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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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AkhetAton: Il 12° anno

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2008 18:46
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

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wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
31/10/2008 18:09
 
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Come da richiesta di Roberta, attivo una nuova discussione, dedicata a tutti quegli avvenimenti che caratterizzarono il 12° anno di Regno di Akhenaton, nella nuova Capitale. Anno tanto cruciale, quanto soggetto a plurime ipotesi.

Con l'anno 12 qualcosa si rompe e ciò che già risultava avvolto da un denso mistero, si annebbia ulteriormente. Personaggi di primo piano scompaiono senza lasciare traccia, altri, dapprima secondari, si elevano. Morti drammatiche fanno da corollario a feste sontuose. Vengono adombrati gli dèi, abituale riferimento per il conforto dell'intera popolazione, ma soprattutto è Amon ad essere cancellato, letteralmente.
E Aton risplende abbagliando con il suo fulgore. Un fulgore che però brillerà per tempo determinato, forse anche per conseguenza degli eventi a cui intendiamo dedicarci qui.

I punti salienti del periodo compreso tra il 9 e il 12 anno di Regno, o di quello immediatamente successivo, pertanto, sono:


    1) il cosiddetto "Giubileo", indetto da Akhenaton;

    2) l'ipotetico arrivo di Teie, accompagnata da Baketaton, sua ultimogenita;

    3) la religione indetta dal Re è nel suo pieno fulgore. Aton assume i suoi titoli definitivi;

    4) si scatena la damnatio memoriae verso Amon;

    5) muore Maketaton, secondogenita della coppia reale;

    6) Nefertiti scompare dalla scena politica e sociale;

    7) presumibilmente appare e scompare Kiya

    8) compare l'enigmatico Smenkhara

    9) il nome di Meritaton sostituisce quello della madre nelle iscrizioni e nelle cariche , in taluni casi, anche quello di Kiya



Val la pena di analizzare ogni singolo aspetto qui proposto, nonchè altri che potrebbero essermi sfuggiti e che vi prego di integrare.
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
03/11/2008 14:51
 
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Non ho al momento la possibilità di consultare i miei libri.
In merito al primo punto, sarebbe importante capire se si tratta di una festa Sed / Giubileo del sovrano o dell'Aton. Al riguardo sembra per esempio stano che Amenhotep IV abbia celebrato un Giubileo nel suo terzo anno di regno o coreggenza. Nel caso di coreggenza potrebbe trattarsi di qualcosa legata al 2° Giubileo del padre.
Per quanto riguarda la festa del 12° anno, ritengo più probabile una celebrazione di ringraziamento per la fine della probabile "pestilenza" e un incontro con i rappresentanti dei paesi amici e tributari.
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MerytAton Sitenjterw -
05/11/2008 13:10
 
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Io penso che questa festa abbia anche un profondo significato politico, è la festa della presentazione dei tributi, una presa di coscenza della
effettiva accettazione e conferma dei grandi cambiamenti.
F.Cimmino vede nella visita di Teie un intervento frenante della lotta di religione nel grave momento del trapasso dei poteri quando la imminente scomparsa di Amenhophi III faceva presagire il crollo del delicato equilibrio interno in considerazione che l'anziano re aveva preso le distanze dagli oltransismi del figlio. La presenza di Teie ad Akhetaton, secondo l'autore pone le basi per una revisione critica della riforma religiosa e un bilancio delle sue conseguenze politiche.
Sembra proprio che la realtà del paese sia molto lontana da quello che una religione troppo giovane e ancora mancante della stratificazione di miti, culti, leggende, credenze, doveva creare concretizzando le intenzioni di Amenhophi IV.
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Thiatj

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05/11/2008 13:15
 
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se così fosse, allora dovremmo accettare anche l'ipotesi di una coreggenza lunga. Diversamente l'idea di una valenza politica di affermazione per la festa del 12° anno, non troverebbe fondamento.

Personalmente, ritengo che la medesima sia stata indetta per affermare Akhenaton come sovrano unico sul Regno delle Due Terre e vedo l'arrivo di Teie ad Akhetaton come un'appoggio e non come l'intenzione di frenare ciò che suo padre aveva già ampiamente iniziato, prima di lui.
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MerytAton Sitenjterw -
05/11/2008 14:23
 
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Non sono completamente d'accordo, l'ipotesi di Cimmino sulla importanza della regina Teie la trovo molto condivisibile per quanto riguarda il suo equilibrio tra suo figlio e l'anziano padre indubbiamente più conscio della situazione generale del paese. Non ho ancora capito come
collocare una coreggenza lunga perchè, probabilmente sbagliando, penso che Akhenaton agisse molto per conto suo inseguendo un pensiero teologico filosofico distante dal significato del potere monarchico che invece è molto presente in Amenhophi III alle prese con una difficile successione dinastica, una situazione complessa col clero di Amon, un malcontento popolare, una situazione conflittuale con i paesi esteri e, non ultime, le sue precarie condizioni di salute conosciute anche dai re vassalli.
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
05/11/2008 14:48
 
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Non sono d’accordo con Cimmino.
Ritengo che la coreggenza e la separazione delle corti sia stata decisa da Amenhotep III e Tiye per dare maggior probabilità di sopravvivenza alla dinastia in un momento di emergenza sanitaria (peste o altra grave pestilenza).
Molto probabilmente nel 12° anno l’emergenza dovette sembrare terminata e si decise di festeggiare ad Akhetaton, convocando i rappresentanti dei paesi tributari dell’Egitto.
Quasi sicuramente Amenhotep III non fu in grado di compiere il viaggio e al suo posto partecipò Tiye.
Nulla lascia intravedere un disaccordo con la vecchia regina e una sua azione di ridimensionamento della nuova “religione”.
Dopo la successiva morte del padre (caso di coreggenza di 12 anni) e i lutti a corte i disaccordi col clero di Amon si inasprirono.
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05/11/2008 23:48
 
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non ti appare un po' strano che si potesse ritenere l'emergenza terminata proprio quando, sembra, si registrarono una serie di lutti nella famiglia reale?
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
06/11/2008 08:51
 
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Non per niente ho scritto "dovette sembrare terminata". Io ritengo che Akhenaton abbia commesso il più grave errore della sua vita. Ad Akhetaton e nell'Alto Egitto i casi di peste erano forse finiti, ma far arrivare nella capitale un così alto numero di persone dovette causare un nuovo contagio e portare probabilmente alla morte alcune delle figlie del sovrano.
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MerytAton Sitenjterw -
06/11/2008 12:41
 
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Ritorno a chiedere, soprattutto ad Antonio, che elementi abbiamo di carattere scientifico, che si trattasse di "peste" ? Esistono riscontri di presenza di infestazione da yersinia pestis ?
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06/11/2008 13:24
 
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Si, ci sono, Roby [SM=g999103] , ma credo che meriti approfondire lo studio che vado a citare.

In proposito leggi qui:


“Questa è la prima volta in cui le evidenze archeologiche hanno individuato in Egitto le origini della peste” ha dichiarato Eva Panagiotakopulu, che ha compiuto la scoperta. Panagiotakopulu è un’esperta di insetti fossili presso l’Università di Sheffield, Regno Unito.

Panagiotakopulu ha individuato indizi sulla presenza della peste nell’antico Egitto quasi per caso. Stava esaminando resti fossili di insetti per conoscere meglio la vita quotidiana di più di 3,000 anni or sono.

“La gente viveva a stretto contatto con gli animali domestici e gli insetti nocivi che infestavano le loro case” ha dichiarato la Panagiotakopulu. “Ho appena cominciato a scoprire quali tipi di malattie potrebbero avere afflitto la gente, quali malattie affliggessero i loro maiali, e quali malattie potrebbero essersi trasmesse dagli uni agli altri.”

La ricercatrice ha usato un setaccio fine per individuare i resti di insetti e piccoli mammiferi da diversi siti.

Panagiotakopulu, che sta conducendo attualmente alcuni lavori simili nelle rovine vichinghe della Groenlandia, ha dichiarato che esaminare gli insetti è un sistema chiave per ricostruire il passato. “Posso sapere come la gente viveva guardando nelle loro case e capendo cosa o chi vivesse insieme a loro” ha dichiarato.

In Egitto Panagiotakopulu ha rastrellato il villaggio degli operai al sito di Amarna, dove vivevano i costruttori delle tombe di Tutankhamun e Akhenaton. Qui, i ricercatori hanno dissotterrato pulci del gatto e dell’uomo – conosciuto come il vettore della peste in alcuni casi – dentro ed intorno alle case degli operai. La scoperta ha portato la Panagiotakopulu a ritenere che i batteri della peste bubbonica sviluppatisi nelle pulci potrebbero essere stati nascosti nell’area, così è andata alla ricerca di altri indizi.

Precedenti scavi lungo il delta del Nilo avevano svelato i topi del Nilo, una specie endemica, databile il XVI ed il XVII secolo a.C. Il principale vettore della peste si ritiene essere stato originario della Valle del Nilo ed è conosciuto per essere un parassita dei topi del Nilo.

Secondo la Panagiotakopulu, il Nilo offre un ambiente ideale perché i topi portino la peste in comunità urbane. Attorno al 3,500 a.C. i popoli iniziarono a costruire città presso al Nilo. Nel corso delle inondazioni, l’habitat del Nilo era disturbato, ed i roditori – e le sue pulci e parassiti batterici – si spostavano verso le abitazioni dell’uomo.

Le scritture egiziane risalenti a questo periodo, parlano di una malattia epidemica con sintomi simili alla peste. Un testo medico del 1500 a.C. conosciuto come Papiro di Ebers identifica una malattia che “ha produce un bubbone, in cui si forma il pus si forma e si solidifica, ed ecco che la malattia ha colpito”.

E’ possibile che i commerci diffusero la malattia ai topi neri, che portavano i batteri ad altri siti di epidemie di peste. Panagiotakopulu sospetta che i topi neri, endemici in India, arrivarono in Egitto con il commercio per mare. In Egitto i topi presero le pulci vettori della peste e furono in seguito imbarcati su navi che percorrevano le rotte del Mediterraneo fino all’Europa meridionale.




[fonte: www.laportadeltempo.com]
[Modificato da -Kiya- 06/11/2008 13:25]
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