Passaggio a Nord-ovest

Stasera 2 luglio ho appreso che gli Egizi "uccidevano gli dei".
Si riferisce che i gatti venissero sacrificati in giovane età, a dimostrazione di questo ci sono prove radiografiche effettuate sulle mummie di alcuni gatti che dimostrerebbero la morte prematura degli animali. Ancora peggio....addirittura sarebbero i sacerdoti responsabili di stragi di Bastet, i quali mummificavano i gatti per poi venderli ai pellegrini.

Ma il caldo dà alla testa agli autori della trasmissione o a me ?

su alcuni testi, si legge esattamente il contrario, ovvero che gli egizi perseguissero legalmente chi osava uccidere un gatto, in virtù della sua assimilazione a Bastet.

Si narra inoltre, ma probabilmente è solo un mito (anzi è certamente così, ma rende comunque l'importanza del soggetto già nell'antichità), che Cambise adottò un espediente malvagissimo per vincere la battaglia contro gli Egizi. Ovvero utilizzò dei gatti, legati agli scudi dei soldati per avanzare contro l'esercito delle Due Terre, che così, restò inerme, per non rischiare di uccidere i poveri animali...

Credo Roby, che si riferisse ai gatti mummificati presso il nostro museo. In effetti le cose pare stessero proprio così. I gatti che hai visto sono gatti che venivano allevati all'interno delle mura del tempio dedicato a Bastet e venivano effettivamente "venduti". Con un'offerta era possibile avere la mummietta del gatto come oggetto votivo e, data la richiesta, molti venivano uccisi appositamente proprio dai sacerdoti, e non certo in maniera indolore, per esempio gli rompevano il collo oppure li annegavano. Questi venivano poi mummificati e posti nei piccoli sarcofagi che hai visto, a forma di cassetta oppure di sculturina di gatto che veniva scavata all'interno per accogliere il defunto micio. Una particolarità sulle mummie presenti in museo è che molte non contengono l'intero gatto, a volte solo alcuni pezzi, altre volte si tratta solo di mummiette "finte", cioè imbottite di pezze di stoffa e paglia per dare la forma, ma non contengono l'animale. Una in particolare contiene il corpo mummificato di un cane di piccola taglia, quella più grande in basso se la ricordi. Questo accadeva perchè evidentemente c'era una grande richiesta di feticci. Lo stesso capitò anche per altri animali ai quali corrispondeva una divinità importante, come nel caso dei coccodrilli (delle due mummie presenti inmuseo una è un animale vero, l'altra è costruita con piccole canne, paglia e stoffe), oppure con gli animali sacri al dio Thot, gli Ibis, che pare furono quasi sterminati.
Quindi, Passaggio a Nord Ovest non ha mentito!


PS Passaggio a Nord Ovest...cioè a Torino!

Maat Ka Ra, 03/07/2008 8.55:

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Con un'offerta era possibile avere la mummietta del gatto come oggetto votivo e, data la richiesta, molti venivano uccisi appositamente proprio dai sacerdoti, e non certo in maniera indolore, per esempio gli rompevano il collo oppure li annegavano. Questi venivano poi mummificati e posti nei piccoli sarcofagi che hai visto, a forma di cassetta oppure di sculturina di gatto che veniva scavata all'interno per accogliere il defunto micio.

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Ecco, dopo la lettura di quanto indicato da Maat credo potrete capirmi un pizzico in più quando mi schiero pienamente a favore della Riforma di Akhenaton.
Ecco cos'era il Clero... la casta che più di ogni altra doveva "credere" in quel che professava, non faceva altro che trarne beneficio "economico", o comunque in termini di personale benessere.

E ciò che è peggio, concedetemelo, è che, dopo più di 3000 anni, le cose non sono cambiate...

Già...tra l'altro molte delle mummiette di gatto risalgono al periodo tolemaico e romano, ben riconoscibile dal tipo di fasciatura a quadri, perfettamente intrecciati, che danno l'impressione di essere stati dipinti....

Grazie Maat,senza il tuo contributo, sarei rimasta con una informazione alla quale il mio istinto non dava credibilità, ma è anche giusto che io mi tolga dalla mente che tutto quello che facevano i nostri debba essere condivisibile.

E' giusto che sia così, cioè che tu, come tutti noi del resto, cerchi di toglierti i dubbi....io sono piena di dubbi!
Sono felice di essere d'aiuto

Ho seguito un pò alla fine la trasmissione andata in onda ieri di Passaggio,sono sempre poco affidabili ma....

Ragazzi, prima di dar credito a tutte le dicerie sarebbe più saggio indagare a fondo.
I gatti erano sacri, esattamente come tutti gli altri animali divinizzati e non venivano uccisi, di regola.
Ciò vale almeno finché sono rimasti gli animali simbolo di una certa base totemica della religione egizia.
Faccio un esempio: la carne di mucca si mangiava, le mucche si macellavano, si offrivano agli dei. Contemporaneamente, ma in altri luoghi dell'Egitto, le mucche erano sacre e non si potevano uccidere, nemmeno in sacrificio.
Quindi per ogni evento dobbiamo trovare il contesto temporale e spaziale in avveniva.
La strage di gatti avveniva solo attorno a Bubasti e in periodo greco romano, non prima e non altrove.

Nel predinastico gli animali sacri facevano parte delle comunità e non potevano essere uccisi o maltrattati: essi rappresentavano il totem, cioé il "simbolo di famiglia" del re o della regina.
Tranne in un caso, cioé quando per eventi particolari il rituale religioso esigesse il sacrificio proprio dell'animale sacro.
E' un discorso lunghissimo da fare, sul perché e percome l'animale-totem venisse sacrificato, ma saltuariamente accadeva.
Durante il periodo dinastico egizio, prima delle dominazioni starniere, sopravvivevano rituali di questo tipo, ma lentamente si andavano modificando verso una più civile gestione del sacrificio animale, cioé per ragioni religiose si cercava di uccidere animali di cui ci si cibava, e vice versa, si cercava di cibarsi degli animali consentiti.
Gli egizi furono molto più civili di quanto chiunque sia disposto ad ammettere e, nella storia, furono certamente i primi a diventare sensibili alle problematiche etiche.
E' anche vero che, come certi ladri sfidarono gli uomini e gli dei saccheggiando tombe anche regali, così altre persone senza scrupoli, forse nemmeno tanto credenti seguirono le logiche del mercato e della speculazione.
Quando nel periodo delle dominazioni straniere, tanti popoli diversi giunsero in Egitto la religione si svuotò di tutti i contenuti della tradizione antica e diventò più formale.
Nacquero le mode, perchè i tempi erano maturi per questo, e investirono anche la sfera religiosa.
Nacquero allo stesso modo i fanatismi, le sette, i culti iniziatici, ecc.
Così si diffuse l'usanza di farsi seppellire con un bel corredo augurale di animali, chi prediligeva i gatti con i gatti, che si sentiva particolarmente in grazia di Thot con gli ibis, ecc.
Gli speculatori approfittarono subito per creare un nuovo mercato, quello delle mummiette votive, uccidendo appositamente animali, utilizzando parti di essi per farne tante con un corpo solo (e non per similitudine col mito di Osiride!), oppure non mettendo proprio nulla dentro alle bende.
Ma a questo punto siamo ben lontani dalla cultura egizia, ormai tutto il bacino del Mediterraneo è ellenizzato e romanizzato.

Datemi pure contro se volete, ma l'egizio non è mai stato un popolo sanguinario, ma sempre all'avanguardia nella meditazione sulla pietas.