Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Diario di Viaggio di Amenhotep: agosto 2009

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2009 20:26
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
30/08/2009 14:32
 
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Sono tornato martedì dal mio primo viaggio in Egitto. Coltivo la passione per l’antico Egitto ormai da molti anni, ma non vi ero mai stato in quanto non mi sarei mai accontentato di fare la classica crociera sul Nilo che non mi avrebbe mai permesso di assaporare il mistero, la bellezza e l’originalità di questa antica civiltà. Non appena , qualche mese fa, lessi il programma del viaggio organizzato da Sandro trucco, pensai di aver trovato finalmente quello che cercavo.Dopo mesi di eccitante attesa il 12 agosto sono partito con altri 9 compagni alla volta del Cairo.Il primo giorno abbiamo visitato il sito di Saqqara con la piramide a gradoni del re Zoser e le mastabe della V e VI dinastia. Sono rimasto colpito dalla genuinità e dalla naturalezza delle scene di caccia, di pesca e di vita quotidiana delle mastabe di mereruka , di Kagemini , della tomba dei macellai e degli uccelli. Alcune scene molto ben conservate sembravano appena dipinte, le falsa porte erano finemente scolpite e le statue del defunto colpivano per la loro ieraticità. Ho potuto osservare gli splendidi testi delle piramidi che affrescano le pareti della piramide di Teti. Ho potuto visitare il complesso di Zoser ed intuire la genialità di Imhotep nel progettare la prima piramide in pietra. Le colonne che si trovano all’inizio di questo complesso ricordano molto le colonne greche di stile dorico con una piccola differenza e cioè che quelle di Zoser sono più vecchie di quasi 2000 anni!
Il secondo giorno abbiamo visitato la piana di Giza e ho avuto la fortuna di entrare nella camera del re della piramide di Cheope. La luce è molto tenue e ciò che colpisce di più è la perfezione con cui questa stanza è stata costruita e l’aura di mistero che ti avvolge profondamente. Le piramidi sono maestose nel loro svettare imponenti verso il cielo e l’enigmaticità del sorriso della sfinge sembra quasi prendersi gioco, beffardo, della moltitudine di visitatori che si accalcano appena sopra il maestoso tempio a valle del re Khafra. Impressionante è anche la barca solare del re Cheope ricostruita nel museo ai piedi delle piramidi.
Non meno impressionanti sono poi le piramidi di Dashur e Maidum del re Snefru, le prime vere piramidi. La piramide rossa e la piramide romboidale distano poche centinaia di metri l’una dall’altra in pieno deserto e ciò che ti colpisce di più è l’assenza assoluta di visitatori per due capolavori di ingegneria. La piramide romboidale ci consente di immaginare come sarebbero dovute essere le piramidi in origine con le facce interamente lisce. Con la piramide rossa ci troviamo invece di fronte alla prima vera e propria piramide, mentre la piramide di Maidum, crollata prima del suo completamento, conserva ancora il tempio funerario.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il museo egizio del Cairo dove ho potuto guardare negli occhi la famosa maschera di Tutankhamon ed ammirare l’intero suo tesoro. Dispiace per lo stato di abbandono in cui versano molti reperti conservati in questo museo. Speriamo che la costruzione del nuovo museo risolva questo problema.
Procedendo nel medio egitto ci rechiamo a Beni hassan dove si trovano le tombe dei governatori di questa regione risalenti all’X1 e XII dinastia. Visitiamo le tombe di Baqet III, Khnumhotep III, Khety e Amenhemat, le quali si trovano in montagne rocciose in mezzo al deserto da cui si gode un panorama mozzafiato. Anche qui troviamo scene di vita quotidiana, di caccia, pesca, raccolta del grano, ma anche di lotta ,di pagamento dei tributi con la famosissima rappresentazione degli asiatici.
Il quarto giorno inizia con la visita della tomba del sommo sacerdote Petosiris del 350 a.c. A prima vista sembrerebbe un tempietto, ma al suo interno conserva bellissimi bassorilievi con le classiche raffigurazioni di scene di vita quotidiana e di scene religiose. Di tutte queste rappresentazioni ciò che colpisce è che i singoli individui ritratti portano ormai vesti tipicamente greco-romane e non più i classici vestiti egizi. Dopo questa visita riprendiamo il pullman per recarci ad Amarna. Raggiunta la riva del Nilo lasciamo il pullman e prendiamo un ferry boat che ci trasporta sull’altra riva dove ad attenderci c’è un altro pullman che attraverso il villaggio di Amarna ci porta in mezzo al deserto dove un tempo sorgeva l’antica Akhetaton. Immediatamente mi colpisce la conformazione delle montagne che conservano le tombe amarniane e che disegnano un akhet naturale dove all’alba e al tramonto il sole può scolpire nella montagna il nome dell’antica capitale di Akhenaton. Su questi monti rocciosi visitiamo le tombe di Merira I, Merira II e Pashety. L’iconografia classica egizia scompare per lasciare il posto al dominio dell’aton che dispensa la vita attraverso i suoi sommi sacerdoti e cioè il faraone Akhenaton e la moglie Nefertiti. Le raffigurazioni sono malridotte e i nomi dei due regnanti sono ovunque scalpellati a causa di quella damnatio memoriae che li ha colpiti alla loro morte.Ci spostiamo poi a visitare il palazzo settentrionale e quello meridionale di cui rimangono pochi resti che non ci permettono di immaginare la magnificenza della città dove l’elemento principale doveva essere la luce del disco solare con altari completamente aperti e assolutamente differenti dai classici templi egizi dove il sancta sanctorum era un ambiente completamente chiuso.Ci spostiamo poi a visitare la stele di confine in cima alla montagna ed infine la tomba di Ay dove si conserva ancora l’inno ad Aton. La visita ad Amarna è stata veramente emozionante sia per la sua peculiarità sia per l’assenza assoluta di turisti tanto che camminando su queste montagne l’unico nostro compagno era il vento, unico testimone di secoli ormai passati.
Lasciata Amarna ci rechiamo al tempio di Abydos che oserei definire spettacolare. I colori molto ben conservati e la finezza dei bassorilievi e dei geroglifici fatti scolpire da Sethy I ne fanno un capolavoro del Nuovo Regno. Se penso che questo tempio sia escluso dalla maggior parte delle classiche crociere rabbrividisco. Spettacolare è al suo interno la famosissima lista reale in cui compaiono i cartigli dei faraoni che hanno fatto la storia d’Egitto e che hanno preceduto Sethy I. Dopo il tempio di Abydos usciamo e visitiamo l’Osireion semisommerso dall’acqua e a poca distanza un tempietto di Ramsete II che quasi nessuno conosce , ma che è di una bellezza mozzafiato.
L’ultima tappa della giornata è stato il tempio di Dendera molto ben conservato e ricco di stanze con numerose raffigurazioni che ritornano poi in altri templi di età tolemaica. Dalle raffigurazioni si nota ormai che siamo al termine della millenaria storia dei faraoni.
Il sesto giorno abbiamo visitato il tempio di Medinet Habu di Ramsete III e il Ramesseum, il quale seppur poco ben conservato è un piccolo gioiello dell’arte faraonica del Nuovo Regno. Bellissimo è il sito di Deir el Medina con le tombe degli operai che lavorarono alla costruzione degli ipogei faraonici. Bellissima la tomba di Sennedjem in cui abbiamo ammirato la famosissima scena del sacerdote con la maschera di Anubi piegato sulla mummia del defunto. I colori di queste tombe sono vivissimi e seppur molto piccole sono sicuramente dei gioiellini. Colori molto vivaci li abbiamo poi ritrovati nella valle delle regine, ad esempio nella tomba di Khaemuaset dove le acconciature delle donne fanno venire in mente quelle della regina Nefertari.
Spettacolare è il tempio a terrazze della regina Hatshepsut, anche se purtroppo le raffigurazioni sono mal conservate . Nel villaggio di Qurna abbiamo potuto visitare 4 tombe di nobili da Sennefer con il soffitto decorato con la rappresentazione di una vigna, a Rekmira con la rappresentazione di numerosi lavori dalla fusione dei metalli alla soffiatura del vetro ecc., a Menna e Nackt con le famose scene di caccia e pesca. L’emozione più intensa l’ho avuta , però, quando sono entrato nella valle dei re. Abbiamo visitato la tomba di Ay che ricorda molto quella di Tutankhamon, poi la tomba di Ramsete VI che è a dir poco stupenda con colori vivacissimi e lo stupendo soffitto astronomico che potrebbe essere definito il “Giudizio Universale” egizio.Abbiamo anche potuto visitare la tomba appena riaperta di Horemeb, con dipinti molto belli e la parte non ultimata in cui si possono notare le correzioni e i progetti . Ma l’emozione più grande l’ho provata entrando nella tomba di Tutankhamon, cioè di quel faraone le cui vicende mi hanno fatto innamorare dell’egitto più di 20 anni fa. Ho potuto rendergli onore mentre giaceva in una teca di vetro lievemente illuminata. Siamo stati gli ultimi a visitare la tomba del re Tut ed abbiamo anche chiuso la valle dove si sentiva solo il rumore dei nostri passi.
Il giorno successivo abbiamo visitato altre tombe nella valle come quella di Ramesse I molto simile a quella di Horemeb, quella di Siptah, di Tausret, di Ramsete IV e IX.
Terminata la visita di Luxor con i templi di Karnak e Luxor abbiamo cominciato la lenta discesa verso Asswan con la visita dei templi tolemaici di Esna, Edfu e Kom Ombo. L’ultima tappa del nostro straordinario viaggio è stato il tempio di Abu Simbel. Siamo entrati nel sito al tramonto e lo abbiamo visitato in tutta tranquillità soffermandoci anche dopo la chiusura. Davanti avevamo la maestosità di questo tempio e alle spalle il lago Nasser. Sembrava di essere in una cartolina!
Ciò che mi ha fatto apprezzare maggiormente questo viaggio è stato il fatto che , oltre a visitare in completa solitudine siti che i turisti non vedono mai,quelli battuti dalla crociere sono stati visitati in orari particolari che ci hanno permesso di fruirne la bellezza senza essere disturbati da altra gente.
Consiglio vivamente a chiunque sia appassionato di Antico Egitto e anche a chi abbia solamente una curiosità verso questo paese, di partecipare ai viaggi organizzati da Sandro Trucco, in quanto nulla viene lasciato al caso e tutto è minuziosamente definito. Sandro con la sua passione è in grado di farti assaporare il mistero e la bellezza di questa terra senza mai annoiarti.
La mia è stata un’esperienza indimenticabile e assolutamente STRAORDINARIA!!!
Saluto tutti i miei compagni di viaggio con cui ho condiviso momenti bellissimi ed emozionanti.
Ciao a tutti.

p.s. come faccio ad inserire le foto?
[Modificato da amenhotep 30/08/2009 14:40]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

30/08/2009 16:16
 
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Ecco Amenhotep: Inserire immagini nel topic

Le foto dell'Egitto sono sempre cosa assai gradita, inseriscine il maggior numero possibile e spiegale!

Una domanda su quanto ho appena letto del tuo viaggio: a Dashur e a Meidum siete entrati?
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Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
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S3t n m3't -
30/08/2009 16:29
 
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L'inserimento delle foto prevede che esse siano preventivamente caricate nel "file manager", una sorta di hard disk virtuale a cui puoi accedere tramite il pulsante "pannello".
Dopo aver caricato la foto al suo interno, eguendo la procedura spiegata passo, passo, aprila e copia l'indirizzo generato dalla barra indirizzi del browser.
Incolla quell'indirizzo all'interno della finestra di inserimento messaggio, racchiuso nel codice

[img]indirizzoimmagine[/img]


In alternativa, puoi inserire le immagini come allegato al messaggio. Per farlo, è sufficiente spuntare la cella "allega un file dal tuo computer a questo messaggio" che compare al termine della tabella degli smile, sopra il pulsante "rispondi", a sinistra. Ma questa opzione permette di inserire solo un'immagine alla volta.

Per una spiegazione nel dettaglio, leggi qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=5473735



Grazie per aver condiviso con noi l'emozione del tuo viaggio! Sapresti dirmi a che punto sono i lavori per il Museo Amarniano?
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
30/08/2009 17:35
 
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Grazie per averci resi partecipi delle emozioni che hai provato!
Mi hai fatto ricordare le stesse che ho provato anch'io nei miei precedenti viaggi fatti in compagnia di egittologi.
Inutile dire che le emozioni più forti le ho vissute ad Amarna. Però manca una cosa: non avete visitato la tomba di Akhenaten?
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
30/08/2009 19:25
 
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Purtroppo la tomba di Akhenaton era chiusa. Siamo entrati sia nella piramide di Maidum, sia nella piramide rossa ma non in quella romboidale. il museo amarniano lo stanno costruendo. lo abbiamo intravisto e sembrerebbe quasi pronto, ma nessuno conosce i tempi esatti della sua realizzazione.
[Modificato da amenhotep 30/08/2009 19:27]
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di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
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S3t n m3't -
30/08/2009 19:38
 
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Grazie per la pronta risposta, Amenhotep ;)

Abbiamo avuto modo di apprezzare l'effetto che il viaggio ha generato sulla tua sfera emozionale, intuibile in ogni singola parola. Ora vorrei farti qualche altra domanda, se me lo concedi.

Dimmi dunque, se dovessi trarre delle conclusioni, ancora a caldo, dopo questo viaggio quali sarebbero? L'Egitto era come ti aspettavi, come te l'eri immaginato grazie alle letture e le immagini? come pensi che questo viaggio potrà arricchirti interiormente e quali preferenze credi che ne scaturiranno, in fatto di interessi egittologici?
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
30/08/2009 19:59
 
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Si conoscono i motivi per i quali la tomba di Akhenaten è chiusa? L'hanno aperta non più di tre/quattro anni fa! IO l'ho visitata nel 2006...
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
31/08/2009 10:42
 
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Non conosco i motivi per cui sia chiusa la tomba di Akhenaten....
Venire a diretto contatto con quei monumenti che sin da piccolo avevo visto solo in fotografia o in qualche video, produce delle emozioni talmente forti che penso solo chi sia appassionato di questa antica civiltà può comprendere! è stato ancora meglio di quanto immaginassi perchè vedere una piramide in foto o in video non renderà mai l'idea della sua imponenza e della maestria con cui sia stata costruita. Da questo viaggio viene rafforzato il mio interesse per il Nuovo regno ed in particolare per il periodo amarniano, ma anche per l'antico regno e la splendida età delle piramidi. L'unica cosa che forse mi ha deluso un pò sono i templi tolemaici che, seppur siano i meglio conservati, danno ormai l'idea della fine dell'età faraonica e della decadenza artistica in cui sia piombato l'Egitto ormai aperto alle influenze di altre civiltà.
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
31/08/2009 11:00
 
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Sono d'accordo con te. I templi tolemaici hanno solo il pregio di essere gli ultimi ad essere stati costruiti e pertanto meglio conservati. Le rappresentazioni di dei e faraoni non sono più stilizzate come in passato ed hanno perso la sobrietà che li contraddistingueva.
Hanno però il pregio di farci vedere come si sviluppava un tempio, dai piloni dell'ingresso fino al sancta santorum.
Quello di Edfu, il meglio conservato, ne è un esempio.
Oltre ad Abydos quello che mi ha maggiormente impressionata (anche se, purtroppo, nonostante 5 viaggi l'ho visitato solo nell'ultimo), è quello di Ramesse III, a Medinet Abu.
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
31/08/2009 13:31
 
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Condivido anche io il tuo parere. La storia dell'Egitto faraonico (come lo amiamo noi) termina con l'invasione Persiana. Da lì in poi venne man mano "corrotto" da presenza straniera.
Ciò non toglie che anche la storia successiva possieda un certo fascino, che però, per me, è da considerare a sé stante. Diciamo che il fascino principale consiste nell'appurare quanto sia stato facile per gli egizi ammaliare persino i loro conquistatori. La conferma di una potente individualità e di un forte senso di appartenenza.
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