Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Tempio di Amon a Naga

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2009 22:39
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Capo degli Scribi
06/02/2009 14:21
 
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Finalmente!

Riporto qui la traduzione che ho fatto del testo che sta attorno alle immagine di Horus e Thot.

Relativa ad Horus: ‘Recitazione di Horus, Signore di Edfu. Noi uniamo per te le Due Terrre sotto ai tuoi piedi, così appartiene a te la regalità dei due Horus. La mia parte è la parte di mio fratello e le loro proprietà appartengono a te in vita, potere, ecc...’
Nota: ‘le loro proprietà’ si riferiscono alle Due Terre.

Relativa a Thot: ‘Recitazione di Thot, Signore di Ermopoli. Noi uniamo per te l’Alto e il basso Egitto; tutto quello che è stato unito, appartiene a te...’.

Poi il resto è di difficile lettura in quanto le parole sono spezzate dall’abrasione, e quelle che rimangono sono piuttosto confuse e non si leggono bene. Si possono, comunque, tradurre le singole parole, come: ‘...le parti, i Signori...’, ‘...le loro proprietà sono sulla terra...’, ‘...per il tuo ka; io ho dato a te l’Alto Egitto’.


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EgiTToPhiLo/a
Scriba
06/02/2009 14:29
 
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Grazie FrAnkh!
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
07/02/2009 18:07
 
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Anche in questo caso esiste alla base un codice.

Ogni codice è figlio di un linguaggio che ha il compito di rappresentarlo.
Per quello che riguarda il mio penultimo post, di questa discussione, ho utilizzato la maiuscola che nel codice cibernetico è sinonimo di arroganza o in altre parole di urlare per affermare le proprie idee.
Ovviamente questo è vero se si estrapola la frase dal discorso generale mentre se il giudizio segue concetti “olistici” allora è più facile comprendere che la differenza tra l’ultima parte in maiuscolo da quella precedente aveva semplicemente la pretesa di differenziare una prima parte ripresa totalmente dal libro “I Templi di Karnak di Shawaler de Lubicz” da una seconda che è quella personale.
Quindi nel mio intento non un atto di arroganza ma molto più semplicemente un segno grafico per differenziare le due parti del post.
Ora se io fossi stato il responsabile del sito molto probabilmente mi sarei comportato come Kiya anche se ritengo che all’interno del mio percorso sul sito di Egittophilia ci siano tutti gli elementi per analizzare l’accaduto nella maniera corretta.
Infatti, il sottoscritto si è limitato ad una decina di post e non avendo, ancora, capito come si debba procedere per inviare una foto nella maniera corretta sembrerebbe scontato che non sia a conoscenza dell’utilizzo di modi diversi, come l’uso di lettere e simboli prima e dopo la frase per realizzare parole in corsivo e neretto, dall’utilizzo della maiuscola.
Quindi ritengo che alla base ci fossero tutti i presupposti per analizzare l’accaduto ma ovviamente se l’analisi si limita ad un frangente del discorso e lo si analizza al di fuori del suo contesto è ovvio che possano nascere delle incomprensioni.
Non ritorno sull’argomento perché voglio rimarcare un semplice …… banalissimo …..incidente di percorso, tra l’altro già risolto in via privata, ma perché voglio utilizzare l’accaduto come metafora del prodotto architettonico che in questo caso è facilmente ricollegabile al Tempio di Naga.
Infatti, il Tempio si sviluppa sulla direttrice est-ovest e questo è già un indizio di notevole importanza all’interno del processo progettuale e lo diventa, ancor di più, quando sul piedistallo vengono rappresentati Horus, simbolo solare, e Thot, simbolo lunare, in contrapposizione tra loro.
La tensione di elementi in contrapposizione tra di loro confluisce in un nodo che simboleggia il giusto equilibrio tra le forze diurne e quelle notturne e il tutto avviene al di sotto del cartiglio che rappresenta il re meroitico come da traduzione fatta da FrAnkh.
Questi due elementi che esprimono il concetto d’equilibrio non sono gli unici presenti all’interno del tempio ed infatti se si analizzano gli arieti si può notare che questi hanno il pelo decorato con delle volute.
Un’analisi più attenta permette di leggere nel corpo dell’animale una perfetta suddivisione in due parti ognuna rappresentata con delle spirali orarie o antiorarie.
Sorvolando sul significato della spirale è possibile riscontrare che esiste un terzo elemento che propone la perfetta sintesi di parti in contrapposizione tra di loro è che trovano l’equilibrio nella globalità espressiva.
Questi sono già tre esempi che concorrono a formare un unicum morfologico e che vogliono senza dubbio esprimere il codice di base o molto più semplicemente l’idea iniziale o esoterica dell’architetto che ha progettato il monumento.
Alla luce di quanto esaminato sono diversi i particolari che concorrono a leggere nel Tempio la volontà di rappresentare l’ equilibrio cosmico tanto caro ai faraoni egizi.
Continuando ad approfondire ulteriormente il tempio è possibile leggere un quarto elemento.
Questo è quello più difficile da vedere per un semplice motivo che è ….. invisibile.
Questo quarto elemento è presente sul piedistallo del Sancta Sanctorum ed è alla base del processo filosofico della civiltà egizia.
La presenza di questo elemento e la lettura precedentemente fatta mi portano ad associare il Tempio di Naga alla Piramide di Cheope o a quelle successive in quanto l’elemento invisibile è presente anche sul sarcofago dei faraoni.
Quindi nonostante il tempio di Naga sia morfologicamente diverso dalle piramidi presenta gli stessi codici di queste e non mi stupirei se sotto il piedistallo vi fosse sepolto il re citato nel cartiglio.

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Scriba Guardiano
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Capo degli Scribi
07/02/2009 22:09
 
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Ho osservato la bella immagine postata da Antonio Crasto in questa discussione il 04.02.2009 ed ho pensato che potesse essere interessante tradurla. La scena (dove si trova?) raffigura i due Nili che legano l’Alto e il Basso Egitto.

A destra, dall’alto in basso si legge: Mer Amon, poi c’è l’ureo con la corona dell’A.Egitto con sotto il segno ankh.
Al centro: User Maat Ra, Setep en Ra.
A sinistra: ancora l’ureo questa volta con la corona del B.Egitto con sotto l’ankh, poi Ra mes su.

Osservando i nomi si legge (senza l’ureo): Meramon, Usermaatra, Setepenra, Ramessu.

Ma si tratta dei nomi di Ramesse II! Fin qui, niente di speciale, ma la cosa notevole è che i nomi del sovrano non sono iscritti nel cartiglio, il che significa che in questa sede Ramesse II è divinizzato [SM=x822719]!


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EgiTToPhiLo/a
Scriba
07/02/2009 22:39
 
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Grazie FrAnkh,
e il lato sinistro del trono di Ramesse II. Una delle statue colossali del tempio di Luxor.
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