contro, dapprima disorganizzando le tue idee, ma quando hai risposto bene al quesito sulla traduzione, ti ha sferrato un colpo decisivo facendoti dimenticare le nozioni utili in quel momento sulla fine della XIX dinastia e sei caduto nel ginepraio della XX.
Insomma, se proprio non volevi, e te ne sei accorto dal primo momento, potevi girare sui tacchi, ma invece hai voluto affrontare questa esperienza negativa; forse lo ritenevi necessario, forse questo è davvero necessario, anche un egittologo molto conosciuto qui sul forum ci ha parlato delle docce fredde sopportate anche da lui... sì penso proprio siano prove necessarie...

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