-Kiya-, 30/04/2008 13.02:
Nello specifico, ovvero in riferimento agli Egizi, certo fu fondamentale la levata eliaca di Sirio, in tal senso. Evento che non fu possibile registrare a cadenza fissa annualmente, poichè, proprio a causa della precessione, Sirio era in levata eliaca in concomitanza alla piena del Nilo, soltanto ogni 1462 anni circa.
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Cara Maria,
la stella Sopedet / Sirio ripeteva a Heliopolis la sua levata eliaca ogni anno con una ciclicità di 365,25 giorni.
Estendendo all’indietro il calendario giuliano si può dire che essa riappariva in cielo a Heliopolis circa un’ora prima della levata del Sole ogni 20 Luglio.
Essendo il calendario civile egizio più corto di 0,25 giorni si aveva che la levata eliaca di Sopedet si spostava in questo calendario di un giorno ogni 4 anni. La levata eliaca di Sopedet si ripeteva dunque in uno stesso giorno del calendario civile, per esempio nel capodanno, ogni 1460 anni civili (365/0,25=1460).
La piena del Nilo era in stretta relazione col Solstizio d’Estate, che presentava una ciclicità di 365,2422 giorni.
Il Solstizio d’Estate si ripeteva dunque in uno stesso giorno del calendario civile, per esempio nel capodanno, ogni 1507 anni civili (365/0,2422=1507).
In considerazione delle differenti ciclicità, la levata eliaca di Sopedet si spostava dal Solstizio d’Estate di 0,0078 giorni ogni anno civile.
Oggi i due eventi al Cairo sono separati da circa 45 giorni, per cui si ha 45/0,0078=5769 anni, per cui 5769-2008=3761 a.C.
Questa data ottenuta con calcoli un po’ approssimati è quella da me ottenuta per l’inizio del calendario religioso di Sirio.
La levata eliaca di Sopedet si ripeterà al Cairo nel Solstizio d’Estate fra circa 41000 anni (365,25/0,0078-5769).
Questo dato fa capire come lo straripamento del Nilo in prossimità del Solstizio d’Estate sia stato un evento eccezionale. Per esempio, diecimila anni prima la levata eliaca sarebbe coincisa con un Equinozio, il Nilo non avrebbe straripato e Iside non sarebbe stata associata a Sirio.
In merito all’Occhio di Horus sai bene che l’ho associato alla stella iota aurigae / Hassaleh, non perché essa si sia spenta per una eclisse temporanea, ma perché nella mia configurazione della costellazione del Falco / Horus la stella sembra essersi staccata dalla faccia.
Ho invece sottolineato nel libro, come la menomazione di Seth, la perdita dei testicoli, potrebbe avere un riscontro celeste. Configurando nel giusto modo le due costellazioni del Falco / Horus e del Toro / Seth, i testicoli del toro si troverebbero proprio dove oggi si vede la “Crab Nebula”, la Nebulosa del Granchio. Si sa che questa Nebulosa è ciò che rimane di una supernova, la cui esplosione fu vista dalla Terra nel secondo millennio d.C. E’ ipotizzabile però che la stella del Toro fosse in realtà un Nova, una stella che si accendeva periodicamente a causa di eventi esplosivi. Gli Egizi potrebbe aver notato questo strano fenomeno nel posto giusto del Toro e potrebbero aver arricchito il mito introducendo proprio la menomazione dei testicoli del toro, menomazione che avrebbe giustificato il giudizio degli dèi. Il toro Seth non avrebbe potuto più generare, per cui l’eredità di Osiride doveva andare al falco Horus, il quale anche senza un occhio poteva procreare e generare i futuri faraoni d’Egitto.