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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La magia del suono al Museo Egizio di Torino

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2009 20:00
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03/07/2009 20:00
 
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La musica era la compagna dei momenti più importanti che scandivano la vita dell'Antico Egitto. All'inizio del III millennio a.C. aveva già raggiunto un notevole sviluppo: accompagnava feste, banchetti, cerimonie religiose, ma anche ambiti meno ufficiali. Abbiamo tracce di canti di lavoro (per la mietitura, la trebbiatura, la pigiatura dell'uva), di canti d'amore, di pezzi intonati durante le battute di caccia. Purtroppo conosciamo molto poco di queste manifestazioni poiché la musica egizia, come in molte altre civiltà antiche, era priva di notazioni e veniva trasmessa oralmente. È stato ipotizzato che esistesse una grafia musicale per dare indicazioni di tipo ritmico e melodico. Ad avvallare questa ipotesi è lo studio degli strumenti rinvenuti e delle rappresentazioni figurate delle attività musicali. Una parte di rilievo di questo materiale è conservata al Museo Egizio di Torino, che ospita importanti strumenti musicali, di cui alcuni in restauro: quattro oboi con astuccio in legno; tre nacchere in legno, due con raffigurazione del volto di Hathor, dea della musica, della danza, della poesia e dell'amore; una nacchera in avorio; un frammento di arpa, tutti databili al Nuovo Regno; un sistro in bronzo di Epoca Tarda. Sono inoltre esposte raffigurazioni del Nuovo Regno attinenti la musica e la danza: frammenti di una pittura parietale provenienti da una tomba tebana, raffiguranti una liutista, un'arpista e una danzatrice; un papiro satirico con raffigurazione di animali impegnati a suonare strumenti musicali; un gruppo statuario di coniugi, in cui la moglie impugna un sistro; un ostrakon con danzatrice; una scena di danza su tela di lino di Epoca Predinastica. Il museo organizza inoltre il laboratorio didattico Magia del suono, talvolta a seguito di una visita al Teatro Regio. Per avvicinare gli studenti al mondo musicale della cultura egizia, l'attività prevede l'utilizzo di strumenti riprodotti e la creazione di un sistro, il sonaglio cerimoniale sacro alla dea Hathor . Vedi il sito del Museo (Antonia Mastrolacasa)
www.giornaledellamusica.it/news/?num=24733
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