| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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28/05/2008 10:07 | |
Gli Egittologi non hanno finora individuato con certezza le costellazioni settentrionali circumpolari egizie. Le icone rappresentate in alcuni monumenti (tomba di Senenmut, tomba di Sethy I, Ramesseum, ecc.) hanno suggerito molte domande di difficile risposta. Gli Astronomi e gli Egittologi ritengono, alla luce di quanto ipotizzato dal Newgebauer, di aver individuato l’associazione del Toro polare e la Coscia con l’Orsa Maggiore, quella dell’Ippopotamo femmina col Drago e infine quella dello Sciacallo con l’Orsa Minore.
Io non sono d’accordo con queste ipotesi e ritengo che sia possibile che le differenti rappresentazioni si riferiscano a diversi miti o credenze religiose egizie.
E’ possibile cioè che le stelle imperiture siano state viste, in epoche differenti, come rappresentazione celeste di miti differenti o che in varie occasioni si siano sottolineati in esse alcuni personaggi di riti religiosi.
Senza riportare le conclusioni delle mie ricerche sulle stelle imperiture, ancora oggetto di studio, posso anticipare di ritenere che:
- il Toro polare sia associato all’Orsa Minore e sia correlato con un mito antichissimo legato allo spostamento dell’asse terrestre;
- l’Ippopotamo femmina sia associato all’Orsa Maggiore;
- la Coscia sia associata anch’essa all’Orsa Maggiore e in particolare alle sette stelle dell’attuale Gran Carro;
- lo Sciacallo sia associato all’Orsa Minore e sia correlato alla Pesatura celeste dell’anima dei sovrani.
Chi ha letto il mio saggio o ha assistito alla mia conferenza sa che io ritengo che gli Egizi non considerassero una costellazione del Drago e che le stelle dell’ansa contenete il Polo nord dell’Eclittica costituissero lo scettro di Osiride (costellazione di Cefeo), mentre le altre stelle costituissero una gigantesca Bilancia celeste, con tanto di piuma di Maat.
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