È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Dalla Valle dei Re a Deir el Medina

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2008 21:13
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 14.452
Post: 3.441
Registrato il: 26/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Scriba Reale

- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
04/06/2008 10:56
 
Quota

Premetto, per evitare equivoci, che il sunto è volutamente salace e ipercritico. Ma i fatti si sono svolti esattamente così.


Giovedì 23 marzo 2006

Il ferale annuncio dell'ora della sveglia mattutina è accolto con rassegnata disperazione.
Addio orge notturne nei tabarin di Luqsor, addio passeggiate sul lungoNilo che servono solo per ammirare la fiancata delle motonavi che solcano le dolci acque nilotiche, addio acquisti all'ultimo sangue nel bazar della vecchia Tebe dalle Cento Porte: si va tutti a nanna. E' pur vero: la notte è piccola per noi, troppo piccolina...
Al mattino, oltre alle solite occhiaie di rigore, si vedono pure visi e braccia arrossati dal sole desertico. Più che vacanzieri sembriamo una squadra di muratori!
Da oggi, però, gli zainetti ospitano un nuovo prodotto: la crema solare! Speriamo che, nel raptus che ci prende ad una certa ora del giorno, non venga scambiata per majonnese e spalmata sui secchi e immangiabili panini!
Una volta saliti sul sarcofago a quattroruote, si scatena la conversazione che, a quell'ora del mattino, è la più sensata e intelligente possibile: il tuo solare che protezione ha?
Dopo che il nostro accompagnatore-ippopotamo ha terminato la conta, si chiude il coperchio e si parte per la Valle dei Re. La splendida Valle, con la montagna sacra che si staglia sullo sfondo di color rosa grazie ai raggi nascenti di Aton, il dio sole, è separata dal nostro albergo dal solo Nilo. Una volta si attraversava il fiume divino con un traghetto impiegando la bellezza di 5 minuti. Ma oggi no, oggi è stato costruito un ponte che scavalca il fiume per agevolarne il passaggio. E chi siamo noi per non usufruire di quest'opera dell'ingegno umano? Ma vuoi mettere la bellezza di quasi un'ora di sarcofago volante per strade piene di dossi in confronto ad una piacevole attraversata sull'acqua blu cielo del fiume più lungo del mondo? E cosa importa se al mattino avremmo potuto alzarci un'ora più tardi o effettuare le visite con più calma?
Fatto sta che alle 9 del mattino ci scaricano davanti alla prima tomba da visitare nella Valle Occidentale. Il luogo è deserto e non visitato dai turisti, ma la tomba del faraone Ay, il successore di Tutankhamen, vale bene la visita anche se, come ogni tomba faraonica che si rispetti, è già stata depredata fin dall'antichità.
Ci sediamo sotto un pergolato per ascoltare le "ultime notizie" dall'egittologo che ci fa da guida. Dentro le tombe non si può parlare e così pensavamo che ci illustrasse il significato delle pitture parietali. Niente di più falso. Inizia a parlarci della storia dell'antico Egitto dagli albori fino quasi ai giorni nostri!
Passa mezz'ora, passa un'ora, si arriva all'ora e mezza. Sono le 10.30 del mattino e tutto tace, si fa per dire, perché lui parla parla... Si iniziano a sentire sbuffi, si vedono occhi levati al cielo (di uno splendido colore blu zaffiro), i piedini battono sul selciato, qualcuno si alza (sono io) e guarda l'orologio.
Di questo passo a che ora inizieremo la scalata della montagna sacra?
Qualcuno azzarda una timida e sommessa proposta: possiamo vedere l'interno della tomba? E finalmente si entra.
Sono le 11, il sole impietoso rende inutili gli strati di crema solare che i più accorti hanno portato con sè. Ci scaricano all'ingresso della Valle dove un orrendo e blasfemo trenino colorato ci fa dimenticare che stiamo entrando in un suolo sacro, dove hanno riposato i regnanti di una grandiosa e unica civiltà. Nell'ultima mia visita, due anni prima, mi sono rifiutata di prenderlo percorrendo a piedi i circa duecento metri di strada che ci dividono dalle tombe, ma oggi non è possibile: dobbiamo fare presto!
Una volta scesi da quel trenino da luna park, inizia la spartizione. Il biglietto di ingresso alla Valle consente la visita, a scelta, di tre tombe.
Prende avvio il gioco che da bambini facevamo con le figurine: ce l'ho, mi manca. L'ho già vista ma la voglio rivedere, non l'ho vista ma non mi interessa...
Comunque, ognuno per la sua strada. Appuntamento alle ore 12 davanti alla tomba di Tut.
Dopo la visita alla tomba più famosa della Valle che, nonostante fosse la quarta volta che la vedevo, mi ha dato un'emozione difficilmente spiegabile, inizia il clou della giornata: la scalata alla montagna sacra.
Sono le 12.30, il sole picchia più che un pugile suonato, ma bisogna andare. Il sarcofago ci aspetta dall'altra parte: chi è dentro è dentro... ma noi siamo fuori!
Inizia la salita. I più freschi (?) partono baldanzosi e in breve spariscono su per il ripido sentiero. Io mi fermo, con la scusa di ammirare la Valle sottostante ma con l'ignobile e inconfessabile necessità di dare aria ai polmoni. All'improvviso sento dei passi dietro me... ah, non sono l'ultima, penso con malcelata soddisfazione. Magari! Vengo attorniata da venditori di cartoline e falsi reperti che mi fanno spendere l'ultimo fiato residuo per scacciarli, ma senza riuscirci. Minaccio di buttarli di sotto, si mettono a ridere. Morale: per liberamene ho dovuto comprare delle cartoline che non spedirò mai.
A metà montagna ci sono due possibilità: fermarsi o continuare per la vetta. Assieme ad altri mi fermo, ma alcuni avventurieri continuano. Ci sediamo con santa pazienza all'ombra di una roccia per aspettarli, qualcuno inizia il lauto pranzo, alcuni sonnecchiano, io mi sdraio per terra ignara che il giorno dopo ne avrei subito le conseguenze (il corpo pieno di punture di invisibili insetti). L'ombra sta sparendo, fra pochi minuti saremmo completamente al sole e dei novelli Messner nemmeno l'ombra.
Dopo un'ora e mezzo ricompaiono. Mi sembrano dei diavoli scappati dall'inferno! Si siedono per riposarsi. Io non ce la faccio più. Inizio da sola la discesa. Ad un certo punto l'invisibile sientierino a picco sul baratro di centinaia di metri sparisce contro una roccia: non si può proseguire. Penso di aver sbagliato strada e torno indietro.
Ma che sbaglio: è da lì che si deve proseguire. Mi rifiuto. Non ce la faccio, è una pazzia. Allora uno mi prende per il braccio sinistro e mi tira in avanti, un altro per il destro e mi spinge, un terzo mi branca per la vita ed io proseguo, dove, non so, come non so, ad occhi chiusi, contro la roccia e sostenuta dalla parte del baratro dai miei tre angeli custodi.
Ancora adesso, quando chiudo gli occhi, sento un brivido e mi assale un attacco di vertigine.
OFFLINE
Post: 954
Post: 954
Registrato il: 20/07/2006
Artista del Re
04/06/2008 20:43
 
Quota

Ma è la tua avventura?

Teie
OFFLINE
Post: 14.452
Post: 3.441
Registrato il: 26/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Scriba Reale

- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
04/06/2008 21:13
 
Quota

Sì, ovviamente molto stigmatizzato, ma reale.
Questa è sola una parte del viaggio...
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.