Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Tushratta, Re dei Mitanni

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2009 12:55
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20/05/2009 09:59
 
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In merito alla EA 26 e 27 riporto quanto asserisce A. Gardiner “La civiltà egizia” pag. 196:

«[…] La lettera alla regina Tiye lascia chiaramente intendere che il nuovo re salì al trono dopo la morte del padre, e lo stesso afferma in modo ancor più esplicito una lettera al giovane sovrano del monarca hittita Suppiluliumas. Perciò la tanto dibattuta coreggenza dev’essere frutto di un’errata interpretazione. In una lettera, probabilmente la prima indirizzata da Tushratta a Napkhuria (così è reso in caratteri cuneiformi il prenome di Amenophis IV, Neferkheprure), una postilla ieratica porta la data dell’anno 2 e conferma che la corte risiedeva ancora nella Tebe occidentale. Da essa apprendiamo, fra l’altro, che i doveri coniugali di Tadukhipa erano ora passati da padre al figlio, e qualcuno ha supposto che questa principessa non fosse altri che la bella Nefertiti, ben nota ai nostri contemporanei attraverso la meravigliosa testa scolpita e dipinta del museo di Berlino. A questa ipotesi si oppone, però, il fatto che Nefertiti aveva una sorella in Egitto, e che Tey, moglie dell’anziano funzionario Ay poi divenuto re, sosteneva di essere stata la sua nutrice. […].»


Ho trovato un commento alla EA 27 anche sul libro “Toutankhamon” della Noblecourt. In esso si dice:

«[…] Jusqu’à présent on avait admis que la suscription hiératique, tracée sur la tranche de la tablette au moment où elle avait été consignée dans les archives de Pharaoh à Malgatta, son palais à l’ouvest de Thèbes, était datée de l’an 12. Pourtant, le premier chiffre de cette date était reconstitué dans une lacune provoquée par une détErioration du texte. Il est question, maintenant, de ne plus restituer un signe dont on doute. Ce sarait alors en l’an 2 que cette lettre serait arrivée auprès d’Aménophis IV-Akhenaton, séjournant dans la capitale de son père, peu après le funérailles de ce dernier, funérailles auxquelles il semble être fait allusion dans la missive.[…].»


E’ dunque possibile che Egittologi di chiara fama abbiano commesso degli errori di valutazione.

Per quanto riguarda la EA 26 non è vero che si parla di salita al trono di Amenhotep IV dopo la morte del padre. Si dice semplicemente che, dopo la morte del padre, l’amicizia di Tushratta verso Napkhuria sarà decuplicata.

L’unica obiezione proposta da Gardiner contro la coincidenza di Tadu Heba e Nefertiti è inconsistente. E’ evidente che Tey ebbe l’importante incarico di “nutrire” Tadu Heba della cultura egizia. Una giovane principessa di Mitanni avrebbe avuto bisogno di imparare lingua, religione e modo di vivere. Tey era una delle nobili più importanti e nel caso di eguaglianza Tuia – Tey era addirittura la madre della regina Tiye.

In merito al protocollo della EA 27 mi sembra che voler aggiungere il geroglifico della decina, così da portare il passaggio di Tadu Heba all’harem di Akhenaton intorno al 10-12° anno di coreggenza, sia opera di fantaarcheologia. Non sono esperto di scrittura ieratica, ma mi sembra inequivocabile che si parla dell’anno 2 di Amenhotep IV. Il fatto che la tavoletta fu trovata a Malgatta è chiaramente spiegato col trasferimento della reggia da Waset a Malgatta intorno all’anno 27-30 di Amenhotep III, probabile data d’inizio della coreggenza, e con la permanenza di Amenhotep IV in questa località per i primi 5 anni di coreggenza.

Ritengo sempre più probabile che Tadu Heba sia stata inviata a Amenhotep III in corrispondenza del suo 27° anno di regno e che il suo matrimonio con l’anziano re sia durato alcuni anni, forse fino al giubileo del 30° anno.
Insieme alla coreggenza con Amenhotep IV, il vecchio re avrebbe allora deciso di essere divinizzato in terra. Egli edificò così una reggia nella Waset occidentale, quella dedicata alle sepolture e ai templi dei milioni di anni. Abbandonò così le gioie terrene, chiuse l’harem e cedette Tadu Heba / Nefertiti ad Amenhotep IV.
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