Delle mummie di animali presenti in museo, comunque, non sono tutte del perio do greco e romano, ma alcune ben più antiche. Il rinvenimento delle migliaia di mummie di ibis, molte delle quali finte, avvenne all'interno delle mura di un tempio, non sparse nelle tombe. Il caso poi di quelle di gatto ci spiega invece che Bastet veniva adorata in epoca tarda come divinità protettrice della famiglia, della casa e della prole: un valido motivo per alcuni di averne una in casa, non nella tomba dove ormai non sarebbe più servito adorarla. In ogni caso i gatti che vivevano fuori dalle mura del tempio venivano trattati come animali domestici, ma non mummificati; quelli che potevano subire questo trattamento erano solo gli esemplari che vivevano all'interno delle mura del tempio di Bastet.
Il caso del toro Api è poi ancora diverso, perchè solo un esemplare alla volta, che doveva avere determinate caratteristiche fisiche e di colore, veniva adorato come personificazione della divinità, per esempio doveva avere il manto nero ed una macchia bianca sulla fronte. Quel che successe in epoca tarda è altra storia....i due fantocci in museo non contengono ovviamente il toro, sono troppo piccoli. E' possibile che siano solo imbottiti di paglia o che contengano all'interno parti di altri animali, come simbolo del male sconfitto.
Altri animali venivano mummificati perchè in vita potevano materialmente proteggere l'uomo, come per l'icneumone, un tipo di mustelide che cacciava i serpenti e non rischiava di morire a causa dei loro morsi. Del resto il gatto cacciava i topi dai granai e dalle scorte nelle case....
[Modificato da Maat Ka Ra 05/07/2008 18:51]