secondo il dr. Damiano Appia:
Locale ricavato nella mastaba o presso la piramide del Re defunto; ha la caratteristica di non possedere alcuna apertura salvo una feritoia o dei fori comunicanti con la Cappella Funeraria.
Il Serdab conteneva una o più statue del defunto e la sua funzione più importante dal punto di vista della fede magico-religiosa nella tomba era quella di contenere e proteggere le statue, sostituti fisici del defunto in caso di deterioramento della mummia; per questo motivo il nome del "serdab" (parola araba che significa "cantina") in egizio era pr twt (ndr: traslitterato per tut), ossia "casa per la statua". Dalle feritoie le statue incarnanti il defunto potevano usufruire delle offerte funerarie.