Sicuramente la discussione è interessante.
Se parliamo di paleolitico superiore, "invasioni" da Oriente sono plausibili: la mescolanza delle culture è germe di sviluppo.
Per quanto riguarda però la "razza dinastica", per dirla alla Rohl, le obiezioni sono fortissime. Lui parla di barche "quadrate" dalla Mesopotamia che sconfiggono quelle nilotiche (di forma "a banana"). Per rendere plausibile questa teoria posticipa l'inizio della storia egizia di alcuni secoli (cioé Narmer al 2.800 a.C. circa, se non ricordo male, anziché al 3.100 a.C.); la stessa cosa fa con i petroglifi del Deserto Orientale. In realtà le rappresentazioni su roccia di barche di forma squadrata sono quasi un millennio più antiche di quanto sostiene Rohl. Poi ci sono le scoperte di Abido, le ultime di Ieraconpoli... Insomma, la storia non regge. Nessuno mette in dubbio influenze stilistiche (facciata di palazzo, ecc.), ma l'invasione della fine del IV millennio a.C. la considererei accantonata. Nacque ai primi del XIX secolo, periodo in cui i germi del nazismo si diffondevano in maniera più o meno consapevole, ma a d oggi, nel caso egizio, pare crollare.
Arretrando nel tempo osserviamo siti come Nabta Playa dove l'astronomia era già un esigenza legata alle stagioni (ciò era dovuto in parte ai cicli agricoli, ma sopratutto alla gestione del bestiame).
Gobekli Tepe, in Anatolia (Alta Mesopotamia) è qualcosa di straordinario, sia architettonicamente che come cronologia. In effetti, dopo queste emergenze archeologiche, non cìè più da sorprendersi di nulla, quindi le sorprese sono sempre piacevoli imprevisti.
Ric
P.S. Grazie di nulla; parlare di queste cose è sempre stimolante.
[Modificato da Riccardo Banchi 15/03/2012 08:39]